Google rilascia Chrome 66 con un blocco per i video-ads invasivi
By Matteo Gatti
Google ha rilasciato ufficialmente Chrome 66 per tutte le piattaforme supportate: GNU/Linux, Windows, macOS, Android e iOS.
Le novità introdotte in questa versione riguardano la sicurezza durante la navigazione, ma c’è anche una nuova funzionalità che permette di bloccare la riproduzione automatica dei video con audio (ne parleremo a breve).
Big G ha inoltre esteso il Safe Browsing a WebView su Android. Per chi non lo sapesse ricordo che WebView è il componente che permette alle app di visualizzare contenuti web. Se viene rilevato l’indirizzo di un sito che contiene malware, l’utente, d’ora in poi, vedrà un warning su sfondo rosso.
Chrome 66 blocca l’autoplay dei contenuti multimediali
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=hsfueop_Hb8?version=3&rel=1&fs=1&autohide=2&showsearch=0&showinfo=1&iv_load_policy=1&wmode=transparent&w=1200&h=705]
Google ha introdotto importanti limitazioni all’autoplay dei contenuti multimediali (spesso troppo invasivi…). A partire da Chrome 66 un qualsiasi contenuto multimediale potrà partire in automatico se e solo se:
- Non c’è audio (o l’audio è mutato);
- L’utente ha precedentemente cliccato sul sito durante la medesima sessione di navigazione;
- Lato mobile se il sito è stato aggiunto alla Home Screen dall’utente;
- Lato desktop se l’utente ha riprodotto frequentemente dei media sul medesimo sito, in accordo con il Media Engagement Index che è calcolato sulla base di 4 fattori e il valore del MEI per ogni sito può essere trovato nella pagina interna
chrome://media-engagement
;
Google dà quindi la priorità alle preferenze degli utenti. Questa mossa in realtà è anche in favore di Google stessa che risparmierà anche qualche milione di euro lato Youtube: l’auto start non fa altro che alimentare il circolo di pubblicità per visite non proficue ma che big G dovrà comunque pagare.
Gli sviluppatori hanno poi introdotto una nuova feature che va ad incrementare la sicurezza del browser, si chiama Site Isolation e offre una protezione aggiuntiva contro specifiche vulnerabilità, come Spectre. Google ha inoltre iniziato a rimuovere i certificati di Symantec più datati. Gli utenti vedranno un avviso se software di terze parti cercano di iniettare codice nel processo di Chrome. E’ stata infine implementata nuova opzione per esportare le password (presente anche su iOS e Android), che saranno salvate in formato csv.
Per aggiornare non dovrete fare altro che attendere: l’ultima versione si installerà automaticamente nel corso delle prossime ore, per tutte le versioni disponibili.
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