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Come navigare anonimi in rete: guida completa

By Jessica Lambiase

La voglia di navigare anonimi in rete è sempre crescente; un po’ per privacy, un po’ per altri motivi, non tutti sono felici di sapere che c’è sempre qualche occhio a monitorare la nostra attività, sia per sicurezza o per monetizzare l’attività in rete. Sebbene questo tipo di sorveglianza non sia lesiva – nella maggior parte dei casi – per la segretezza della nostra identità (ad esempio, le società di analisi difficilmente associano a nomi e cognomi l’attività di rete, usando invece identificativi o etichette più generiche), più aumenta la consapevolezza di quanto succede dietro le quinte più il popolo di Internet si chiede come navigare anonimi in rete.

Di seguito tratteremo questo argomento, spiegando in modo più semplice possibile come fare ad ottenere questo risultato. Va però fatta una premessa: ciascuno dei metodi menzionati in basso può non essere sufficiente a navigare anonimi in rete; starà a noi combinarli per ottenere il miglior risultato possibile.

Nell’ultima sezione di questa guida scopriremo inoltre delle soluzioni belle e pronte per permetterci di navigare anonimi in rete in (quasi completa) sicurezza.

Inoltre, anche se ci avviciniamo tantissimo, non è possibile – e probabilmente non lo sarà mai – ottenere l’anonimato in rete al 100%: purtroppo una piccola probabilità che qualcosa sfugga al controllo (per via dei provider, del sistema o altro) esiste. Ma non allarmiamoci: navigare anonimi in rete al 100% no ma, con un po’ di pazienza e tanta pratica, al 98% si.

Come navigare anonimi in rete – DIY

DIY sta per “Do it Yourself”: in questa sezione vi daremo i consigli più utili per imparare come navigare anonimi in rete combinando diversi fattori dell’esperienza d’uso. Saremo noi a creare l’ambiente ideale per la navigazione anonima.

La modalità Do-Not-Track del browser

Anche se quasi tutte le sessioni in incognito la attivano automaticamente, usare la modalita do-not-track del browser ci permette di inviare delle richieste ai siti web che visitiamo per evitare di essere tracciati. Chiaramente queste richieste potranno essere accolte o meno, a discrezione del sito web.

Questo non è sufficiente per navigare anonimi in rete ma è uno step che comunque consiglio di fare. La modalità do-not-track dei browser (o anti-tracciamento) è in genere disponibile tra le impostazioni di sicurezza. In particolare, per:

  • Google Chrome: Impostazioni > Mostra impostazioni avanzate > “Invia una richiesta ‘non tenere traccia’;
  • Mozilla Firefox: Menu > Opzioni > Privacy > click su “Gestire le impostazioni relative a Do Not Track”;
  • Microsoft Edge: Menu > Impostazioni > Visualizza impostazioni avanzate > Invia richieste Do Not Track;
  • Internet Explorer: Strumenti > Opzioni Internet > scheda Avanzate > Invia richieste DNT ai siti visitati con Internet Explorer.

La navigazione in incognito del browser

La sessione privata (o navigazione in incognito) non è sicuramente sufficiente per navigare anonimi in rete ma è necessaria per non lasciare tracce sul computer o sul device da cui si naviga. Abbiamo già spiegato nel dettaglio la differenza tra la navigazione in incognito e la navigazione anonima in un nostro precedente articolo.

incognito mode r

E’ comunque buona norma avvalersene per navigare anonimi in rete, poiché alcuni browser disattivano in questa modalità tutti i plugin (che potrebbero rivelare informazioni) ed attivano in automatico la modalità Do Not Track. Inoltre la cronologia, i cookie, i dati dei siti e quant’altro non vengono salvati sul disco del dispositivo da cui si sta navigando e vengono dimenticati all’uscita dal browser.

Occhio ai login!

Se vogliamo navigare anonimi in rete l’ultima cosa che dobbiamo fare è entrare con le nostre credenziali in qualche servizio web. Si, perché alcuni siti (in modo perfettamente legale) tracciano la nostra attività web nel momento in cui effettuiamo il login. Se proprio ne abbiamo bisogno, utilizziamo un browser differente in modalità Incognito – in tal modo la sessione di navigazione anonima ed il login nel sito web non si incontreranno e scongiureremo eventuali tracciature.

Attenzione ai plugin sociali

I classici “plugin sociali” – come il Like di Facebook, il +1 di Plus, il Tweet di Twitter e via discorrendo – presenti su quasi ogni pagina web del mondo sono una fonte di informazioni per le società di analisi, marketing e pubblicità. Anche se non siamo loggati o non clicchiamo su “Mi piace” o simili, il nostro profilo tracciato terrà conto della visita a quel sito o a quella pagina, memorizzando informazioni come:

  • la pagina da cui provenivamo;
  • il tempo in cui siamo rimasti sul sito;
  • cosa abbiamo fatto sul sito;
  • l’eventuale pagina su cui ci siamo recati dopo la visita al sito…

…e via discorrendo. Stesso discorso vale per i codici di analisi, per i cookie traccianti e via discorrendo. In altre parole, in qualsiasi pagina sia presente la famigerata cookie law è probabile che tali meccanismi siano attivi.

Nonostante il tutto sia nell anorma, meccanismi simili vanno contro la possibilità di navigare anonimi in rete. Per stroncarli sul nascere possiamo usare un’estensione come Ghostery, in grado di bloccare l’attività di plugin sociali, script traccianti, codici invisibili e quant’altro.

LINK | Ghostery

Ghostery da sola non ci garantisce la possibilità di navigare anonimi in rete ma vi contribuisce in maniera sostanziale. Ghostery è l’unica estensione che dovrebbe essere attivata nella modalità incognito del browser.

Ghostery è inoltre integrato in un browser per Android.

VPN e proxy

A questo punto abbiamo attivato il DNT, la modalità incognito, deciso di non effettuare accessi e scaricato ed installato Ghostery; ci manca un metodo che possa impedire ai siti web che visitiamo di comprendere da dove veniamo e soprattutto il nostro indirizzo IP reale, un po’ come si fa quando si vuole navigare su siti bloccati.

Due nomi, due metodi che possono metterci al sicuro in questo senso: proxy e VPN. Il primo consiste in un “server” in cui rimbalza tutta la nostra attività web e che “sfocia in rete” al posto del nostro indirizzo IP; il secondo invece permette di incanalare l’intera attività di rete (dunque non soltanto il traffico web) verso un server, che si occuperà di scambiare dati con l’esterno al posto nostro.

Ai fini della navigazione sono entrambe soluzioni efficienti ma, per scenari un po’ più ampi, è sempre consigliabile utilizzare una VPN (o TOR, come scopriremo in seguito).

Morale della favola: aggiungere un proxy/VPN a quanto visto sino ad ora è fondamentale e, in questo modo e con tutti gli accorgimenti del caso, potremo finalmente navigare anonimi in rete.

Non sappiamo impostare un proxy o non conosciamo nessun servizio VPN? Tranquilli: abbiamo guide anche per questo!

Le soluzioni belle e pronte

In questa sezione scopriremo delle soluzioni che la comunità ha messo a disposizione per offrirci un ambiente di navigazione anonima bello e pronto.

TOR Browser

Anche se la rete TOR può anche essere utilizzata in modo indipendente dal browser, ai fini di questa guida riteniamo di dover segnalare soltanto l’aspetto TOR collegato al browser.

TheOnionRouter, in pratica, è una rete a cipolla (come il nome stesso lascia intendere) che fa passare i dati provenienti dal nostro dispositivo attraverso una serie di router completamente casuali ubicati nel mondo, prima di sfociare in rete tramite uno di essi (detto “exit node”). In tal modo non soltanto è complicatissimo comprendere la posizione reale da cui navighiamo, ma è anche estremamente difficile – quasi impossibile – risalire al nostro indirizzo IP.

Per navigare anonimi in rete, il modo più pratico di usare TOR da PC è quello di scaricare l’intero pacchetto TOR Browser; questo permette di navigare anonimi in rete utilizzando un browser già configurato per l’accesso a TOR e con tutte le accortezze di cui vi abbiamo parlato nella precedente sezione.

La rete TOR può essere utilizzata anche su Android: ovviamente abbiamo per voi una guida in merito!

Distribuzioni live di Linux

Se la soluzione del solo browser bello e pronto ancora non ci basta, possiamo affidarci ad un intero sistema operativo configurato per farci navigare anonimi in rete. Tra i tanti disponibili abbiamo scelto i due che raggiungono il compromesso tra praticità e flessibilità.

TAILS

Si scrive TAILS, si legge The Amnestic Incognito Live System” ed è una distribuzione live di Linux; di conseguenza essa può essere usata direttamente da pendrive o CD senza installazione e “dimentica” tutti i dati scritti durante la sessione dopo averla chiusa. TAILS non tocca in alcun modo il disco del PC da cui la si esegue.

Come navigare anonimi in rete - TAILS

Basata su Debian, TAILS è una distribuzione che smista tutto il traffico di rete (non solo del browser) attraverso la rete TOR ed impedisce a priori le connessioni dirette in entrata. TAILS ci permette di navigare anonimi in rete con Iceweasel, un browser di Mozilla – fork di Firefox – che va incontro alle caratteristiche richieste da GNU, già configurato per l’accesso a TOR e per l’anti-tracciamento e l’anonimato. TAILS offre inoltre pieno supporto a OpenPGP (per la cifratura) e per la messaggistica criptata (tramite Pidgin + OTR).

LINK | TAILS Linux

Qubes

Qubes è una soluzione Linux un po’ più ostica da usare rispetto a TAILS, ma sicuramente più adatta all’uso quotidiano; essa ci permette di affiancare due diversi ambienti di navigazione: uno per le operazioni ordinarie, l’altro per navigare anonimi.

qubes-os

L’ambiente per navigare anonimi in rete viene offerto all’utente all’interno di una sorta di “sistema virtuale”, così da permettere la navigazione ordinaria e quella anonima in parallelo senza il rischio che le due si incontrino e che possano esservi problemi di sicurezza.

Una genialata che però ha il suo “prezzo”: Qubes non è esattamente semplice da usare e bisogna smanettarci un bel po’ prima di ottenere qualcosa di comodo!

LINK | Qubes OS

L’articolo Come navigare anonimi in rete: guida completa appare per la prima volta su ChimeraRevo – Il miglior volto della tecnologia.

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