Recensione BlackBerry KeyOne: il qwerty-fonino ha fatto centro
Che l’accoppiata Android – BlackBerry abbia portato ottimi risultati in termini di rilancio del brand statunitense e di apertura ad una nuova fetta di mercato ci sembra fuori discussione, con buona pace degli estremisti del sistema operativo tradizionale, ma che addirittura il BlackBerry Keyone possa far vacillare le preferenze degli androidiani più incalliti….questo davvero non ce lo aspettavamo.
CONFEZIONE
Il packaging nero e ordinato nasconde una chicca ormai scomparsa anche nelle confezione di smartphone di alta fascia:
- BlackBerry Keyone
- graffetta per estrazione carrello SIM
- guida rapida all’avvio
- cavo USB Type C
- Alimentatore 5v a 2A con attacco “americano” (adattatore non incluso)
- Auricolari in-ear (sì, è questa la chicca)
DESIGN
BlackBerry da sempre costruisce smartphone non per tutti ed infatti l’aspetto di questo KeyOne è unico. Materiali premium: dal resistente alluminio della scocca che incornicia il device alla backcover nera in materiale gommato, piacevole al tatto e funzionale alla presa. Il mix del del nudo metallo col nero degli inserti dona un look fresco, elegante e di stile e sarà impossibile non amarlo. Certo il peso di 180g e lo spessore non sono clementi ma passano in secondo piano sia perché la tara è ben distribuita e sia per la forma stondata ai lati “handly friendly”.
Oltretutto l’assemblaggio è impeccabile: stringendolo in mano restituisce un senso di solidità e di compattezza unici.
L’anteriore ovviamente ospita la celebre tastiera qwerty fisica con poco al di sopra la classica triade di tasti soft-touch stile android ed il display da 4.5″ mentre svettano la fotocamera da 8 mp con capsula auricolare, LED notifica e sensori di prossimità. Sul lato destro sono presenti carrellino per nano SIM e microSD, bilanciere del volume e “Convenience Key”, un tasto associabile con l’apertura di app preferite, scorciatoie contatti od entrare direttamente in “scrittura mail”, insomma completamente personalizzabile.
Purtroppo nonostante l’utilità tenderemo inizialmente a confonderlo col tasto di accensione e spegnimento che invece è stato collocato sul lato sinistro. Lato inferiore con microfono, USB Type C e speaker e lato superiore con jack 3,5 per le cuffie e microfono per la riduzione del rumore.
Posteriore con l’ebìvidente camera da 16 MP sporgente, dual tone Flash Led e logo della “mora” impresso in metallo sulla backcover.
HARDWARE
Vi avvertiamo subito che gli amanti della scheda tecnica effetto “wow” potranno restare delusi leggendo alcune delle componenti hardware di questo dispositivo ma l’obiettivo di BlackBerry è quello di offrire ragionato, preciso nella scelta dei componenti e completo per il target di pubblico per cui è pensato, e questo Keyone lo è. Ecco i dettagli:
- processore Qualcomm Snapdragon 625 Octacore 2.0 GHz
- GPU Adreno 506-bit
- 3 GB di RAM
- 32 GB di memoria interna (espandibile via micro SD fino a 2 TB)
Se il “motore” del Keyone ha caratteristiche buone che gli fanno guadagnare una sufficienza, i voti salgono grazie alla parte telefonica, una delle migliori nei telefoni in circolazione, che va dall’eccezionale ricezione e stabilità del segnale ad un conversazione chiara e limpida sia in entrata che in uscita: tutto ciò grazie al microfono nitido e preciso e all’altrettanto lodevole capsula auricolare.
Parlando dell’audio in generale buono il volume in uscita ed anche la qualità del suono proveniente dallo spekear, in modalità ascolto musica riusciremo a carpire più basse rispetto agli standard della maggior parte dei telefoni in commercio.
Sulla stessa scia si inserisce la connettività: ottimo WiFi dual band, così come il GPS, reattivissimo, e i sensori di luminosità. Nessun problema col Bluetooth 4.2 ed inoltre sono presenti NFC e Radio FM.
Non manca all’appello il sensore d’impronte digitali incorporato in modo geniale sulla barra spaziatrice del tastierino fisico, il che lo rende comodo e funzionale, ed inoltre non sbaglia un colpo sbloccando il telefono repentinamente.
Approfondendo il discorso sulla tastiera qwerty fisica, al netto dell’eterna discussione promotori e detrattori, bisogna riconoscere che è stato fatto un ottimo lavoro in termini di integrazione col sistema grazie anche al sensitive touch che la ricopre interamente. Rispetto ai precedenti modelli la digitazione risulta meno spedita, questo perché il rivestimento lucido ed i rilievi dei singoli tasti meno accentuati rispetto al solito, ne sfavoriscono una facile differenziazione ma ovviamente nulla che un uso prolungato non possa superare. Inoltre le funzioni introdotte dal touch velocizzano enormemente il lavoro di scrittura tramite:
- swipe in alto in corrispondenza delle “parole suggerite” per inserirle direttamente nel testo;
- doppio tap per entrare in modalità trackpad e spostare in modo rapido e preciso il cursore nel testo per eventuali aggiunte o correzioni;
- swipe a sinistra per cancellare una parola nel testo.
Il sensitive touch ci consente anche la funzione di scroll in tutte le 4 direzioni, senza dunque toccare lo schermo, il che è realmente utile quando si scorre un testo durante la navigazione in internet od in generale per utilizzare un app, evitando così di avere la visuale del display coperta dal nostro dito o commettere interazioni involontari, ad esempio il classico “like per errore”.
Presenti le soliti funzioni via tastiera fisica quali: personalizzazione singolo tasto per scorciatoia app, sia con pressione breve che lunga, e ricerca nel dispositivo tramite digitazione.
DISPLAY
Sotto un Gorilla Glass 4, leggermente stondato ai lati, si protegge un display IPS LCD con risoluzione 1620 x 1080 e 433 PPI di densità da 4.5″. Le dimensioni potrebbero sembrare ridotte ma invece risultano giuste per proporzionalità della dimensione generale del device e per nulla limitanti in termini di visibilità. Ciò che risulta fastidioso è l’insolito rapporto 3:2 del pannello poichè “taglia” parti di immagini o video se visti in orizzontale.
A parte questo il display sorprende molto per qualità delle immagini: i colori sono riprodotti fedelmente e i neri profondi sbiadiscono di pochissimo anche se di taglio, aggiungiamoci poi un’ottima nitidezza e definizione che permettono di diminuire al massimo la grandezza dei caratteri, senza problemi di lettura.
Grande lavoro è stato fatto con il trattamento oleofobico, molto ben riuscito e per la brillantezza generale dello schermo che anche sotto i raggi pieni del sole riconsegna una buona visibilità all’utente.
FOTOCAMERA
Il sensore principale è un Sony IMX378 da 12 MP ed è una camera che dà soddisfazioni. Gli scatti diurni sono ricchi di luce, precisa la messa a fuoco, buona la cattura dei dettagli ma la peculiarità è sicuramente la fedeltà con cui vengono impressi i colori, davvero un punto forte. Lo zoom a 2x è molto ben gestito, sfoca invece sul 4x. Molto buono è l’HDR che incide il giusto nello scatto. Insomma se gli scatti con buona luce sono di qualità, quello che vi sorprenderà maggiormente è che le foto notturne vanno altrettanto bene.
Ovvio l’aumento del rumore è inevitabile ma è stato un vero piacere vedere con la qualità della foto non ne risentisse in modo eccessivo grazie ad una buona gestione delle tonalità scure e in particolare della luce, ben riprodotta.
Riguardo ai video il discorso è leggermente diverso in quanto non replicano lo standard qualitativo delle foto, in particolare quando le condizioni di luminosità non sono ottimali, la risoluzione ideale a cui girare è in risoluzione 1080 hd a 30 fps perché supportata dallo stabilizzatore digitale, andando oltre fino ai 4k a 30 fps si avranno video sgradevoli.
Presenti le modalità “Slowmotion” e “Time Lapse”.
Anche la fotocamera anteriore da 8 MP è sottotono rispetto a quella principale e soffre molto in nitidezza con poca luce, nulla di grave, molto bello l’ampio angolo panoramico di perimetrazione dei selfie, che rende lo spazio per l’autoscatto più “capiente”.
In definitiva il comparto fotografico del Keyone è di alto livello in particolare il sensore principale che fornisce bellissimi scatti, anche con poca luce, non foto da top di gamma ma poco al di sotto.
SOFTWARE
Il BlackBerry Keyone ospita il nuovo Android Nougat 7.1 in una versione molto “stock” sebbene condita da accortenze particolari finalizzate a due aspetti essenziali per questo smartphone: produttività e sicurezza.
Partiamo col dire il telefono è affidabilissimo in termini di prestazioni, lo Snapdragon 625 garantisce una buona fluidità d’utilizzo senza strafare in termini di velocità, soprattutto in apertura app. Presente qualche piccolo rallentamento ma sporadico ed anche il reparto gaming gira bene seppur con giochi pesanti, siamo consapevoli che accoppiare il termine “BlackBerry” a “giochi” potrebbe urtare la sensibilità dei puristi del brand ma ce ne assumiamo la responsabilità.
Carina la possibilità di impostare per determinate app un widget scorciatoia che si apre tramite swipe in alto/basso e segnalata da tre puntini al margine della icona dell’applicazione scelta.
In termini di produttività è impossibile non menzionare il fenomenale HUB: il filtro personalizzabile in grado di accentrare tutte le notifiche di app e le attività inerenti al nostro smartphone in un unico grande contenitore in modo ordinato e immediatamente accessibile.
Comoda anche la scheda a scomparsa trascinabile dal lato del display per monitorare promemoria, calendario, note, contatti e attività recenti di chiamata e messaggi.
Per quanto riguarda la sicurezza BlackBerry mette a disposizione il DTek, applicazione che permette un costante monitoraggio dello stato del telefono e del funzionamento generale del dispositivo, fornendo anche consigli per l’ottimizzazione.
Inoltre il Keyone garantisce sempre il primato per l’aggiornamento delle patch di sicurezza.
Meritovoli sono anche l’app Calendario e Note ben congegnate per essere perfettamente sincronizzate ad un sistema fluido e interconnesso di casa BlackBerry.
BATTERIA
Al giorno d’oggi non si può lavorare tanto se il tuo smartphone non dura tanto e il Keyone lo sa bene ed è per questo che monta una batteria a dir poco spaventosa: i 3505 mAH non solo vi basteranno per una giornata ma molto probabilmente vi avanzeranno, complici un processore economico in termini di energia e un display ridotto.
Per testare le capacità di durata della carica mi sono adeguato per quanto possibile ad un utilizzo in chiave “business”, ambito per cui il telefono è finalizzato, riducendo il minutaggio di gaming a favore di lettura/scrittura mail e navigazione, il tutto senza ovviamente tralasciare un costante utilizzo dei social e generalista accoppiato acirca un ora di GPS.
Il risultato è stato impressionante dato che al termine di una giornata medio-stress ho raggiunto il 46% di batteria residua circa alle 20:00 di sera con quasi 5 ore di schermo attivo. La parabola del consumo è scesa in modo graduale a testimoniare l’equilibrio generale del device.
PREZZO E CONCLUSIONI
Il Keyone obiettivamente non è un telefono per tutti in quanto, per acquistarlo, bisogna avere a cuore determinate specifiche care all’universo BlackBerry: qualità, sicurezza, produttività e durabilità. Solo credendo fermamente in questi valori è possibile giustificare un prezzo intorno ai 620 €, su Amazon, al netto di un comparto hardware non eccezionale.
A sua discolpa vi è da dire che la qualità delle singole componenti è indiscutibile accoppiato ad un software eccezionale, insomma comprarlo o meno è una questione di priorità e se il sistema BlackBerry vi affascina per funzionalità produttive lavorative e non questo è lo smartphone perfetto per voi.
L’articolo Recensione BlackBerry KeyOne: il qwerty-fonino ha fatto centro appare per la prima volta su ChimeraRevo – Il miglior volto della tecnologia.
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