Recensione Alienware 13 R3: notebook di un altro pianeta!
Tra i portatili da gaming presenti sul mercato moltissimi sono quelli che, pur di garantire prestazioni al top, presentano dimensioni che poco hanno a che fare col concetto di portatile.
Dell, però, sembra andare controtendenza con questo Alienware 13 R3, riuscendo a garantire prestazioni eccellenti in uno spazio ridotto e montando, tra le altre cose, un display fuori dagli schemi.
Design e assemblaggio
Realizzato con un mix di alluminio e materiali plastici, questo Alienware R3 è una macchina dal look davvero niente male. Nonostante la categoria gaming sia nota per essere piuttosto tamarra, il prodotto realizzato da Dell vede un design sobrio, squadrato e minimale. La scocca esterna è ricoperta totalmente in alluminio, con l’iconico simbolo dell’alieno sulla parte alta.
Sulla parte posteriore vediamo come il notebook sporge dall’angolo formato da schermo e tastiera, in quanto troviamo un modulo atto a dissipare ulteriormente il calore nelle sessioni di gioco più intense. Sollevandolo poi notiamo la griglia che nasconde, anche qui, il sistema di ventilazione che ho trovato decisamente efficiente anche se, chiaramente, non proprio silenzioso.
Sollevato il coperchio ci troviamo di fronte un pannello OLED da 13.3 pollici con margini piuttosto consistenti, con la scritta Alienware retroilluminata a seguire.
Tastiera e touchpad
Subito al di sotto di questo fantastico schermo troviamo, chiaramente, la superficie dedicata a tastiera e touchpad. Tutta questa zona, tasti compresi, è realizzata in materiali plastici ricoperti, però, da un rivestimento soffice al tatto che, seppur in maniera non molto evidente, tende a trattenere le impronte.
Il layout è quello americano, o almeno lo è nel sample da me ricevuto, ma essendo abituato a scrivere senza guardare i tasti non ho riscontrato praticamente alcun problema. I tasti risultano poi estremamente silenziosi, consentendo di scrivere anche magari in biblioteca o di notte nella vostra stanza senza far praticamente rumore.
I tasti del touchpad li ho trovati leggermente ballerini ma nulla di particolarmente fastidioso.
Portabilità
Quando si parla di notebook da gaming, spesso si sottolinea come questi ultimi tendano spesso ad andare contro la definizione stessa di “portatile”, considerando peso e dimensioni piuttosto importanti.
- Dimensioni: 330 x 269 x 24 mm;
- Peso: 2460 g.
Nel caso del nostro Alienware, invece, questo discorso di fatto non sussiste, in quanto il peso risulta decisamente contenuto e le dimensioni appaiono chiaramente compatte a discapito delle dimensioni del display.
Nel complesso posso dire di aver apprezzato il lavoro svolto nell’assemblaggio del prodotto e delle scelte stilistiche adoperate in fase di progettazione.
Hardware
Come ogni dispositivo Alienware che si rispetti, anche nel caso di questo R3 le specifiche tecniche sono di un certo livello.
- Processore: Intel Core i7-7700HQ Quad Core Kaby Lake;
- Scheda grafica: Nvidia GTX 1060 6 GB GDDR5 / Intel HD630;
- RAM: 16 GB DDR4 (8 GB x2) espandibile fino a 32 GB;
- Archiviazione: SSD Toshiba 256 GB;
- Display: 13.3 pollici QHD (2560×1440) OLED Touchscreen;
- Webcam: 720p con sensore a infrarossi per Tobi Eyetracking e Windows Hello
- Batteria: 76 Wh
- Alimentatore: 19.5 V – 9.23 A / 180 watt
La CPU Intel Kaby Lake fornisce prestazioni al top in qualsiasi situazione e l’accoppiata con i 16 GB di RAM consentono di sfruttare al meglio il multitasking, permettendo un utilizzo senza incertezze.
Il punto di forza di questo Alienware, considerando le specifiche, le dimensioni contenute e lo stile piuttosto sobrio è la possibilità di utilizzarlo praticamente in ogni situazione. Lo si può portare ovunque per scrivere e navigare e, all’occorrenza, giocare alla massima potenza collegandolo all’alimentatore.
Come si evince dagli stessi test benchmark, siamo forse un gradino al di sotto da quanto offerto dai PC da gaming compatibili col 4k e VR ready , ma considerando come monti una GTX 1060 e viste le dimensioni estremamente compatte è un compromesso del tutto giustificato.
Chiaro che, vista la compattezza, dissipare il calore sotto questi sforzi non è cosa facile. La zona della tastiera, infatti, può raggiungere anche i 50°, valore riscontrato però dopo qualche ora di gioco. La CPU poi tocca i 90° senza, però, incappare in particolari problemi. In questi casi interviene chiaramente il Thermal Throttling, che abbassa il carico di frequenza sulla cpu per raffreddarla rapidamente.
Connettività
I bordi di questo Alienware ospitano poi un gran numero di porte, che vanno dalle semplici USB alle uscite video.
- 1 jack di alimentazione/ingresso CC
- 1 porta Gigabit Ethernet RJ-45 Killer Network e2400
- 1 porta USB 3.0 Type-A SuperSpeed
- 1 porta USB 3.0 Type-A SuperSpeed con tecnologia PowerShare
- 1 porta USB 3.0 Type-C SuperSpeed
- 1 Porta Thunderbolt™ 3 (USB Type-C™ con supporto per USB SuperSpeed a 10 Gb/s, Thunderbolt a 40 Gb/s e DisplayPort)
- 1 porta per amplificatore di scheda grafica Alienware
- 1 uscita HDMI 2.0
- 1 uscita Mini-DisplayPort 1.2 (certificata)
- 1 porta di uscita audio da 1/8″ (compatibile con microfono/cuffie inline)
- 1 porta per cuffie 1/8″ (riassegnabile come ingresso audio analogico microfono/ingresso linea).
L’ulico appunto che sento di fare sul corposo numero di porte presenti è la presenza di 2 sole USb di tipo A che, in alcune circostanze, potrebbero starvi strette.
Display
Arriviamo però alla componente più interessante di questo prodotto. Il display OLED QHD Touchscreen. Il pannello in questione, infatti, risulta un enorme passo avanti rispetto ai soliti pannelli IPS. Personalmente, infatti, dopo 2 settimane in compagnia di questo schermo, ho fatto molta fatica a tornare al mio monitor tradizionale.
I colori risultano estremamente vividi, con neri profondissimi e bianchi puliti. La restante gamma cromatica poi viene visualizzata egragiamente e, in generale, fruire di contenuti in alta definizione su questo display, che siano questi giochi, video o foto, è una goduria per gli occhi.
In quanto OLED, poi, il consumo energetico di quest’ultimo dipenderà sostanzialmente da ciò che stiamo visualizzando. Con immagini scure l’impatto energetico sarà dunque inferiore rispetto a quanto avviene con immagini ricche di bianchi e di colori vivaci.
Retroilluminazione
Altra chicca di questo Alienware R3 è la vasta personalizzazione della retroilluminazione. Grazie al software dedicato AlienFX, infatti, è possibile gestire il comportamento dei led della tastiera, del tasto di accensione/spegnimento, del touchpad, della scritta Alienware e del logo posto sul retro.
Possiamo infatti gestire colori e sfumature di questi ultimi,intensità, quale zona illuminare e per quanto tempo e gestire separatamente ben 3 zone della tastiera.
Software e funzionalità
A bordo del nostro Alienware R3 troviamo chiaramente Windows 10, con alcuni software dell’azienda utili a sfruttare tutte le caratteristiche di questo notebook.
Tra questi troviamo, oltre ad AlienFX, Alienware Sound Center, ottimo tool per la gestione dell’audio, che vi segnalo essere ben supportato dagli altoparlanti estremamente puliti e potenti.
Alienware Command center, che racchiude AlienFX, e 2 sezioni che consentono di regolare risparmio energetico e modalità personalizzate a seconda del gioco scelto.
Altra chicca di questo prodotto è poi Tobii eye tracking funzionalità che sfruttano il sensore a infrarossi posto di fianco alla webcam per capire se stiamo utilizzando il notebook e risparmiare energia.
Per il resto troviamo chiaramente Windows 10 Home come sistema operativo, che forte delle specifiche viste in precedenza gira senza alcun problema e offre i ben noti servizi.
Gaming
Arriviamo al punto cruciale di questa recensione, che è poi quello per cui si decide di acquistare un dispositivo simile. Ho avuto modo di stressare a dovere questo Alienware, con sessioni di gioco anche di diverse ore testare al meglio il suo comportamento.
Personalmente ho provato titoli come Rocket League, in grado di girare con dettagli massimi a 100 fps con risoluzione QHD. Stesso discorso per Fortnite, che raggiunge senza problemi i 60 fps stabili. Con giochi più pesanti come The Witcher 3 e Assassin’s Creed Origins, invece, bisognerà rinunciare ai dettagli massimi per ottenre comunque un’esperienza fluida. In particolare, The Witcher 3 è in grado di girare a 30 fps stabili con tutti i dettagli massimi.
Batteria
L’autonomia è sempre la debolezza della maggior parte dei portatili appartenenti a questa categoria. I valori riscontrati con questo Alienware 13 R3 personalmente mi hanno soddisfatto sotto un uso fatto di navigazione e poco altro, ma chiaramente giocando o renderizzando non si può pretendere più di tanto.
- Navigazione Internet: 6 ore;
- Gaming/Rendering: Poco meno di un’ora;
- Streaming Netflix: 4 ore.
Prezzo e conclusioni
Portarsi a casa il prodotto in questione, considerando tutto quello che ha da offrire, richiede chiaramente uno sforzo non indifferente. Sul sito ufficiale è disponibile a 2.100€ circa in questa configurazione, che è un gradino al di sotto di quella top, mentre la più bassa arriva a 1.400€. Il modello con il doppio dello spazio di archiviazione arriva a 2.150€.
Visto il prezzo di vendita, è chiaro come ci troviamo di fronte a un prodotto premium sotto ogni punto di vista. Nel suo utilizzo le altissime prestazioni mi hanno si colpito in positivo, permettendomi di sfruttarlo in ogni situazione, ma la componente che più ho amato è senza alcun dubbio il display.
Fidatevi se vi dico che, dopo averlo provato, tornare al solito IPS LCD è un vero e proprio trauma.
L’articolo Recensione Alienware 13 R3: notebook di un altro pianeta! appare per la prima volta su ChimeraRevo – Il miglior volto della tecnologia.
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