Rimborso Amazon: le istruzioni da seguire
Ottenere un rimborso Amazon non è difficile ma bisogna esaminare bene la situazione nella quale ci si trova ed esaminare le differenze. Quando chiediamo il reso di un prodotto acquistato su Amazon dobbiamo fare attenzione: infatti non tutte le modalità di rimborso sono equivalenti!
Di seguito andremo ad esaminare proprio tutte queste situazioni. Tenete presente che l’articolo si riferisce solo ai prodotti venduti da Amazon e non da terzi rivenditori affiliati allo stesso. Per essi valgono le regole classiche di contatto preliminare e successivo accordo via email.
Il rimborso Amazon
Amazon prevede numerose varietà di rimborsi, che spaziano dall’acquisto errato, alla confezione rovinata sino al miglior prezzo disponibile. In alcuni casi è opportuno specificare con una motivazione obbligatoria il motivo per cui vogliamo il reso, ma non sempre il rimborso è uguale e noi di Chimerarevo vogliamo spiegarvi ogni differenza con una semplice divisione in categorie.
Naturalmente è questo il sistema attualmente in vigore nel sito di E-Commerce ma le categorie, come ogni modalità presente sotto, sono valide dal momento in cui è stato scritto questo articolo sino a quando la policy di Amazon non cambierà.
Procedura di reso
La procedura di reso è davvero semplice: è sufficiente entrare su Amazon con il proprio username e password. Cliccate su Il mio account e nel rettangolo Ordini vedrete il pulsante giallo I miei ordini. Ora cercate l’articolo di cui intendete compiere il reso e vedrete a fianco ad esso, sulla destra, varie opzioni: cliccate su Restituisci o sostituisci articoli.
Se lo avete nascosto, recatevi sempre su: Il mio account -> Visualizza ordini nascosti.
A questo punto vi troverete a compiere due scelte: Cambio o Rimborso. Scegliete Rimborso e Modalità di pagamento utilizzata e cliccate su Continua: vi comparirà l’interfaccia di conferma e potrete visualizzare il costo di trasporto per il rimborso Amazon.
Le categorie di rimborso
Possiamo suddividere i rimborsi Amazon in 15 categorie diverse:
- Acquistato per errore -> motivazione facoltativa = SI PAGA
- Miglior prezzo disponibile -> motivazione obbligatoria = SI PAGA
- Prestazioni o qualità non adeguate -> motivazione facoltativa = NON SI PAGA
- Incompatibile -> motivazione facoltativa = NON SI PAGA
- Articolo danneggiato -> motivazione obbligatoria = NON SI PAGA
- Articolo arrivato in ritardo -> motivazione facoltativa = NON SI PAGA
- Componenti o accessori mancanti -> motivazione obbligatoria = NON SI PAGA
- Articolo o confezione danneggiati -> motivazione obbligatoria = NON SI PAGA
- Ricevuto articolo errato -> motivazione obbligatoria = NON SI PAGA
- Articolo difettoso o non funzionante -> motivazione obbligatoria = NON SI PAGA
- Ricevuto articolo non ordinato (non è previsto il rimborso del bene) -> motivazione obbligatoria = NON È PREVISTO RIMBORSO
- Non più necessario -> motivazione facoltativa = SI PAGA
- Acquisto non autorizzato -> motivazione facoltativa = NON SI PAGA
- Prodotto/manuale non in italiano -> motivazione facoltativa = NON SI PAGA
- Descrizione non accurata -> motivazione facoltativa = NON SI PAGA
Queste categorie sono state analizzate per prodotti generici. Amazon distingue pezzi meccanici da abbigliamento, elettronica eccetera, quindi non troverete sempre queste categorie ma il trucco rimane il medesimo: provarle tutte fino a quando non sarà trovato il trasporto compreso.
In alcuni casi sarà obbligatorio specificare la motivazione del reso, mentre in altri rimarrà a discrezione dell’utente.
Casi particolari
Mi è capitato di ordinare un prodotto Amazon e chiederne il reso Amazon dopo averlo acquistato (era già stato spedito ed è arrivato a casa) ma sono stato rimborsato prontamente. In questo caso Amazon risolve subito la controversia applicando il reso, ma in teoria non è prevista la consegna.
Un altro caso particolare è quando si sceglie la categoria ricevuto articolo non ordinato: in questa circostanza non verrà effettuato il rimborso Amazon (per un oggetto che di fatto non abbiamo acquistato) ma ci verrà riconosciuto un ragguaglio per la spedizione.
E per gli articoli venduti da terzi?
Vale la classica regola del contatto. Amazon s’impegna a garantire un contatto immediato con la ditta affiliata in modo da ottenere una risposta nel più breve tempo possibile, ma in questo caso i rimborsi variano dalla ditta e dal tipo di spedizione.
Infatti può capitare di non poter restituire il bene se è stato comprato oltre una certa data o se proveniente da una località remota.
Etica
Ora che sapete questi accorgimenti cosa pensate di fare?
Sarete sempre onesti accettando talvolta di pagare il trasporto, perdendo quindi qualche euro, o qualunque sia la vera motivazione, sceglierete sempre una con il rimborso Amazon compreso?
Fatecelo sapere nei commenti!
L’articolo Rimborso Amazon: le istruzioni da seguire appare per la prima volta su ChimeraRevo – Il miglior volto della tecnologia.
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