Apple, Google, Amazon e AT&T: “sicurezza” come parola d’ordine
Avete capito bene. I giganti della tecnologia si ritroveranno in tribunale. Ma tranquilli, non per farsi causa a vicenda, ma per una causa più nobile. La privacy! Tutti sappiamo quanto sia rilevante la sicurezza al giorno d’oggi, in cui i nostri dati sensibili – carte di credito, documenti d’identità – sono disponibili sul web, e a nostra insaputa, manipolati dalle aziende.
Ed è proprio per questo che i rispettivi responsabili di AT&T, Google, Apple, Amazon e Twitter si troveranno a rispondere alle domande del Comitato del Commercio del Senato il 26 Settembre, su come ognuna di loro tende a salvaguardare la sicurezza dei consumatori.
“Potranno spiegare i loro approcci alla privacy, come intendono affrontare le nuove richieste dell’Unione Europea e della California e cosa può fare il Congresso per promuovere chiare aspettative sulla privacy senza danneggiare l’innovazione“, afferma il presidente della commissione Sen. John Thune.
Il punto focale della riunione, insomma, è quello di stilare una serie di regole fondamentali che tutelino la privacy degli utenti, senza ricorrere necessariamente alla legge e grazie ai colossi tecnologici dell’era attuale. In poche parole, viene chiesta collaborazione tra le aziende proprio per evitare di incappare in dure sentenze che farebbero sborsare ulteriori milioni.
Grande assente ingiustificato fino ad ora è Facebook; anche se il comitato dichiara che l’elenco dei testimoni è in continuo aggiornamento. Dopo il caso di Cambridge Analytica quindi, questa sarà la seconda commissione del Senato per il Commercio che si concentra sulla questione quest’anno.
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