By Peppe Labor
Il Pinguino vi incuriosisce, ma non vi sentite ancora pronti per conoscerlo ed usarlo? Lasciate perdere ogni dubbio ed iniziate ad entrare nel magnifico mondo di Linux ne resterete stupefatti!!!
Scorrendo la storia di questo Sistema Operativo e delle sue tante “distro” vi renderete conto che è arrivato il momento di mettere da parte Windows per far parte della famiglia del Pinguino.
Infatti è diventato così facile da installare e usare, dispone inoltre di desktop usabili e flessibili. In più c’è da dire che la maggior parte delle “distro” famose ha recentemente ricevuto una serie di aggiornamenti che le rendono maggiormente più stabili.
“Linux è facile da installare, ma soprattutto è GRATIS e OPEN SOURCE”
Il processo di installazione di una distro Linux è piuttosto elaborato, ma non per questo complesso. I vari passaggi da affrontare sono diversi a seconda del sistema che utilizzate. Comunque grazie all’installer grafico, sarete guidati da una semplice procedura che renderà il tutto più immediato.
Sostanzialmente l’installazione di Linux è molto simile a quella di qualsiasi altro software, con alcune differenze:
· Partizionamento del disco. Diversamente dai comuni programmi, per installare una distro Linux sarà necessario creare una partizione dedicata sul disco fisso. Se nei vostri pensieri c’è l’idea di usare Linux come unico Sistema Operativo, questo passaggio non rappresenta nessun problema. In caso contrario volete usare anche Windows, è importante approfondire ulteriormente l’argomento. La maggior parte delle distro dispongono di una funzione che consente di partizionare l’hard disk in modo del tutto automatico. Però chi vuole smanettare e partizionare il disco in modo manuale può farlo tramite lo strumento “Gestione Disco”. Il vantaggio della partizione manuale sta nella possibilità di scegliere quanto spazio dedicare a Linux. Durante la procedura, bisogna ricordare di creare due partizioni, la più grande con almeno 12 GB di spazio disponibile e formattata con il file-system Ext4. La seconda, invece, funzionerà come partizione di Swap, che avrà la funzione di estendere la quantità di Ram fisica installata nel computer. Se avete un computer con poca memoria, è consigliabile creare una partizione di Swap due volte più estesa rispetto alla quantità di Ram. Mentre per i computer che non hanno problemi di memoria, basterà creare uno Swap di dimensioni simili alla Ram.
· Sicurezza dei dati. Durante il processo d’installazione, molte distro, tra cui Fedora e Ubuntu, vi permetteranno di criptare la partizione principale. Questa importante opzione, offre un ulteriore livello di sicurezza, isolando i dati necessari da quelli non indispensabili. Per abilitare tale funzione è necessario fornire una passphrase che verrà poi utilizzata per sbloccare i file criptati. Un altro passo fondamentale ed importante nella procedura d’installazione è la creazione di un utente root. Nella maggior parte delle distro, questo passaggio risulta è integrante del processo per la generazione di un utente normale, che al contrario del root, non dispone dei permessi per effettuare modifiche al sistema.
· Dual Boot. Durante l’installazione di Linux, un software con cui è importante prendere confidenza è il bootloader. Cioè un piccolo programma che informa il computer riguardo a dove trovare i vari sistemi operativi installati sul disco fisso. Come bootloader, la maggior parte delle distro utilizza Grub2. Per cui anche quando si installa Linux su un computer con Windows 8/10, non dovrebbero verificarsi problemi. Infatti, basta che nel BIOS/UEFI sia abilitata la voce Secure Boot. Le ultime versioni delle distro più note, come Ubuntu e Fedora, installano un bootloader compatibile con UEFI che funzionerà perfettamente senza nessun intervento da parte dell’utente. Comunque, è importante considerare anche la possibilità che si verifica qualche problema, causato soprattutto dalle diverse configurazioni con cui i produttori gestiscono UEFI. Quando ad esempio non si riesce a scegliere il sistema operativo e Windows si avvia automaticamente, la soluzione migliore è quella di abilitare la modalità Legacy. Questa ripristina le funzioni base del firmware UEFI/BIOS.
· Fate una prova prima di installare. Ogni distro mainstream, tra cui Ubuntu e Fedora, vi permette di prendere confidenza con il sistema tramite un ambiente Live. In questo modo si potrà avviare la piattaforma direttamente da CD/DVD senza installare nulla sul disco.
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