Apple acquista Shazam e annuncia che da ora sarà senza pubblicità, ma cosa c’è veramente dietro?
Apple ha acquistato Shazam, questa è la notizia principale ed ufficiale che conferma tutti le indiscrezioni trapelate in rete nei giorni scorsi. L’altra novità, importante soprattutto per gli utenti, è che da ora Shazam sarà senza pubblicità.
Infatti la stessa Apple ha annunciato la rimozione di tutti gli annunci e le pubblicità all’interno dell’applicazione, sia per gli utenti iOs, sia per gli utenti Android. Una bella notizia per tutti quindi, ma gli introiti di Shazam, come di tutte le app scaricabili gratuitamente, derivavano più che altro dalla pubblicità, e quindi Apple non l’ha acquistata per i profitti, ma per qualcos’altro.
Perché Apple ha acquistato Shazam?
Questa è la domanda che in tanti si fanno, soprattutto dopo l’annuncio della rimozione della pubblicità, che comporta sicuramente un calo di introiti per l’applicazione.
Oliver Schusser, il vice presidente di Apple Music, ha parlato riguardo l’acquisizione di Shazam da parte di Apple, ma non si è sbilanciato in alcun modo, ha solo detto di essere “entusiasta di unire le squadre (Apple e Shazam) per offrire agli utenti ancora più modi per scoprire, sperimentare e ascoltare la musica”.
Da queste parole non si ricava niente, questo è ovvio, ma i motivi di questa mossa da parte di Apple sono da ricercare soprattutto nel comportamento delle aziende rivali, Google su tutte. Infatti Google ha fatto passi da gigante negli ultimi anni, migliorando tantissimo il suo Assistente Google ed integrandolo alla perfezione nella gamma Pixel.
Per fare un esempio, i Pixel riescono a riconoscere le canzoni che suonano intorno a noi anche se siamo in ambienti affollati e rumorosi, ed ecco uno dei motivi per cui Apple ha attuato questa acquisizione, portare il know-how di Shazam su iOs. Infatti cosi facendo potrebbe far riconoscere agli iPhone le canzoni di sottofondo, proprio come accade con i Pixel di Google.
Ovviamente questo non può essere l’unico motivo, infatti Shazam identifica circa 20 milioni di tracce al giorno, che Apple può spingere verso Apple Music e iTunes, portando così profitti. Inoltre Apple potrebbe cogliere l’occasione di migliorare i servizi offerti da Siri, che è ormai stato superato dai concorrenti come intelligenza.
In ogni caso, qualunque sia la strategia di Apple, la rimozione della pubblicità da Shazam fa sicuramente piacere a tutti noi utenti che la utilizziamo da tanto tempo per riconoscere le canzoni che non conosciamo.
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