Tutti i segreti del Terminale di Linux

By Peppe Labor

La RIGA DI COMANDO è uno strumento potentissimo, con il quale si possono risolvere tanti problemi di UBUNTU.
Ecco come utilizzarla

La principale caratteristica di un TERMINALE, è di funzionare tramite comandi testuali predefiniti.

Questi comandi possono essere una singola parola, oppure una cosiddetta RIGA DI COMANDO, cioè una serie di parole e simboli.

Indipendentemente dal tipo di comando che usiamo, dopo averlo scritto bisogna sempre confermarlo pigiando il tasto INVIO.

Dopo aver lanciato il singolo comando oppure la riga di comando, il sistema operativo si comporterà di conseguenza, eseguirà le operazioni che gli abbiamo “ordinato” di fare.

A volte, ad esempio durante l’installazione di un’applicazione, il Terminale ci chiederà di confermare l’operazione in corso, ed in questo caso dobbiamo rispondere digitando una lettera indicata dalla procedura, S per il si e N per il no, confermando la scelta.

Anche se questa continua necessità di confermare ogni volta la scelta ci sembra fastidiosa, invece ci serve per evitare di combinare qualche guaio.

Il Terminale possiede inoltre una specifica funzione di aiuto, con cui ci vengono elencate tutte le opzioni che un singolo comando è in grado di riconoscere.

Per avviare il Terminale, aprire la DASHe scrivere TERMINALE nel motore di ricerca, poi clicchiamo sull’icona, si aprirà una finestra vuota con un cursore (prompt) lampeggiante in fondo ad una linea di comando, che termina con il simbolo $.

Imparare ad usare i comandi più semplici
Una delle prime cose che bisogna imparare a fare nel TERMINALE è quello di muoversi tra le varie cartelle, crearne nuove o spostare i vari file.

Forse può sembrare una cosa inutile, potendo fare la stessa operazione nella finestra del file manager, invece, è molto utile imparare a muoversi tra le varie cartelle, saperle creare, spostarle o visualizzarne il contenuto tramite il TERMINALE, può diventare indispensabile e anche più comodo.

Indicazioni di base per muoversi nel Terminale:

Per scrivere il simbolo ~ (tilde), bisogna usare la combinazione di tasti Alt Gr + ì.

Riguardo alla sintassi del comando, si userà, ad esempio, l’annotazione [nome cartella]. Che significa che in questo punto del comando bisognerà scrivere il nome di una cartella, senza le parentesi quadre.

Se ci sono dei dubbi sull’uso di un comando, è possibile lanciare la riga di comando help [nome comando] o la riga man [nome comando]. Verranno visualizzate tutte le opzioni disponibili.

Creare una cartella:

Entrare nel TERMINALE e lanciare la riga mkdir [nome cartella], dare un nome a caso (prova). Aprendo il file manager possiamo vedere che c’è una cartella vicino ad altre presenti.

Entriamo all’interno di essa con il comando cd Prova, creare una nuova cartella interna con il nome EXTRA ed entriamo dentro di questa utilizzando i due comandi già visti.

Per tornare alla cartella Prova, usare il comando: cd .., invece per tornare a quella iniziale, usiamo il comando: cd ~.

Altra prova da fare: entriamo nella cartella Immagini usando il comando Is per vedere cosa c’è dentro, ad esempio troviamo tre file jpg. Per copiare 01.jpg nella cartella Extra, usare la riga: cp 01.jpg../Prova/Extra. Per spostare l’immagine invece sostituire cp con mv.

cp (copia) e mv (sposta) possono essere usati anche con più file contemporaneamente.

Esempio: cp *.jpg ../Prova, copia in Prova tutti i file jpg della cartella in cui siamo.

Con cp 01. *../Prova, copieremo tutti i file 01 con qualsiasi estensione.

Aggiornarnamento ed Installazione

Inclusi tra i vari comandi del TERMINALE, ci sono quelli che ci permettono l’aggiornamento del Sistema Operativo e l’installazione delle applicazioni, il tutto in poche e semplici righe.

Ma prima bisogna introdurre un comando molto particolare che incontreremo spesso, il SUDO.

Si tratta dell’abbreviazione della frase “Super User do” che significa: esegui come superutente, cioè l’amministratore del computer.

Tutte le volte che iniziamo una sessione nel Terminale e utilizziamo il comando SUDO, il nostro Sistema Operativo ci richiederà la password per poterci riconoscere.

Questo comando non è utilizzato da solo, ma introduce una successiva riga di comando, che viene scritta subito dopo, questo sta a significare che quella specifica riga di comando la vogliamo eseguire con i privilegi del superutente.

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