iPhone XS, XS Max e XR: il chip A12 Bionic sprigiona una potenza inimmaginabile
By Savio D.
Durante la fase di presentazione dei nuovi iPhone, Apple ha svelato (neanche ce ne fosse bisogno!) il chip A12 Bionic, successore dell’A11 Bionic che ha debuttato con iPhone X, 8 e 8 Plus. Diciamocelo: A11 Bionic è stata “solo” una naturale evoluzione nella linea dei processori Made in Apple che non ha stravolto nessuna caratteristica degli iPhone. Basato su di un processo lavorativo a 10 nanometri, è stato il primo chip basato su una GPU totalmente pensata e progettata da Apple, mettendo quindi da parte Imagination Technologies.
Il primo approccio con la nuova GPU non ha mostrato la “rivoluzione” che tutti si aspettavano. Infatti, la casa di Cupertino è stata molto conservativa nella potenza grafica del suo chip, sia perchè agli inizi sia per preservare le vere novità a quest’anno. La totale trasformazione in iPhone X era d’altronde sufficiente per vendere ben 63 milioni di pezzi in un anno, mentre quest’anno sarebbero servite novità per XS e XS Max.
Il SoC A12 Bionic è stato messo alla prova su AnTuTu Benchmark, dove ha fatto registrare uno strabiliante punteggio complessivo di 363.525, diventando di fatto il primo chip in ambito mobile a far registrare un punteggio simile. Il numero nudo e crudo non stabilisce di certo la bontà di un prodotto, ma se pensiamo che stacca di ben 80.000 punti il miglior chip di Qualcomm, è indice sicuramente dell’ottimo lavoro svolto dagli ingegneri Apple.
Il punteggio complessivo su AnTuTu è dato da due parziali: uno per la CPU e uno per la GPU. A12 è anche il primo chip in assoluto in cui la componente grafica è più potente di quella computazionale, che hanno fatto registrare rispettivamente 150.931 e 133.561. Emerge chiaramente quindi come la seconda generazione della GPU Made in Apple abbia davvero mostrato i muscoli solo quest’anno, con un +50% in prestazioni.
I meriti sono da attribuire ovviamente anche alla nuova architettura a 7 nanometri che ha permesso di ridurre i consumi e aumentare le prestazioni. Per avere un metro di paragone attendibile dovremo aspettare la presentazione della linea Mate 20 (non Lite), mossa dal Kirin 980 anch’esso a 7 nm.
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