Linux Mint: le news di febbraio 2019
Come da tradizione, Clement Lefebvre, ha pubblicato il consueto post mensile dedicato alle donazioni e alle novità arrivate e in arrivo su Linux Mint e Cinnamon.
Sito internet
Negli scorsi aggiornamenti Clement aveva annunciato un restyling dei siti internet collegati a Linux Mint. Il sito internet principale sarà basato su Bootstrap e avrà un look più pulito in grado di funzionare al meglio su tutti i device.
Ecco una anteprima del sito (ancora work in progress, potrebbe cambiare):
Miglioramenti delle prestazioni di Cinnamon
Alcuni dei miglioramenti delle prestazioni di cui vi ho parlato lo scorso mese sono arrivati su Cinnamon. Il gestore delle finestre ha ricevuto molte modifiche per ridurre ulteriormente il ritardo di input e l’applet del menu delle applicazioni è ora due volte più veloce di prima nel caricamento.
DocInfo e AppSys, due componenti interni molto importanti sono stati rivisti e semplificati.
La libreria dei menu di Cinnamon è stata trasferita a Meson ed è attualmente in fase di revisione e semplificazione da parte dello sviluppatore Stephen Collins.
Miglioramenti negli strumenti di Mint
L’Update Manager, il tool di Linux Mint che si occupa della gestione degli aggiornamenti di sistema, è in corso di revisione. Ecco un’anteprima di ciò che è già arrivato in Update Manager:
- Rimozione automatica di vecchi kernel e pacchetti non più necessari
- Inibizione dello spegnimento/riavvio del sistema durante le attività automatizzate (rimozione automatizzate e/o aggiornamenti automatici=
- Log persistenti in /var/log/mintupload.log
- L’auto refresh è ora configurabile
- Versioni specifiche possono essere inserite nella lista nera. Si può quindi inserire nella lista nera un particolare aggiornamento per un pacchetto senza inserire nella lista nera versioni future di esso.
- Rilevamento dei blocchi di APT e meccanismo dei tentativi. Il gestore degli aggiornamenti non fallisce più l’aggiornamento quando APT è bloccato.
La cache utilizzata da Software Manager è stata sposta su mint-common, trasformata in modulo Python e gli è stata data la possibilità di riconoscere il software installato manualmente. Questo è stato ottenuto analizzando i registri di installazione provenienti da Ubiquity. Di conseguenza, in Linux Mint, lo Strumento di backup e il Gestore del software saranno in grado di condividere la stessa cache e di elencare non solo le applicazioni che sono state installate tramite il Software Manager, ma anche le applicazioni che sono state installate con altri mezzi.
Rapporti di sistema
Il team di sviluppo ha trascorso un po’ di tempo anche sullo strumento mintreport. L’interfaccia utente presenta ora una barra laterale e una nuova pagina è stata aggiunta per mostrare le informazioni di sistema e semplificare la copia delle informazioni in modo tale da poterle poi caricare su forum o siti come pastebin.
Lo strumento mintreport arriverà anche su Linux Mint Debian Edition 3. In passato mintreport faceva affidamento sugli apport di Ubuntu per raccogliere e generare rapporti sugli arresti anomali. Ora utilizza systemd-coredump che aggiunge più informazioni ed è disponibile in altre distribuzioni.
Fonte: Source
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