La città di Monaco di Baviera saluta Linux e torna a Windows
By Matteo Gatti
Monaco di Baviera sancisce l’abbandono definitivo dell’open source in favore di Windows 10 e Microsoft Office.
Avevamo già parlato della situazione Monaco di Baviera-Linux in passato, facciamo un breve riepilogo. Alla fine del 2013, dopo ritardi e difficoltà, il Comune di Monaco di Baviera era riuscito ad adottare Linux su 14.000 PC usati dall’amministrazione, completando un piano di migrazione iniziato nel 2003.
Per l’occasione era stata adottata LiMux, una derivata di Ubuntu. Il nuovo sindaco Dieter Reiter nel 2014 espresse fin dall’elezione il proprio scontento verso il software libero, accusato di essere meno evoluto di quello di Microsoft. E’ seguita una fase interlocutoria e ora la decisione è stata presa. La città ha deciso di tornare sui propri passi.
La decisione, che pare abbia motivi più politici che tecnici, era nell’aria da tempo ma ora è ufficiale: Monaco di Baviera smantellerà l’intera infrastruttura basata su Linux e LibreOffice costruita negli ultimi dieci anni (e quindi anche lo sviluppo della distribuzione LiMux) e tornerà a Windows e Microsoft Office.
La città di Monaco saluta Linux e torna a Windows
A dare l’assenso per il ritorno a Microsoft è stato il comitato amministrativo. In realtà manca ancora l’approvazione del Consiglio comunale, fissata per il prossimo 23 novembre, ma si tratta soltanto di una formalità perchè i due partiti di maggioranza hanno già deciso.
“Ho la sensazione” – ha dichiarato Roth, leader del partito dei Verdi – “che il dipartimento IT non voglia farlo, ma debba perché i due partiti che hanno la maggioranza lo vogliono“.
I lavori preparatori per la transizione inizieranno nel 2018, e si prevede che tutto sarà concluso entro il 2020.
Sussitono alcuni problemi nel passaggio Linux-Windows. Quando Monaco decise di adottare Linux e LibreOffice, vennero scritte numerose macro, tra le 12’000 e le 20’000, per facilitare il lavoro dei dipendenti dell’amministrazione, e ora tutto quel codice dovrà essere convertito.
L’adozione di Linux era stata sostenuta con forza appena tre anni fa dal sindaco di allora, Dieter Reiter. Egli era onvinto che il passaggio al pinguino aveva permesso alla città di risparmiare circa 11 milioni di euro sulle licenze e sui costi di aggiornamento hardware. Tutto inutile.
Vi ricordiamo che seguirci è molto semplice: tramite la pagina Facebook ufficiale, tramite il nostro canale notizie Telegram e la nostra pagina Google Plus. Da oggi, poi, è possibile seguire il nostro canale ufficiale Telegram dedicato ad Offerte e Promo!
Qui potrete trovare le varie notizie da noi riportate sul blog. È possibile, inoltre, commentare, condividere e creare spunti di discussione inerenti l’argomento.
L’articolo La città di Monaco di Baviera saluta Linux e torna a Windows sembra essere il primo su Lffl.org.
Se vuoi sostenerci, puoi farlo acquistando qualsiasi cosa dai diversi link di affiliazione che abbiamo nel nostro sito o partendo da qui oppure alcune di queste distribuzioni GNU/Linux che sono disponibili sul nostro negozio online, quelle mancanti possono essere comunque richieste, e su cui trovi anche PC, NAS e il ns ServerOne. Se ti senti generoso, puoi anche donarmi solo 1€ o più se vuoi con PayPal e aiutarmi a continuare a pubblicare più contenuti come questo. Grazie!
Hai dubbi o problemi? Ti aiutiamo noi!
Se vuoi rimanere sempre aggiornato, iscriviti al nostro canale Telegram.Se vuoi ricevere supporto per qualsiasi dubbio o problema, iscriviti alla nostra community Facebook o gruppo Telegram.
Cosa ne pensi? Fateci sapere i vostri pensieri nei commenti qui sotto.
Ti piace quello che leggi? Per favore condividilo con gli altri.
3 risposte
[…] sempre piacere sapere di storie come questa, soprattutto dopo il fallimento di esperimenti simili condotti in altre parte d’Europa. Va bene, il 2020 non sarà l’anno del desktop Linux, però […]
[…] voi si è accesa una lampadina, non vi state sbagliando: abbiamo ampiamente coperto in passato la confusionaria storia di LiMux, la distribuzione pensata per agevolare la migrazione digitale della città di Monaco da Microsoft […]
[…] da tenere presente: ci sono già stati clamorosi dietrofront proprio in Germania, precisamente per la città di Monaco di Baviera (ma anche per la Bassa Sassonia), che era stata pioniera in questo genere di migrazioni, così […]