Nintendo Switch Online già hackerato a poche ore dal lancio
Nintendo Switch Online, di cui abbiamo parlato proprio in un nostro articolo, è stato hackerato a poche ore dalla sua uscita. Ci è voluto decisamente molto poco perché i giocatori capissero come giocare le proprie ROM e subito tutti e 20 i giochi NES forniti con il servizio. Il processo da eseguire è abbastanza facile tanto che la maggior parte dei fan sarà in grado di replicarlo semplicemente seguendo le istruzioni.
Il primo video di un giocatore che ha lanciato un gioco non incluso nelle offerte ufficiali è andato online la scorsa notte. Eccolo qui.
Ci si è resi conto che l’emulazione utilizzata per questi giochi NES sembra una porta aperta del software utilizzato in NES Classic Edition, il che ne rende molto facile la manipolazione. La NES e la SNES Classic Edition sono state aperte per consentire l’aggiunta di nuovi giochi ed il processo è piuttosto semplice anche per i profani, basta usare un programma chiamato hakchi.
Data la natura del servizio, casa Nintendo ha cercato di rendere semplice l’aggiunta di nuovi giochi, ma non ha valutato le conseguenze. A tal proposito il portale Polygon ha contattato l’hacker kapu, il quale rispondendo alle domande afferma che:
“per qualcuno che non ha esperienza nella gestione delle modifiche di Switch, ottenere tutto ciò potrebbe risultare un po’ macchinoso, ma niente di troppo difficile con le istruzioni corrette. Dopo una configurazione iniziale è incredibilmente facile scambiare le ROM e aggiungerne di completamente nuove“.
Inoltre, kapu ritiene che la facilità con cui i giocatori possono aggiungere le proprie mod sia solo un effetto collaterale della scelta di Nintendo di facilitare l’aggiunta di giochi.
La grande domanda è se Nintendo possa o meno decidere di bannare le console in cui vengono effettuate le mod.
“Da quello che mi è stato detto, c’è una buona dose di telemetria e il controllo sull’app per una configurazione valida, ma alla fine non sono sicuro“, ha detto kapu. “Nintendo è molto imprevedibile quando si tratta di queste cose, quindi per ora vorrei fortemente sconsigliare a chiunque altro farlo.”
L’unica certezza è che gli sforzi per hackerare il sistema non si fermeranno qui.
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