Yahoo!: email a disposizione di FBI e NSA senza consenso degli utenti
Yahoo! è stata un’azienda che ha fatto la storia di Internet, quando collegarsi alla Rete era ancora per “pochi” eletti. In realtà l’ex gigante contribuisce anche alla storia recente, ma con un’accezione piuttosto negativa.
Non è ancora rientrato il polverone causato dai 500 milioni di account violati nel 2014 e dall’accusa di aver nascosto alle vittime l’attacco per ben 2 anni prima di essere “costretta” a farlo, che un’altra bufera mediatica si riversa sull’azienda che (forse) diventerà di proprietà di Verizon.
Secondo alcune rivelazioni di Reuters, nate da soffiate ricevute da due ex dipendenti e da una persona informata sui fatti, Yahoo! avrebbe elaborato e messo in azione un software in grado di scansionare le email degli utenti, in particolare la posta in arrivo, per cercare informazioni su ordine dei servizi segreti del Governo Statunitense.
Una strategia che va contro corrente rispetto alle pratiche che le major informatiche applicano all’indomani delle rivelazioni di Edward Snowden; basti pensare che Apple ha negato la possibilità di accedere ad un iPhone nel caso di San Bernardino e che i maggiori provider fanno in modo di non poter collaborare con i Servizi Segreti neppur volendo.
La decisione di rispondere positivamente alle richieste del Governo, secondo il report, avrebbe portato alle dimissioni del capo della sicurezza Alex Stamos, oggi impiegato in Facebook. Lo scanner di Yahoo! avrebbe avuto effetto sui messaggi in arrivo, mentre l’azienda non avrebbe permesso (o potuto permettere?) alle Intelligence di accedere ad email già presenti sui server o a scansionare alcuni account in tempo reale.
Edward Snowden, dal canto suo, ha consigliato a tutti di chiudere i propri account Yahoo!.
Una batosta per Yahoo! provocata – più che dalla scansione in sé – dal fatto di aver ancora una volta tenuto all’oscuro i propri utenti riguardo tali pratiche – complici anche i fatti recenti menzionati poc’anzi. Dal canto suo, Yahoo! ha dichiarato di essere “una compagnia rispettosa della legge e degli Stati Uniti”), legge secondo la quale è doveroso acconsentire alle richieste delle agenzie governative seguendo uno stretto protocollo di segretezza.
Che sia stata una mossa etica o meno, la bufera danneggia ancor più l’immagine di Yahoo! agli occhi degli utenti e potrebbe avere ulteriori conseguenze – un crollo del prezzo o addirittura il fallimento dell’accordo – sull’acquisizione da parte di Verizon.
L’articolo Yahoo!: email a disposizione di FBI e NSA senza consenso degli utenti appare per la prima volta su Chimera Revo – News, guide e recensioni sul Mondo della tecnologia.
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