Frodi informatiche come riconoscerle e difendersi
Le truffe on-line sono in continuo aumento e utilizzano sistemi sempre più sofisticati.
I truffatori conquistano la tua fiducia introducendosi nei siti che frequenti abitualmente e, inviandoti falsi messaggi, ti chiedono i tuoi dati personali, con il pretesto di una verifica o di un aggiornamento in corso.
Se rispondi, vieni trasferito su una nuova pagina web dove ti viene chiesto di compilare un questionario in cui, insieme ai dati anagrafici, devi indicare password e codice della carta di credito.
Il tipico messaggio è:
Gentile utente, durante i regolari controlli sugli account non siamo stati in grado
di verificare le sue informazioni; in accordo con le nostre regole, abbiamo bisogno
di confermarle le sue reali informazioni. È sufficiente che lei completi il modulo che
le forniremo. Se ciò non dovesse avvenire, saremo costretti a sospendere il suo account.
Per difenderti da queste truffe, puoi seguire questi accorgimenti:
- Fai attenzione a non inviare dati personali ed in particolare codici PIN o numeri di carte di credito o di bancomat via mail o attraverso il telefono cellulare.
- Se ricevi e-mail dubbie, contatta i mittenti o la polizia postale, ma non utilizzare o contattare gli indirizzi o i canali forniti nell’e-mail.
- Non aprire e-mail provenienti da indirizzi sconosciuti, in particolare se con allegati.
- Non utilizzare password banali come data di nascita, nomi propri di familari ecc. né, possibilmente, parole presenti sul dizionario.
- Cambia le password con una certa regolarità ed evita di annotarle in luoghi facilmente accessibili.
- Mantieni costantemente aggiornato il sistema antivirus del tuo personal computer.
- Installa un sistema (firewall) che filtra i dati in entrata e in uscita dal tuo computer.
- Prima di effettuare acquisti on-line verifica che il sito sia certificato e sicuro e di avere tutte le informazioni sul venditore.
- Cerca di pagare gli acquisiti fatti su internet con modalità sicure: in contrassegno, paypal o con strumenti che offrano una sicurezza
Per riconoscere una frode in Rete bisogna capire come funziona e come si presenta, tenendo presente che ognuna “sfrutta” i punti deboli degli utenti raggirati (bisogno di soldi, necessità di trovare un lavoro, voglia di cambiare vita e così via).
Ecco un elenco delle 10 delle truffe online più diffuse citate da Yahoo.com :
1. Agevolazione nella ricerca di lavoro
La truffa consiste nel proporre un impiego su misura con frasi del tipo: “Il lavoro perfetto per te ti sta aspettando. Noi ti aiutiamo a ottenerlo”. Così, le vittime sono spinte a pagare delle cifre, anche piuttosto alte, per avere accesso al posto di lavoro sognato. Che poi, naturalmente, non arriva. Oppure, per essere messi in lista d’attesa per il lavoro richiesto, ai malcapitati viene domandato di fornire i propri dati bancari con il pretesto della raccolta delle informazioni personali necessarie all’assunzione.
2. Servizi per ridurre i debiti
I truffatori si propongono come persone in grado di aiutarvi a cancellare o a ridurre i vostri debiti. In cambio di una percentuale di quello che dovete alle banche o in genere ai vostri creditori, promettono di estinguere o rinegoziare gli obblighi finanziari che avete contratto. Il risultato? I consumatori gabbati si trovano ad avere debiti più elevati rispetto a quelli di partenza.
3.Lavoro da casa
In questo caso, il raggiro punta a convincere le vittime che lavorando da casa si possono avere guadagni migliori che in ufficio. I criminali propongono, sotto pagamento, di insegnare i segreti per fare soldi online acquistando prodotti da rivendere a prezzo più alto oppure invitano a diventare un mystery shopper (un acquirente “fantasma” pagato per testare la qualità delle merci e dei servizi delle aziende). I bersagli di queste truffe sono gli impiegati stanchi del lavoro d’ufficio: in molti casi, senza saperlo, diventano dei mediatori per la rivendita di beni rubati. In altre parole, ricettatori. Alla fine, anziché guadagnare denaro, si finisce con il perdere migliaia di euro in azioni legali contro i delinquenti.
4. Intermediazioni immobiliari
Avete bisogno di vendere la vostra casa al mare ma non avete il tempo per farlo? Affidatevi a noi e in cambio di piccole commissioni porterete a termine la vendita con successo e in poco tempo. Con slogan del genere, i frodatori che si fingono agenti immobiliari riescono a raccogliere migliaia di euro in commissioni ma poi, nel momento in cui le compagnie truffaldine devono vendere gli immobili scompaiono con il bottino. E le case restano invendute.
5. Offerte di prova gratuite (ma non troppo)
Uno degli inganni online più diffusi. Nelle mail, sono presenti inviti a provare gratuitamente dei prodotti o dei servizi. Il pagamento degli stessi beni offerti avviene solo se si accetta di continuare a usufruire di quanto proposto. Il problema è che anche quando i clienti non vogliono proseguire nell’utilizzo delle merci offerte, i truffatori fanno in modo che diventi quasi impossibile cancellarsi dal meccanismo e, dopo la prima “promozione”, continuano a spillare soldi ogni mese.
6. Riparazioni domestiche
Donne, è arrivato l’arrotino online. Si potrebbe sintetizzare così questo tipo di frode su Internet. Ecco cosa succede: sedicenti aziende che si occupano di fare riparazioni in casa si propongono di fare lavori di tutti i tipi (dall’aggiustare il tetto a tagliare gli alberi) per tariffe dimezzate rispetto a quelle di mercato. L’obiettivo dei truffatori, in questo caso, è quello di ottenere degli anticipi in denaro prima ancora di fare i lavori. Perché, ovviamente, quei lavori non verranno mai effettuati, lasciando i malcapitati con la casa ancora da riparare e il portafogli “più leggero”.
7. Premi già vinti
L’esca in questo tipo di raggiro è semplice: “Hai vinto 5.000 euro. Ecco come fare per intascarli”. In pratica, si fa credere alle vittime di essere i vincitori di una lotteria o di un ricco concorso a premi, specificando che l’unico step necessario per passare alla fase della riscossione è quello di pagare le tasse relative alla vincita. Chi cade nella trappola, paga il tributo perché vede che è molto inferiore alla somma promessa. Quella cifra però non arriva mai. Ma nel frattempo la tassa è già stata versata. E l’unico a festeggiare è il truffatore.
8. Prestiti
“Hai bisogno di un prestito? Nessun problema. Noi sappiamo come fartelo avere”. Attraverso promesse del genere, i protagonisti di questi raggiri riescono a spillare denaro alle vittime sotto forma di “commissioni per avviare la pratica”. E le cifre trafugate possono arrivare anche a migliaia di euro. Come prevedibile, alla fine i prestiti non vengono mai concessi.
9. Restituzione di piccole somme di denaro
Questa tecnica, meno diffusa di altre, è tra le più raffinate. I truffatori riescono a carpire dati sugli ultimi pagamenti in entrata ricevuti dai bersagli delle loro frodi. A quel punto, fingendosi i soggetti che hanno versato le somme comunicano alle vittime che nella transazione eseguita è stato inviato più denaro rispetto a quello dovuto. E aggiungono: “Siete pregati di restituirci questa piccola quota aggiuntiva che non vi spetta”. Trattandosi di importi molto bassi, alcuni consumatori tendono a fidarsi e mandano la cifra richiesta. Non si accorgono, però, che il destinatario di quel denaro non è l’individuo o la società che li ha pagati ma un impostore.
10. Furto di identità
I delinquenti propongono affari online non chiedendo nessuna somma in denaro ma solo la conferma di alcuni dati. Ovviamente, tra quei dati ci sono anche quelli bancari o le informazioni sensibili (tra cui le password) utili ad aprire linee di credito presso le banche del soggetto truffato o direttamente per rubare soldi. I furti di identità sono quelli che costringono le vittime a passare più tempo nel tentativo di riparare a tutti i danni fatti dai ladri.
COME DIFENDERSI DALLE TRUFFE ONLINE
1. Aggiornare l’antivirus e il sistema operativo
Un check up regolare di sistema operativo e protezioni contro i virus aiuta ad individuare le minacce per il computer.
2. Fare attenzione alle password
Le password sono le “chiavi” di quello che si possiede online e vanno custodite con attenzione. Mai salvarle all’interno di documenti della mail, soprattutto se riguardano carte di credito o conti bancari.
3. Cambiare spesso la password
Le parole chiave d’accesso ai nostri account vanno cambiate di frequente, scegliendole sempre lunga almeno 10-12 caratteri, con numeri, minuscole e maiuscole ed almeno un carattere di punteggiatura speciale.
4. Non rispondere mai a richieste di dati
Diffidare delle mail che chiedono l’inserimento di nome utente e password, che vi spingono a fare delle operazioni o a rivelare i codici delle carte di pagamento.
5. Non aprire le mail di phishing
Si tratta di mail che mirano a rubare dati sensibili, specie quelli delle carte, e che arrivano camuffate come se provenissero dalla banca o da istituti di credito.
6. Prima di acquistare su un sito verificatene l’attendibilità
In caso di acquisti, è bene fare ricerche online, provando ad affiancare al nome del portale il termine “truffa”. Si può anche controllare che i riconoscimenti a fondo pagina non siano semplici screen messi lì con intento ingannevole.
7. Pagare con PayPal
Se possibile, rispetto a carte di credito e prepagate, è meglio utilizzare un sistema che garantisca la tracciabilità, come ad esempio PayPal.
Riconoscere un sito internet sicuro per gli acquisti online. Ecco come individuare un e-commerce sospetto :
Ecco alcuni controlli da effettuare prima di un acquisto su un nuovo sito web
1. Controllare l’indirizzo del sito
L’indirizzo web del carrello deve contenere l’https
HTTPS fornisce l’autenticazione del sito web e del server web associato con cui una delle parti sta comunicando, proteggendo la comunicazione dagli attacchi noti tramite la tecnica del man in the middle. Inoltre, HTTPS fornisce una cifratura bidirezionale delle comunicazioni tra un client e un server, che protegge la stessa contro le possibili operazioni di eavesdropping
2. Fare una ricerca su google con il nome del negozio ( titolo della pagina). Se il nome del negozio non compare tra i primi posti meglio approfondire.
3. Verificare la presenza sul sito, meglio se in home page, dei dati di contatto ( telefono e indirizzo fisico ), condizioni d’uso e della partita iva. Il top è la presenza anche delle informazioni su Privacy, Spedizioni e pagamenti, Post Vendita, Servizio Clienti, Gestione dell’account …
4. Controllare che vi siano altri sistemi di pagamento oltre alla carta di credito. Un solo metodo di pagamento che non sia il contrassegno è sospetto.
5. Effettuare una verifica con tools automatici di controllo tecnico (assenza di malware-codice malevolo) e siti che monitorano la reputazione o mostrano recensioni sui prodotti / società.
6. Controllare se esiste una pagina Facebook. Se è presente una pagina Facebook o Twitter, controllate se è aggiornata, i commenti degli utenti, cosa scrivono gli amministratori.
7. Provata a contattare il venditore ( prima di registrarvi ) e fategli qualche domanda. Sia tramite email che tramite telefono.
8. Fate un tentativo di inserimento di numeri di carta di credito di fantasia, rispettando il sedici numeri divisi in quattro gruppi di quattro numeri. Se il sistema li accetta e non da errore è una frode !
COSA FARE IN CASO DI FRODE ONLINE GIÀ SUBITA O SOSPETTA
Consideriamo il caso specifico di frode dopo l’acquisto di beni su internet presso un sito di commercio elettronico o di beni in vendita su siti di annunci tra privati.
Nel caso dell’e-commerce il cliente cade nella trappola di un sito finto, creato a regola d’arte con elementi mancanti o di cui sospettare e fa l’acquisto. Il prodotto tuttavia non arriva, o arriva completamente differente da quanto ordinato. Il contatto successivo non è possibile o alle vostre email non risponde nessuno.
Nel caso di annunci tra privati la truffa solitamente si articola come segue : il venditore vi richiede di inviare un documento di identità e vi fornisce i dati per il pagamento della cifra pattuita. Voi inviate il documento ed eseguite il pagamento e da quel momento non avute più notizie. Provate a contattarlo e non vi risponde in alcun modo.
A questo punto in entrambi i casi occorre considerare quanto è stato perduto in termini economici. Se si tratta di una cifra molto piccola rimane il dovere morale di fare una denuncia per evitare che altre persone cadano nella stessa trappola ma sappiate che il tempo e le risorse per procedere saranno, alla fine dei conti, di molto superiori rispetto alla cifra perduta.
Se invece il danno è considerevole, e si parla di centinaia di euro, allora il consiglio è quello di raccogliere il maggior numero di prove prima di fare una denuncia.
La raccolte delle prove Comprende principalmente come informazioni utili:
- Cercare il proprietario del dominio in questione
- riferimenti del provider
- Violazioni delle normative privacy
- Recensioni negative di altre vittime
- Attività fraudolente compiute dallo stesso proprietario del dominio in altre date o in altri siti
Molte persone credono che sia sufficiente fare una stampa di una pagina web o di un commento sui social o di un messaggio ricevuto sul telefono per acquisire una prova con valore legale, da allegare, ad esempio, ad una denuncia. Procedere in questo modo, al contrario, non ha alcun valore legale poiché non è possibile garantire l’orgone del documento e la controparte può disconoscerne la validità sulla base del principio di cui all’art. 2712 cod. civ. Per avere un valore legale e necessario eseguire una copia autentica che avrà invece l’efficacia probatoria di cui all’articolo 2712 c.c.
Una volta ottenute le prove è possibile denunciare l’accaduto alla polizia postale
Nei casi di anomalie nel conto corrente, rivolgersi immediatamente alla banca. Una volta accertata la truffa, formalizzare immediatamente una contestazione dell’addebito, in quanto non autorizzato, e richiedere il rimborso delle somme sottratte. Se avete pagato con carta di credito potete richiedere di annullare il pagamento.
Nel caso l’illecito si avvenuto a mezzo utilizzo di carta di credito e/o postpay, richiedere immediatamente il blocco della carta. Sporgere denuncia presso la polizia postale, descrivendo l’illecito subito.
Nel caso in cui l’Istituto di credito e/o le Poste non provvedano al rimborso delle somme, rivolgersi ad un legale di fiducia o a un’associazione di consumatori, per tutelare i propri diritti ed ottenere il giusto risarcimento dei danni subiti.
Se sospettate che qualcuno abbia rubato la vostra identità bloccate tutti i conti e cambiate le password dei vostri account.
DENUNCIARE ONLINE UNA TRUFFA ALLA POLIZIA POSTALE
IL SITO DELLA POLIZIA POSTALE OFFRE DIVERSE SEZIONI PER SEGNALARE UNA TRUFFA
SEMPLICE SEGNALAZIONE ONLINE
La segnalazione è un atto tramite il quale porre all’attenzione della Polizia Postale comportamenti ed eventi di natura presumibilmente illegale, al fine di permettere di verificare la reale illiceità dei fatti rappresentati. Per effettuare una segnalazione alla Polizia Postale utilizza questo modulo di registrazione
DENUNCIA PER REATI TELEMATICI
La Polizia di Stato, per venire incontro alle vostre esigenze e consentirvi il disbrigo di determinate pratiche in maniera più agevole e veloce, ha realizzato il servizio di “Denuncia via web di reati telematici” accedendo a questa pagina.
TUTTE LE SEDI DELLA POLIZIA POSTALE IN ITALIA
Accedi alla pagina con tutte le sedi della polizia postale in italia, ove recarsi per fare una denuncia
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DENUNCIA / QUERELA PRESSO LA PROCURA DELLA REPUBBLICA PER IL REATO DI TRUFFA
DENUNCIA/QUERELA PER IL REATO DI TRUFFA PRESSO LA PROCURA DELLA REPUBBLICA
La denuncia è l’atto con il quale chiunque abbia notizia di un reato perseguibile d’ufficio ne informa la procura della Repubblica. Il cittadino non ha mai l’obbligo di denuncia tranne: nei casi di delitti contro la personalità dello Stato (attentati, terrorismo, spionaggio politico-militare, stragi); nel caso in cui venga a conoscenza della ricezione di denaro (o altre cose) provenienti da reato.
La querela è la dichiarazione con la quale la persona che ha subito un reato manifesta la propria volontà che si proceda per punire il colpevole. La querela deve essere presentata: entro tre mesi dal giorno in cui si ha notizia del fatto – reato;
ELENCO DELLE PROCURE IN ITALIA
Source: https://vdmweb.it/2019/02/03/frodi-informatiche/
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