Cellulare bagnato o caduto in acqua: cosa fare

By Giuseppe F. Testa

Ritrovarsi con il cellulare bagnato è sempre un dramma.

Uno dei nemici peggiori di qualsiasi dispositivo elettronico è senza ombra di dubbio l’acqua. Qualsiasi cosa fatta da circuiti elettrici se messo (per sbaglio o sbadataggine) dentro l’acqua o anche soltanto se si bagna con qualche gocca può improvvisamente smettere di funzionare e danneggiarsi in maniera definitiva con poche speranze di poterlo riparare.

Un telefonino cellulare che cade in una pozza d’acqua, nella vasca da bagno, nel lavandino, nel WC, nel mare o anche sotto una pioggia battente rischia davvero di uscirne irreparabilmente danneggiato e lo stesso vale anche per i computer portatili, i tablet e altri dispositivi elettronici.

L’uscita dei modelli “waterproof” permette resistere un po’ di tempo sotto l’acqua, ma è meglio non esagerare: IP67 non è sinonimo di subaqueo!

In alcuni casi però il nostro dispositivo ormai bagnato può essere salvato, specie se agiamo velocemente e con metodo: in questo articolo scopriremo come recuperare un cellulare bagnato o caduto in acqua.

Cellulare bagnato o caduto in acqua: cosa fare

Nota: i seguenti consigli valgono anche per notebook e tablet.

Contro l’acqua è importante agire in fretta perché come sappiamo bene l’acqua è nemica dei circuiti elettrici. Lasciare acceso un telefono, un tablet (o altri dispositivi elettronici) se bagnati è una pessima idea.

Spegnere tutto

La prima cosa da fare con un cellulare bagnato o caduto nell’acqua, un tablet o altro, è quindi spegnerlo immediatamente, senza perdere tempo per vedere se funziona ancora o no.

Purtroppo non tutti gli smartphone permettono di rimuovere la batteria, ma se è possibile conviene senza nemmeno spegnerlo togliere subito la batteria e lasciare aperto il cellulare bagnato per poterlo asciugare da ogni goccia visibile.

Usare un panno o un tovagliolo, carta velina o carta da cucina, su tutto il bordo dello schermo, sullo schermo stesso, attorno a tutti i fori ed ovunque sulla parte esterna per asciugare la superficie del dispositivo.

Smontare tutte le parti rimovibili

Trovate una superficie piana e asciutta e smontate il cellulare bagnato (o qualsiasi altro dispositivo) rimuovendo cover posteriore (se possibile), batterie (se possibile), carta SIM, scheda SD o cicroSD (ovviamente dove presente) e qualsiasi tipo di connessione (rimuovete auricolari e cavi eventualmente connessi).

In questo modo si possono asciugare separatamente le varie parti del cellulare bagnato evitando, per quanto possibile, che l’acqua penetri ancora di più verso l’interno.

AVVERTENZA: se il cellulare bagnato era collegato alla rete elettrica perché sotto carica, conviene non toccare nulla e correre a spegnere l’interruttore generale della corrente elettrica ancor prima di tirarlo fuori dall’acqua, possibilmente armati di guanti di silicone, pinze di plastica o aggeggi di legno. L’umidità sulla scocca può benissimo trasmettere la corrente elettrica al nostro corpo, folgorandoci.

Iniziare ad asciugare a mano

Per asciugare gli slot vuoti del cellulare bagnato, come quello della scheda SD, e l’acqua in eccesso si può usare della carta velina così da assorbire tutta l’acqua. Potete anche mettere il cellulare a testa in giù o meglio “sventolarlo” per muovere l’aria e far asciugare ancora più velocemente.

Ovviamente bisogna asciugare lo smartphone o il tablet anche al suo interno per cercare di togliere ogni traccia di umido al più presto. I circuiti elettronici, i processori, i pulsanti sono tutte componenti in cui l’acqua può provocare seri danni.

Asciugare con un asciugacapelli

Una volta che il cellulare bagnato è spento, con tutte le componenti rimovibili rimosse e dopo aver asciugato a mano fin dove possibile si può tentare un recupero del cellulare asciugando i circuiti interni ed il processore. Per farlo si può usare un asciugacapelli classico che genera aria calda.

Tenete la ventola dell’asciugacapelli al livello minimo (ventola 1 o simili) e abbastanza lontano dal dispositivo da asciugare ed utilizzare l’aria calda (al minimo della potenza, di solito indicato con 1 romano o simili) concentrandosi nella zona della batteria del cellulare bagnato e dentro le fessure della scheda SIM e SD in modo che l’aria arrivi all’interno.

Fare attenzione però a non scaldare troppo il device per evitare di danneggiare l’interfaccia touch-screen e/o deformare le plastiche per il troppo calore. Continuare l’asciugatura per circa 30 minuti, alla fine del processo provare a collegare solo la batteria per riaccenderlo.

Situazione disperata: rimedio semplice, il riso

Nemmeno l’asciugacapelli ha risolto e resuscitato il nostro cellulare bagnato? Dobbiamo provare qualche metodo estremo.

Una soluzione spesso suggerita sui social è quella di mettere il device dentro una ciotola di riso crudo: il riso assorbe umidità in maniera naturale, può facilitare l’asciugatura delle componenti più inaccessibili visto che l’acqua verrà attratta verso il riso (una leggenda metropolitana vuole che venga un cinese attratto dal riso a riparare il dispositivo, nel dubbio chiudete bene la porta di casa e le finestre!).

Mettete quindi il cellulare bagnato in una ciotola di riso assicurandovi che sia coperto ad ogni angolo e lasciatelo per una notte intera, per dare il tempo al riso di assorbire tutta l’acqua.

A dispetto delle apparenze è uno dei metodi più efficaci, specie per assorbire acqua salata (tipo quella del mare).

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Situazione disperata, prima di buttarlo: rimedio estremo, il forno

NOTA BENE: non vi assicuriamo che il cellulare bagnato ritorni a funzionare. Con l’asciugatura al forno potreste fare peggio e renderlo inaccessibile, irrecuperabile eccetera, o peggio ancora distruggere il forno. Se seguite queste istruzioni è a vostra completa responsabilità, come tentativo ultimo di recupero.

PERICOLO: non inserire il cellulare nel forno se la batteria non è removibile, rischiate un’esplosione! Niente batteria nel forno, solo il cellulare.

Tra i metodi per asciugare un dispositivo elettronico se viene bagnato con l’acqua c’è anche il forno elettrico.

Mettete il cellulare bagnato o il tablet (o qualsiasi altro dispositivo) dentro una teglia da forno ed accendete il forno al minimo (basta anche solo la piastra superiore, non per forza ventilato o a doppia piastra) con temperatura di 40 gradi, non di più.

Attenzione a non attivare il grill: l’arrosto di cellulare non è commestibile e rimuovere la plastica sciolta è quasi impossibile dalla teglia o dalle pareti! Lasciatelo in forno per almeno 2 ore fino a che non si asciuga.

Conclusioni

Tutte queste soluzioni possono funzionare in alcuni casi a seconda della gravità della situazione, ma senza alcuna garanzia: anche con i rimedi più estremi non c’è certezza di recuperare il proprio cellulare bagnato, tablet o notebook caduto in acqua.

Meglio adottare delle cover impermeabili quando siamo al mare ed facciamo maggiore attenzione alle cadute improvvise: anche se abbiamo un dispositivo certificato IP67 non c’è garanzia di funzionamento per le immersioni superiori a 3 minuti.

Nel dubbio lasciamo sempre all’asciutto e ben protetti i nostri dispositivi, meglio prevenire che curare.

L’articolo Cellulare bagnato o caduto in acqua: cosa fare appare per la prima volta su Chimera Revo – News, guide e recensioni sul Mondo della tecnologia.

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