Signal: quando la privacy è tutto!
Presumibilmente è questa la premessa che si sono fatti gli sviluppatori di “Open Whisper System” quando hanno iniziato a sviluppare Signal. Ma perché gli utenti dovrebbero abbandonare le altre applicazioni in favore di questa?“Perché rischiare di perdere qualche messaggio importante a causa di troppe notifiche? E perché rischiare la propria privacy?”
Signal: l’app attenta alla privacy
Signal è stata pensata per mantenere la privacy delle nostre chat, e lo fa portandola ad livello superiore: la crittografia è basata su di una licenza open source, in modo che gli esperti del settore possano scovare eventuali falle e chiuderle rapidamente.
Ma la crittografia è anche completa: non solo i messaggi, ma anche le chiamate e le videochiamate sono protette, in modo da tenere la vostra vita privata a 360 gradi.
Le sue caratteristiche
Signal è molto simile a tutte le altre app di messaggistica, quindi è molto facile ed intuitivo iniziare ad usarla. Ritroviamo le funzionalità multi piattaforma (iOS, Android e desktop), possiamo fare chiamate, videochiamate, chat di gruppo e, se usiamo ancora gli SMS, potrà sostituire l’applicazione di default. Ma cosa ci può portare a preferirla a tutte le altre, allora?
A questo punto potremmo dire che Signal è identica a Whatsapp, ma in realtà non è così. Quest’ultima appartiene a Facebook e, nonostante la crittografia, sappiamo bene come Mark Zuckerberg sia attratto dai nostri dati privati…
Signal verso tutti
Gli sviluppatori ci tengono a precisare quanto il loro concetto di privacy differisca in maniera sostanziale dalle altre applicazioni:
- Facebook Messenger: a meno che non siate voi a ricordarvelo, le conversazioni non hanno crittografia. In più chiunque può contattarvi.
- iMessage: può sembrare un buon rimedio, ma è limitata dal fatto che solo l’ecosistema Apple lo può sfruttare. E se cambiate piattaforma, potete dire addio alle vostre chat.
Signal non sarà magari in grado di far breccia nel cuore di molti utenti, ma se siete alla ricerca di un’app che tiene veramente conto della vostra privacy, questa potrebbe venire incontro alle vostre esigenze..
La vera domanda, però, è: ha senso affidarsi totalmente a Signal, quando anche la ben più utilizzata Whatsapp ha introdotto da tempo la crittografia end-to-end che, dovrebbe, garantire la sicurezza delle informazioni? Fateci sapere il vostro parere nei commenti…
Se siete curiosi di provare l’app, vi lasciamo i link al download per Android e iOS.
L’articolo Signal: quando la privacy è tutto! appare per la prima volta su ChimeraRevo – Il miglior volto della tecnologia.
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