Recensione GoolRC T47
Non è la prima volta che sul nostro sito ci ritroviamo a parlare di droni economici. Già altre volte, infatti, abbiamo avuto modo di testare questo tipo di prodotti , realizzati per divertire e di certo non per essere utilizzati in ambito professionale.
Oggi parliamo invece della soluzione low cost proposta da GoolRC, ovvero il T47!
Confezione
La confezione di vendita del drone realizzato da GoolRC si presenta sotto forma di borsello, con uno stile in finto carbonio e materiali morbidi, utili a proteggere il contenuto e ad attutire eventuali urti.
Aperta la cerniera e sollevato il coperchio, troviamo il contenuto sistemato in appositi alloggiamenti, anche qui realizzati in materiali morbidi. Oltre al drone e al controller, troviamo una dettagliata guida all’uso e alcune eliche di ricambio.
Design e costruzione
Il GoolRC T47 vede un look squadrato e piuttosto comune ai prodotti di questa categoria. Sulla parte alta troviamo il tasto di accensione/spegnimento e il nome del prodotto. Le zone anteriori e posteriori vedono poi una serie di led di colori diversi per identificare la testa e la coda anche in ambienti bui o in cui la visibilità è compromessa.
Al di sotto, invece, troviamo i quattro bracci pieghevoli e la batteria estraibile per la ricarica.
Dimensioni e peso risultano piuttosto contenuti, il che porta vantaggi e svantaggi come vedremo dopo.
Telecomando
Il controller utile a governare in remoto il nostro drone vede forme piuttosto compatte, con linee che consentono di impugnare il dispositivo in modo ottimale.
La zona frontale vede la pulsantistica principale, con una levetta analogica affiancata da 4 tasti disposti a rombo. La parte alta vede poi un altro tasto collocato a mo’ di grilletto, mentre sul fianco è presente uno switch per l’accensione/spegnimento del controller.
Prestazioni e funzionamento
L’utilizzo del GoolRC T47, come solitamente avviene con i droni anche più semplici, inizialmente necessita di un po’ di pratica. Il libricino che troviamo in confezione, comunque, risulta abbastanza chiaro nella spiegazione dei comandi.
Controlli
Vediamo brevemente il funzionamento dei pulsanti presenti sul controller.
- Pressione levetta analogica: avvio eliche;
- Levetta analogica su/giù: salire/scendere di quota;
- Levetta analogica sinistra/destra: ruota;
- Pulsante su: modalità headless;
- Pulsante destra: Calibrazione (Pressione prolungata per 2 secondi);
- Pulsante giù: blocco di emergenza;
- Pulsante sinistra: Accensione/spegnimento luci;
- Grilletto: Controllo velocità eliche.
Prima di far volare il drone in modo più impegnativo e su lunghe distanze, è chiaramente consigliato memorizzare al meglio i comandi.
Applicazione
Oltre al controller, è possibile utilizzare il proprio smartphone per governare il drone e accedere alle sue funzionalità. Per farlo, per prima cosa scaricate l’applicazione per Android da qui, oppure quella per iOS da qui.
A questo punto è necessario collegare il vostro dispositivo alla rete WiFi generata dal drone. Dopo aver fatto ciò aprite l’applicazione e, se visualizzate le immagini riprese dalla fotocamera di quest’ultimo, allora il collegamento è avvenuto correttamente.
Prestazioni in volo
Sicuramente la portabilità trae vantaggio da dimensioni e peso contenuti e la leggerezza consente al dispositivo di alzarsi in volo più facilmente con minor dispendio di energia. D’altra parte, però, questo si traduce anche in una maggiore fragilità e una minore resistenza a vento e spostamenti d’aria.
Detto questo, dopo aver preso dimestichezza coi controlli, le modalità di volo appaiono piuttosto semplici e funzionali, col drone che risponde in modo preciso ai nostri comandi. Per consentire al drone di muoversi in aria, poi, nel caso in cui si utilizza il controller è necessario sfruttare i sensori di movimento di quest’ultimo. Inclinando il telecomando nella direzione da noi scelta, infatti, permetteremo al drone di muoversi proprio in quel verso.
La difficoltà principale che ho incontrato nell’utilizzo di questo drone è stata senza dubbio quella di comandare il drone a vista quando la testa non punta più nella nostra stessa direzione. In questo, però, devo ammettere che la headless mode ci viene incontro rendendo molto più agevoli i controlli.
Fotocamera
L’utilizzo della fotocamera l’ho trovato poco pratico, in quanto ha bisogno necessariamente della connessione a uno smartphone. Utilizzando l’applicazione, infatti, vedremo le immagini trasmesse in tempo reale dal sensore e, all’occorrenza, scattare foto e registrare video.
Considerando, però, come il segnale non sia molto potente, la registrazione dei video potrebbe interrompersi o risultare spezzettata. La risoluzione è di 720p, ma la qualità delle immagini è veramente molto bassa, così com’è basso il frame rate.
Prezzo e conclusioni
Considerando la fascia di prezzo nella quale si colloca il dispositivo, un utilizzo professionale di questo drone è chiaramente impossibile. La scarsa autonomia e la bassissima definizione del sensore fotografico, infatti, lo rendono un gadget simpatico ottimo per esercitarsi e per divertirsi un po’.
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L’articolo Recensione GoolRC T47 appare per la prima volta su ChimeraRevo – Il miglior volto della tecnologia.
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