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Qualcomm Snapdragon Wear 3100: un nuovo chip per WearOS

By Savio D.

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Durante un evento dedicato a cui ha partecipato anche Google, Qualcomm ha ufficialmente presentato il nuovo SoC Snapdragon Wear 3100, erede di quello Snapdragon 2100 presentato nel febbraio 2016 e adesso giunto al capolinea.

Chi si aspettava una rivoluzione nell’architettura del nuovo chip dovrà ricredersi, dal momento che il cuore pulsante di questo Snapdragon è lo stesso quad-core Cortex-A7 a 32-bit del precedente 2100. Le novità, piuttosto, risiedono nella gestione e nella composizione del SoC, definita da Qualcomm stessa gerarcica.

La precedente struttura denominata big.LITTLE viene soppiantata dalla nuova Big-Small-Tiny: accanto ai quattro core prestanti A7 (Big) trovano posto un Digital Signal Processor (DSP) per operazioni più conservative sul fronte batteria (Small) e un nuovissimo coprocessore che ha richiesto tre anni di ricerca e sviluppo, il QCC1110.

Alcune specifiche

Questo Ultra-Low-Power Coprocessor (Tiny) si occupa di tutta la sezione “Ambient” di WearOS, vale a dire il funzionamento dello smartwatch quando questo si trova in stand-by e ci mostra informazioni sull’orario e sulle notifiche. E’ così parsimonioso che Google ha dovuto arricchire la funzione Ambient del suo software, includendo anche la lancetta dei secondi e nuovi colori ai tradizionali nero e bianco precedenti.

Nonostante l’architettura a 28nm sia ormai datata, Qualcomm è riuscita a diminuire drasticamente i consumi grazie alla nuova gestione gerarchica di processore e coprocessore. La società dichiara che in modalità sport con GPS e sensori cardio attivi, con una 450mAh l’indossabile può durare fino a 15 ore di uso continuativo, particolarmente utile per chi desidera allenarsi più giorni di seguito senza avere la necessità di ricaricare l’orologio. Non solo, una nuova modalità che segna solamente l’orario, come un normalissimo orologio sul mercato, la batteria dura fino ad un mese.

Un approccio di questo genere si era visto già sul TicWatch Pro, in cui due display, uno OLED e uno e-ink, si alternavano per garantire sempre la miglior efficienza energetica possibile. Anche senza citare le due modalità sport e “orologio classico”, la durata standard della batteria di un indossabile WearOS guadagna tra le 4 e le 12 ore di durata in più.

Speriamo che questo nuovo approccio da parte di Qualcomm dia una spinta al mercato wearable, attualmente dominato da Apple. Chissà che Google stessa non presenti proprio un suo wearable il prossimo mese di ottobre, in cui verranno presentati anche i due nuovi Pixel 3.

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