Guida a 0 A.D. gioco di strategia libero e gratuito con ottima grafica e audio: i celti.
Uniti dalle origini etniche e culturali, dalla condivisione di uno stesso fondo linguistico indoeuropeo e da una medesima visione religiosa, i Celti rimasero sempre politicamente frazionati.
Il popolo dei Celti si stabilì nella zona compresa tra il Piemonte, la Lombardia, l’Emilia-Romagna e parte delle Marche.
Tra i vari gruppi di popolazioni celtiche si distinguono i Britanni, i Galli, i Pannoni, i Celtiberi e i Galati, stanziati rispettivamente nelle Isole Britanniche, nelle Gallie, in Pannonia, in Iberia e in Anatolia.
I Celti erano organizzati in tribù. Ogni tribù era divisa in tre classi diverse:
I druidi, ovvero i sacerdoti. Erano considerati i padroni della scienza e della saggezza. Insegnavano ai giovani nei boschi sacri e nelle grotte. Ritenevano che, dopo la morte, l’anima si trasferisse in un altro corpo;
I guerrieri. La forza e la volontà venivano loro donate dalle divinità. Ogni anno, tra i guerrieri, veniva eletto un capo e, in caso di guerra, anche un condottiero;
i produttori. Erano contadini, allevatori e artigiani.
I Celti furono un insieme di popoli indoeuropei e rimasero sempre politicamente frazionati. |
Guida a 0 A.D. gioco di strategia libero e gratuito.
0 A.D. è un eccezionale gioco di strategia open source e gratuito. Inoltre, pur essendo nelle primissime fasi di sviluppo, offre già un’esperienza di gioco di gran lunga superiore a quella proposta da molti titoli commerciali.
Sebbene 0 A.D. è iniziato come un clone di ‘Age of Empires II: The Age of Kings’, si è ben presto evoluto in un gioco a se, con un proprio motore grafico… E si vede! Dal punto di vista grafico, 0 A.D. è un titolo eccellente e si avvicina molto al terzo capitolo della ‘Age of Empires’.
Le civiltà.
In 0 A.D. è possibile giocare come nove diverse civiltà, tra cui quella Greca, Romana, Persiana e Britannica. Ognuna avrà i suoi edifici, i suoi vantaggi e le sue unità militari. Il tutto è stato personalizzato con grande cura e attenzione per rendere ogni civiltà il più possibile fedele sotto il punto di vista storico.
Cartaginesi.
Celti.
Greci.
Indiani Maurya.
Iberi.
Kushites.
Persiani.
Romani.
Seleucidi.
Tolemaici d’Egitto.
Portatori di un’originale e articolata cultura, i Celti furono soggetti a partire dal II secolo a.C. a una crescente pressione politica, militare e culturale da parte di altri due gruppi indoeuropei: i Germani, da nord, e i Romani, da sud. I Celti furono progressivamente sottomessi e assimilati, tanto che già nella tarda antichità l’uso delle loro lingue appare in netta decadenza.
L’arretramento dei Celti come popolo autonomo è testimoniato proprio dalla marginalizzazione della loro lingua, presto confinata alle sole Isole britanniche. Lì infatti, dopo i grandi rimescolamenti altomedievali, emersero gli eredi storici dei Celti: le popolazioni dell’Irlanda e delle frange occidentali e settentrionali della Gran Bretagna, parlanti lingue brittoniche o goideliche, le due varietà di lingue celtiche insulari.
I Celti nel gioco 0.A.D.
Celti: sono eccellenti nel combattimento corpo a corpo, ma hanno unità navali e d’assedio scarsi. Le loro costruzioni sono principalmente in legno, che sono veloci ed economiche da costruire, ma anche meno resistenti degli equivalenti edifici in pietra. Le versioni di 0 A.D., a partire dalla 11-Kronos li dividono in 2 fazioni: Gallia e Britannia.
Britanni: dispongono di cani da guerra e carri da guerra. Possiedono anche potenti unità da corpo a corpo, quali spadaccini a lama lunga, e sono tutti economici e utili alla caccia e al combattimento. Dalla versione 21-Ulysses dispongono di un particolare tipo di centro civico: il Crannog. Tra gli eroi figura Boadicea;
Portatori di un’originale e articolata cultura, i Celti furono soggetti a partire dal II secolo a.C. a una crescente pressione politica. |
Galli: possiedono la Gristmill, e possiedono la migliore fanteria e cavalleria tra i Celti. Tra gli eroi figura Vercingetorige. Sono l’unica fazione in grado di reclutare i Naked Fanatics.
I Celti sono eccellenti nel combattimento corpo a corpo, ma hanno unità navali e d’assedio scarsi. |
Il Calderone di Gundestrup, manufatto celtico della fine del II secolo a.C. conservato presso il Museo Nazionale di Copenaghen.
I Celti, il popolo portatore della Cultura di La Tène.
Archeologi e linguisti concordano, a larga maggioranza, nell’identificare i Celti con il popolo portatore della Cultura di La Tène, sviluppatasi durante l’Età del ferro dalla precedente Cultura di Hallstatt.
Tale identificazione consente di individuare la patria originaria dei Celti in un’area compresa tra l’alto Reno (da Renos, vocabolo di origine celtica il cui significato è “mare”) e le sorgenti del Danubio (dal celtico Danuvius, il cui significato è “che scorre veloce”), tra le attuali Germania meridionale, Francia orientale e Svizzera settentrionale: qui i Protocelti si consolidarono come popolo, con una propria lingua, evoluzione lineare di un vasto continuum indoeuropeo esteso in Europa centrale fin dall’inizio del III millennio a.C..
È stata tuttavia avanzata anche l’ipotesi, sempre fondata su argomentazioni linguistiche, che i Protocelti fossero il frutto di una penetrazione secondaria di Indoeuropei in Europa centrale, a metà del III millennio a.C., a partire dalle steppe a nord del Mar Nero, probabile patria originaria del popolo comune.
Alcuni studiosi hanno ipotizzato che i primi Celti colonizzarono le isole britanniche già nel periodo calcolitico (cultura del vaso campaniforme).
Nell’area di La Tène si registra una continuità nell’evoluzione culturale sin dai tempi della Cultura dei campi di urne (a partire dal XIII secolo a.C.). All’inizio dell’VIII secolo a.C. si affermò la Cultura di Hallstatt, la civiltà protoceltica che mostrava già le prime caratteristiche culturali che poi saranno proprie della cultura celtica classica. Il nome deriva da un importante sito archeologico austriaco distante una cinquantina di chilometri da Salisburgo.
La Cultura di Hallstatt.
La Cultura di Hallstatt, con base agricola ma dominata da una classe di guerrieri, era inserita in una rete commerciale piuttosto ampia che coinvolgeva Greci, Sciti ed Etruschi. È da questa civiltà dell’Europa centro-occidentale che, intorno al V secolo a.C., si sviluppò, senza soluzione di continuità, la cultura celtica propriamente detta: nella terminologia archeologica, la Cultura di La Tène.
Il popolo dei Celti si stabilì nella zona compresa tra il Piemonte, la Lombardia, l’Emilia-Romagna e parte delle Marche. |
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