Apple Music: lo streaming che fa contenti tutti gli artisti?
Apple è stata tra le prime aziende a lanciarsi nel campo la musica digitale con l’introduzione dell’iTunes Store, il più grande negozio di musica digitale di sempre. Nonostante lo scetticismo iniziale iTunes velocemente è entrato nelle grazie di molti e con l’avvento di iPod e iPhone il servizio è stato davvero un valore aggiunto per l’ecosistema Apple. Qualcosa poi è andato storto, ma cosa?
Assumendo un posizione di netto dominio Apple non ha avuto il minimo pensiero di rinnovarsi fino all’arrivo dei servizi di streaming musicale come Spotify. In breve tempo quest’ultimo si è fatto conoscere espandendosi dalla piccola Svezia fino a tutto il mondo a una velocità impressionante bloccando drasticamente la crescita di concorrenti simili come Deezer o Rdio.
Spotify tutt’oggi vanta 12 milioni di iscritti e 3 milioni di possessori dell’account premium. Un super risultato per una start-up! Ma Apple cosa ha fatto?
La risposta di Apple si è fatta attendere fino all’acquisizione di Beats trasformando il servizio in streaming dell’azienda di Dr. Dre in Apple Music. Apple però non si è limitata in un rebrand ma ha chiamato a sé un grande della musica elettronica e della discografia indipendente: Trent Reznor. Per chi non lo sapesse è il frontman dei Nine Inch Nails, fondatore della Interscope Records e grande conoscitore del mercato discografico. A piattaforma lanciata, in una intervista a Rolling Stone USA Reznor ha affermato:
Voglio quella sensazione che si prova camminando in un negozio di dischi indipendenti, se mai ne esistono ancora, tipo Amoeba Records. Voglio che alla gente venga offerto lo stesso senso di libertà, cura e passione che puoi trovare solo in un negozio. È davvero eccitante e molto spesso esci da lì con dischi che non avresti mai sospettato di volere ma che invece ascolti, condividi, vivi.
Le intenzioni di Apple Music sembrano più che ottime, riscuotendo successo anche tra gruppi come di AC/DC (che non erano su alcuna piattaforma di streaming in precedenza) e del sempreverde Thom Yorke, il cantante dei Radiohead che si è sempre ribellato al volere delle Major nonché grande detrattore dello streaming musicale.
In tutto ciò anche Taylor Swift, dopo la lettera aperta ad Apple per far monetizzare l’artista anche nei 3 mesi di prova gratuita, si trova ad appoggiare il servizio proprio come dice il tweet qui sotto:
This is simply the first time it’s felt right in my gut to stream my album. Thank you, Apple, for your change of heart.
— Taylor Swift (@taylorswift13) 25 Giugno 2015
La guerra a Spotify ha finalmente inizio. Il valido concorrente è arrivato? Sembra proprio di sì, ma spodestare Spotify (che offre 3 mesi premium a 0.99€ e un account gratuito illimitato con pubblicità) sembra molto difficile al momento.
L’articolo Apple Music: lo streaming che fa contenti tutti gli artisti? appare per la prima volta su Chimera Revo – News, guide e recensioni sul Mondo della tecnologia.
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