Guida a 0 A.D. gioco di strategia libero e gratuito con ottima grafica e audio: I Romani.

By Fausto Baccino

0 A.D. è un eccezionale gioco di strategia open source e gratuito. Inoltre, pur essendo nelle primissime fasi di sviluppo, offre già un’esperienza di gioco di gran lunga superiore a quella proposta da molti titoli commerciali.

Sebbene 0 A.D. è iniziato come un clone di ‘Age of Empires II: The Age of Kings’, si è ben presto evoluto in un gioco a se, con un proprio motore grafico. E si vede! Dal punto di vista grafico, 0 A.D. è un titolo eccellente e si avvicina molto al terzo capitolo della ‘Age of Empires’.

Il gioco si svolge nell’anno 0 A.D., proprio come ‘Age of Empires II’. In pratica s’inizia avendo pochi abitanti in un villaggio e una unità di scouting: il vostro obiettivo sarà quello di costruire una grande e potente città piena di nuovi edifici e difese fortificate.

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Il gioco si svolge nell’anno 0 A.D., proprio come ‘Age of Empires II’.

Guida a 0 A.D. gioco di strategia libero e gratuito.

Il villaggio, quindi, sarà la vostra base da cui dovrete espandervi, costruendo alleanze e annientando gli avversari.

Per costruire la tua città, migliorarla e creare un esercito, avrai bisogno di risorse. Carne, pietra, legno e metallo rappresenteranno le risorse più importanti e dovrai sempre averne in abbondanza se vorrai mantenere sempre attiva la tua forza lavoro.

Le civiltà.

In 0 A.D. è possibile giocare con dieci diverse civiltà:
Cartaginesi.
Celti.
Greci.
Indiani Maurya.
Iberi.
Kushites.
Persiani.
Romani.
Seleucidi.
Tolemaici d’Egitto.

Leggi anche: Guida a 0 A.D. gioco di strategia libero e gratuito con ottima grafica e audio: i cartaginesi.


Origini dei Romani.

Roma fu una città dell’età antica, la cui storia come centro egemone, politicamente e culturalmente, si sviluppò lungo il fiume Tevere nell’antico Latium vetus, per oltre un millennio (dal 753 a.C. al 476 d.C., continuando poi fino ai nostri giorni).

Risulta verosimile che Roma sia nata dopo un lungo processo di aggregazione dei villaggi che sorgevano sulle colline circostanti il fiume Tevere (ad esempio sul Palatium, sul Cermalus o sulla Velia). Alcuni storici hanno poi creduto di poter disegnare lo sviluppo della città, come segue: la formazione della prima civitas quadrata sul Palatino, in seguito allargata al Septimontium e poi alla città delle quattro regioni. Questa teoria non sembra però essere stata accolta da tutti.

Essa rappresentò la prima grande metropoli dell’umanità (tanto che il numero di abitanti della Roma Augustea fu raggiunto solamente agli inizi del XIX secolo da Londra) cuore di una delle più importanti civiltà antiche, che influenzò la società, la cultura, la lingua, la letteratura, l’arte, l’architettura, la filosofia, la religione, il diritto e i costumi dei secoli successivi. Capitale della Repubblica prima e dell’Impero romano poi, estese il suo dominio su tutto il bacino del Mediterraneo e gran parte dell’Europa.

File:Roma Romolo 753aC.pngRoma quadrata negli anni della sua fondazione (circa 750 a.C.)

Territorio antico.

Il territorio dell’antico Latium vetus, il Tevere e l’antica città di Roma.
La morfologia dell’area geografica su cui insisteva la Roma primitiva può essere dedotta da analogie e da verifiche geologiche di quello e altri siti della valle del Tevere: era una zona caratterizzata da colline di altezza di solito contenuta ma dai fianchi tufacei che potevano anche essere estremamente ripidi e con le sommità generalmente abbastanza pianeggianti, adatte quindi a ospitare nuclei abitativi che, per ovvi motivi di sicurezza, preferivano stabilirsi su queste alture piuttosto che nelle valli sottostanti. In particolare, la sommità del Palatino aveva una forma vagamente trapezoidale, che potrebbe essere stato il motivo per cui questa prima Roma venne definita “quadrata”.

Sicuramente la natura del luogo dove sorse il nucleo iniziale di Roma, lungo la sponda sinistra del fiume Tevere, ai piedi di numerosi colli (in particolare Aventino, Palatino e Campidoglio) sulle cui sommità sorsero i primi abitati protourbani, non molto distante dal mare, fecero di questo centro il luogo adatto allo scambio di merci (tra cui il sale, di fondamentale importanza) e bestiame tra differenti culture. Coarelli, infatti, racconta del carattere “emporico” del luogo, frequentato da Fenici (fin dai decenni finali dell’VIII secolo a.C.) e da Greci (dal secondo quarto sempre dell’VIII secolo), questi ultimi identificabili probabilmente con gli Eubei di Cuma. Il guado del Tevere, come pure le vie di transumanza delle greggi e mandrie, oltre all’approvvigionamento del sale erano collegati al culto di un Ercole di origine sabina, che aveva nel foro Boario il centro del sistema emporico dell’area.

Certamente la spinta all’aggregazione fu favorita dalla posizione della città, al crocevia di due importanti vie di comunicazione commerciali. La prima, che dalle città etrusche del nord, tra cui la vicina Veio, arrivava in Campania dove erano state fondate le polis greche, e utilizzata per lo scambio di materie prime presenti in Etruria contro prodotti lavorati dei greci; la seconda che dai monti della Sabina arrivava al mare, utilizzata soprattutto per il trasporto del sale (tramite la via Salaria e la via Campana).

Per la difesa di questi primi agglomerati urbani si sfruttava, per quanto possibile, la conformazione del terreno, nel senso che veniva eretto un muro o, piuttosto, un rinforzo, solo dove il pendio del colle non era abbastanza ripido da impedire l’accesso. Spesso all’esterno del muro veniva anche scavato un fossato tale da rendere quanto meno difficoltoso l’avvicinamento sui lati non difesi naturalmente.

File:Albe planlatium.jpg

Il territorio dell’antico Latium vetus, il Tevere e l’antica città di Roma.

I Romani nel gioco 0 A.D.

I romani sono capaci di addestrare la fanteria più forte del gioco, gli Hastati, e di assemblare le migliori macchine da assedio.

I Romani possono anche costruire muri d’assedio in territorio avverso per circondare le città nemiche. I loro 3 eroi sono tutti spadaccini di cavalleria, e tra di loro figura Publio Cornelio Scipione. Appaiono per la prima volta nella versione 9-Ides of March.

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