Guida a 0 A.D. gioco di strategia libero e gratuito con ottima grafica e audio: Iberi.
Sebbene 0 A.D. è iniziato come un clone di ‘Age of Empires II: The Age of Kings’, si è ben presto evoluto in un gioco a se, con un proprio motore grafico. E si vede! Dal punto di vista grafico, 0 A.D. è un titolo eccellente e si avvicina molto al terzo capitolo della ‘Age of Empires’.
Il gioco si svolge nell’anno 0 A.D., proprio come ‘Age of Empires II’. In pratica s’inizia avendo pochi abitanti in un villaggio e una unità di scouting: il vostro obiettivo sarà quello di costruire una grande e potente città piena di nuovi edifici e difese fortificate.
Il gioco si svolge nell’anno 0 A.D., proprio come ‘Age of Empires II’. |
Guida a 0 A.D. gioco di strategia libero e gratuito.
Il villaggio, quindi, sarà la vostra base da cui dovrete espandervi, costruendo alleanze e annientando gli avversari.
Per costruire la tua città, migliorarla e creare un esercito, avrai bisogno di risorse. Carne, pietra, legno e metallo rappresenteranno le risorse più importanti e dovrai sempre averne in abbondanza se vorrai mantenere sempre attiva la tua forza lavoro.
Le civiltà.
In 0 A.D. è possibile giocare con dieci diverse civiltà:
Cartaginesi.
Celti.
Greci.
Indiani Maurya.
Iberi.
Kushites.
Persiani.
Romani.
Seleucidi.
Tolemaici d’Egitto.
Leggi anche: Guida a 0 A.D. gioco di strategia libero e gratuito con ottima grafica e audio: i cartaginesi.
Origini degli Iberi.
Gli Iberi erano un gruppo di popoli, imparentati linguisticamente fra di loro, che abitavano la parte orientale e meridionale della penisola iberica durante il I millennio a.C.
Gli antichi geografi concordano nel considerare l’Iberia come un territorio fertilissimo. |
Gli antichi geografi concordano nel considerare l’Iberia come un territorio fertilissimo: ma sull’etnografia degli Iberi hanno a lungo disputato storici, antropologi e filologi che professavano e molti ancora professano teorie ed opinioni del tutto contrarie su questo punto, su cui non era facile emettere un giudizio prima della metà del secolo scorso.
Perciò agli antichi Greci, attraverso i quali ci sono pervenute le prime notizie sulle genti iberiche, in generale l’occidente d’Europa era poco noto ancora nel III e II secolo a.C.; e i Romani, che più tardi ci fecero conoscere la parte occidentale dell’Europa, non varcarono l’Ebro prima del VI secolo della città (517 d. R.), e non cominciarono ad occuparsene che nel secondo prima dell’era volgare, quando già la nazione iberica era stata da tempo smembrata da Fenici, Cartaginesi, Celti e dai Romani stessi che non si curavano di ciò che riguardava la cultura dei popoli vinti e tanto meno d’investigare da dove fossero venuti e a quale stirpe appartenessero. Gli esempi di Giulio Cesare e di Tacito sono una vera eccezione.
Gruppi iberici si diressero inoltre nell’attuale Francia. Il geografo greco Strabone affermava che parte della Gallia meridionale era abitata da genti di origine iberica, come testimoniavano la lingua e i tratti somatici dei popoli ivi stanziati, diversi da quelli dei Galli.
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Espansione.
La loro civiltà iniziò a svilupparsi solo alla fine del VI secolo a.C., subito dopo la caduta di Tartessos, in Andalusia, per poi diffondersi, nel secolo successivo, in tutto il levante spagnolo e, nel corso del IV e del III secolo a.C. anche nelle valli del Segura, dell’Ebro (assorbendo le precedenti popolazioni protoceltiche dei campi di urne) e in parte delle regioni pirenaiche. La zona propriamente “iberica” della futura Hispania romana finì in tal modo con l’estendersi dai Pirenei alle foci del Guadalquivir ed oltre, comprendendo, attorno al 240 a.C., alla vigilia dell’invasione punica, oltre un terzo dell’attuale Stato spagnolo.
L’influenza degli Iberi andò ben oltre le proprie zone di stanziamento. Alcune popolazioni celtiche, già presenti da lungo tempo nell’altopiano (meseta) castigliano-aragonese (e per questo chiamate anche celtibere) adottarono dagli Iberi il sistema di scrittura e in primo luogo l’alfabeto, e in taluni casi si fusero con essi. Monete e oggetti artistici iberici sono state rinvenuti persino nell’attuale Portogallo e in alcune zone della Francia meridionale.
Gli Iberi nel gioco 0 A.D.
Nel gioco 0 A.D. gli iberi si contraddistinguono per la fanteria più rapida sia nei movimenti sia nel tiro, in particolare i frombolieri Balearici.
Gran parte delle unità da lancio sono in grado di tirare anche proiettili infuocati, efficaci contro qualsiasi tipologia di struttura. Il ferro di Toledo gli garantisce un miglior armamentario in metallo.
Come se non bastasse, la loro cavalleria è la più economica, e i loro guerrieri élite possono causare gravi danni anche in inferiorità numerica.
La loro prima apparizione è nella versione 5-Edetania.
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