Recensione Samsung Galaxy S7 edge: si può fare di meglio?

By Luca Zaninello

Samsung Galaxy S7 edge

Titolo volutamente provocatorio. In questa recensione, oltre a darvi la mia impressione personale e i vari dati oggettivi sul nuovo top di gamma della casa coreana, ho deciso di analizzare le varie scelte fatte da Samsung cercando di capire se effettivamente qualcuno è stato in grado di fare di meglio.

Non ve lo nasconderò, io ho deciso di acquistare un Samsung Galaxy S7 edge dopo l’ottima esperienza avuta con il modello dell’anno precedente e perché [SPOILER] ritengo sia il miglior telefono sul mercato al momento della stesura di questa recensione. Volete sapere cosa mi ha portato a questa conclusione? Beh…buona lettura!

Confezione

Il Samsung Galaxy S7 edge viene venduto in un package molto semplice ma allo stesso tempo abbastanza elegante. Guardando i colori della scatola e le scritte metallizzate ho avuto un piccolo momento di dejavù ricordando la confezione del primo Galaxy S, il modello GT-I9000 (il mio primo smartphone Android).

La confezione si apre sul lato destro e in primo piano troviamo immediatamente il nostro nuovo gioiello (visto il prezzo direi che il nome che ho scelto è più che azzeccato N.d.R). Rimosso lo smartphone, di cui parleremo più tardi, e il piano su cui è adagiato troviamo una scatola in cartone nero con all’interno i manuali, la garanzia e la graffetta per l’estrazione del carrellino della SIM.


Samsung Galaxy S7 edge

Nel vano più profondo della confezione abbiamo, invece, tutti gli accessori. Un caricabatterie da parete Samsung con doppio output (5V/2A oppure 9V/1,67A per la ricarica rapida), un cavo USB-microUSB classico e una scatolina nera in plastica con all’interno le solite cuffie samsung in-ear già viste con S6.

Una menzione particolare va a un piccolo accessorio bianco “misterioso” che troviamo in aggiunta all’interno di questo package a cui davvero non manca nulla. Si tratta di un adattatore microUSB maschio – USB femmina che ci permetterà di collegare il nostro vecchio smartphone al Samsung Galaxy S7 edge per il passaggio dei dati principali come rubrica e messaggi. Possiamo utilizzarlo in seguito anche come adattatore per chiavette e altri dispositivi di archiviazione esterna.

Samsung Galaxy S7 edge
Samsung Galaxy S7 edge
Samsung Galaxy S7 edge
Samsung Galaxy S7 edge

Design ed Ergonomia

Samsung non ha mai smesso di migliorare e rifinire il suo design. Con il Samsung Galaxy S7 non ha voluto stravolgere tutto il lavoro fatto con il Galaxy S6 ma semplicemente perfezionarlo.

Troviamo ancora, infatti, una cornice di metallo satinato leggermente stondata che va ad assottigliarsi in prossimità dei lati dove troviamo il display edge. Su questa cornice è visibile a destra il tasto accensione mentre a sinistra i tasti per il controllo del volume. La cornice tondeggiante crea un senso di continuità con i due pannelli di vetro che racchiudono l’hardware di questo dispositivo, anch’essi smussati e leggermente stondati in prossimità della cornice. A differenza del modello passato il vetro anteriore ha una leggera smussatura anche nella parte alta e nella parte bassa dello smartphone. Il vetro posteriore ha anch’esso una stondatura lungo tutto il perimetro ma decisamente meno evidente rispetto al pannello anteriore.

Samsung Galaxy S7 edge
Samsung Galaxy S7 edge
Samsung Galaxy S7 edge
Samsung Galaxy S7 edge
Samsung Galaxy S7 edge
Samsung Galaxy S7 edge

Tutte queste curve messe al posto giusto aiutano non poco la maneggevolezza del device, anche se rimane comunque uno dei dispositivi più scivolosi sul mercato. Il vetro nel posteriore è decisamente bello ma più volte mi è capitato di sentire lo smartphone scivolare dalla mano e, sinceramente, un telefono così costoso non dovrebbe avere certe tendenze “suicide”.

La cornice sottile e il display edge donano al Samsung Galaxy S7 Edge un tocco di eleganza unica ma hanno anche un rovescio della medaglia. Spesso e volentieri andremo a toccare il display con il palmo creando tocchi indesiderati che non ci faciliteranno l’utilizzo ad una mano. L’aumento di dimensione rispetto al modello passato proprio non riesco a digerirlo, questo tipo di problema con il palmo non mi si era mai presentato su Galaxy S6 Edge essendo il dispositivo decisamente più piccolo e più facile da maneggiare ad una mano. Capisco comunque che Samsung ha venduto uno sproposito di S6 edge+ quindi ha deciso di creare un modello unico a metà tra le due soluzioni edge presentate lo scorso anno.

Samsung Galaxy S7 edge
Samsung Galaxy S7 edge
Samsung Galaxy S7 edge
Samsung Galaxy S7 edge
Samsung Galaxy S7 edge
Samsung Galaxy S7 edge

Samsung Galaxy S7 edge misura comunque “solo” 150.9mm x 72.6mm garantendosi un posto tra i device top di gamma dalle dimensioni più umane e contenute (anche se comunque preferisco la versione flat come maneggevolezza ed uso ad una mano N.d.R.). Nonostante lo spessore sia di soli 7.7mm il device risulta comunque solido e nonostante tutto Samsung è riuscita ad inserire una batteria decisamente performante ed a ridurre la sporgenza della fotocamera.

Il corpo, anche se abbastanza compatto, ha un peso non indifferente di 157g che alla lunga si fa sentire ma che non pregiudica la maneggevolezza del device. La sensazione di premium che si ha maneggiando questo smartphone è raggiunta da pochi altri dispositivi sul mercato.

In tasca trova tranquillamente il suo posto e non capita quasi mai di sentire il dispositivo “spingere” in seguito ai nostri movimenti.

Hardware

Questo Samsung Galaxy S7 edge è solo bello? Decisamente no. L’hardware di questo smartphone è il top disponibile sul mercato (piccolo dettaglio a parte di cui parlerò più avanti) e su questo non si può discutere.

Il cuore di questo smartphone è un SoC Samsung Exynos 8890 8-core 64 bit composto da un cluster 4-core Samsung Mongoose clockato a 2,3GHz e da altri 4 core Cortex-A53 con una frequenza massima di 1,6GHz. Il SoC è affiancato da 4GB di RAM LPDDR4 e da una GPU Mali-T880 MP12.

Curiosità: il dispositivo viene tenuto abbastanza basso di temperature (decisamente più basso del modello dell’anno scorso) da un sistema di dissipazione composto da una heatpipe di rame al cui interno scorre del liquido che trasferisce parte del calore sviluppato dal SoC alla cornice metallica.

Queste ovviamente sono le caratteristiche della versione del device in commercio in europa. In altre parti del mondo troviamo un SoC diverso ma non sta a me parlarne non avendo avuto modo di provarlo in maniera accurata.

S7 edge hardware 1
S7 edge hardware 3
S7 edge hardware 2

Inutile sottolineare come tutta questa potenza, una RAM più che spaziosa e un sistema di raffreddamento ben congeniato riescano a garantire a questo device una velocità senza pari. Non si sente il bisogno di riavviarlo nemmeno dopo settimane di system uptime causa rallentamenti indesiderati e incontrollabili (cosa che capitava ogni fine giornata con S6 edge). Multitasking istantaneo e gestione della ram ottima anche grazie ai miglioramenti fatti al software di cui parlerò in seguito.

La qualità del display è ormai una certezza sui dispositivi di fascia alta Samsung. Su questo modello troviamo un pannello 5,5″ QuadHD (2560 x 1440 pixel) super AMOLED leggermente curvo su entrambi i lati e ricoperto da Gorilla Glass 4. Con una densità di pixel di 534ppi permette a ogni singolo dettaglio mostrato a display di risultare perfetto e l’alta risoluzione permette di avere un’esperienza godibile anche con i visori di realtà virtuale su cui samsung ha davvero puntato tanto quest’anno.

S7 edge Gear VR 3
S7 edge Gear VR 1
S7 edge Gear VR 2

Subito sotto al display abbiamo i tre tasti ormai tradizione sui device Samsung. Il tasto soft touch “recenti” a sinistra, il tasto sempre soft touch “back” a destra (giusto per continuare anche la tradizione di fare gli anarchici N.d.R.) mentre al centro troviamo il famoso tasto home fisico con lettore di impronte digitali. Il lettore di impronte è abbastanza veloce e preciso anche se ho notato un calo di prestazioni con il passare del tempo forse causa delle app installate da me sul device. Non essendo il tasto molto largo e spazioso, capita spesso di toccare il display con la punta del dito mentre utilizziamo lo sblocco con l’impronta con conseguente risultato di una lettura fallita del dito da noi appoggiatoci sopra.

Gradito il ritorno della certificazione IP68 (che rende lo smartphone impermeabile) e dello slot di espansione della memoria tramite SD card fino a 200GB entrambi mancanti su Galaxy S6/S6 edge. Samsung ha anche deciso di non introdurre ancora una porta di ricarica e trasferimento dati USB type-C ma di rimanere con la tradizionale MicroUSB cosa che a primo impatto durante la presentazione mi è parsa molto strana. Ragionandoci a mente fredda ho poi capito che tutta la linea di accessori che la casa coreana ha a disposizione sarebbe stata da rifare da capo con l’introduzione del nuovo standard. Compreso il Gear VR su cui l’azienda ha puntato davvero molto. Nessuno avrebbe comprato un ipotetico Gear VR 2 la cui unica differenza era la USB type-C per funzionare con il Samsung Galaxy S7 edge avendo già S6 e il precedente Gear VR.

Viene a mancare, invece, il led IR per il controllo di TV e altri apparecchi abbandonato e non incluso.

Software

Prendete un po di Android 6.0, conditelo con la UI più odiata dagli utenti chiamata Touchwiz, ottimizzate a dovere ed ecco cosa si ottiene: del software che funziona, funziona davvero bene, è abbastanza gradevole alla vista ed ha tutte le funzioni che un qualsiasi utente può desiderare.

Parliamoci chiaro ed andiamo dritti al punto. La Touchwiz è migliorata e molto anche, non è più la vecchia UI pesante, esagerata e per niente invidiabile. Samsung già con S6 ha raggiunto una maturità del software notevole e le giornate passate ad utilizzare questo smartphone me l’hanno confermato. Complice anche l’ottimizzazione software fatta da Google su Marshmallow tutto su questo smartphone risulta veloce ed immediato.

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La UI si è adattata davvero bene all’ormai famoso material design di Google e tutto risulta ben organizzato. Non ho ancora trovato qualcosa di questo software che mi dia davvero fastidio da poter riportare in questa recensione. Le funzioni aggiuntive di Samsung come le funzionalità edge possono piacere o no ma funzionano. Nel caso proprio ci desse fastidio qualche opzione extra come S Health, S Voice oppure le funzionalità multiwindow possiamo sempre disattivarla.

Al contrario non sono disattivabili alcune applicazioni di sistema di Samsung e per chi come me è abituato ad utilizzare app di terze parti come il calendario Google al posto di quello stock, Chrome al posto del Browser Samsung oppure Google photo al posto della Galleria si ritroverà pieno di doppioni invadenti. C’è da dire che queste app Samsung sono comunque molto ben fatte e perfettamente utilizzabili, è solo questione di abitudini e scelte.

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Completamente sparito il problema di gestione della RAM che affliggeva S6 con Lollipop (problema che è stato risolto anche su S6 con Marshmallow ma tutti continuano ad incolpare Samsung e la Touchwiz, non Google e Lollipop ma non sono qui per aprire inutile flame N.d.R.).

La funzione always-on display che permette di avere sempre a disposizione ora, data ed alcune notifiche è diventata con il tempo irrinunciabile. Mi trovo davvero a disagio ad utilizzare gli smartphone che non hanno questa funzione dopo solo un mese di utilizzo e mi sento di aggiungere questa novità alla lista delle cose per cui dovreste assolutamente acquistare S7 o S7 edge. Della serie: si vive bene anche senza ma una volta abituati non è facile tornare indietro.

Multimedia

L’ampio display super-risoluto è sicuramente al centro dell’esperienza multimediale di Samsung Galaxy S7 edge. Foto e video vengono riprodotti in maniera fedele e con colori abbastanza accurati. Mi è capitato solo in qualche occasione di notare colori troppo saturi che sono andati a “snaturare” il contenuto mostrato.

Durante la riproduzione dei video capita a volte di notare dei fastidiosi riflessi nella parte stondata del display ma è una cosa a cui ci si fa l’abitudine. Difficile abituarsi, invece, a come lo smartphone vada impugnato per poter guardare dei video in pace senza toccare il display edge. Posizionando il telefono in landscape ci si trova con a destra i tasti soft touch quindi il lato non può essere usato per afferrare saldamente il Samsung Galaxy S7 edge, le cornici superiori ed inferiori sono troppo sottili e se si afferra lo smartphone tenendolo per i bordi si finisce quasi sicuramente a toccare il display ed a fermare la riproduzione del contenuto. Rimane solo il lato sinistro ma se si mette il pollice vicino alla capsula auricolare per le chiamate si va a coprire il sensore di luminosità automatica dunque il Samsung Galaxy S7 edge scurirà il display credendoci in un ambiente buio.

Insomma…ci vuole allenamento, dedizione e tanta pratica! Non pensavate mica di poter guardare dei video così, come fosse una stupidaggine da tutti?!

Giochi? Si grazie! Con un display del genere, una potenza al top nel settore e una miriade di contenuti videoludici presenti sul Play Store e sul Samsung Galaxy Apps non avremo tempo di annoiarci con questo smartphone. Ogni gioco, dal semplice Angry Birds al più complesso Real Racing 3, gireranno fluidi e senza cali di frame evidenti nonostante l’alta risoluzione del display.

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L’audio risulta abbastanza alto nonostante il telefono sia dotato di un unico speaker posto nella parte bassa della cornice metallica. Difficile mandarlo in saturazione e sentirlo gracchiare comunque la qualità non è ai livelli degli smartphone dotati di speaker stereo frontali. C’è molto margine di miglioramento.
L’audio in cuffia risulta molto piacevole e decisamente potente. Presente un equalizzatore audio a 7 bande ed alcuni settaggi interessanti per adattare l’esperienza musicale alle nostre esigenze.

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Il comparto fotografico del Samsung Galaxy S7 non ha rivali e lo confermano le varie recensioni che potete trovare in rete come anche il primo posto guadagnato nella classifica di DxOMark. La fotocamera frontale è una 5Mpx f/1.7 che ci permette di effettuare della foto abbastanza buone. Molto utili la funzione selfie flash che accenderà il display super Amoled per permetterci di fare dei selfie decenti anche al buio e la funzione wide selfie che ci permetterà di ruotare leggermente lo smartphone per includere tutti nella nostra foto.

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La fotocamera posteriore è, però, la vera rivelazione. Il sensore è un 12Mpx (meno del modello precedente ma si sa, i Mpx non sono tutto e questa ne è l’ennesima conferma) f/1.7 con pixel dalla dimensione di 1,4µm. Il sensore è dotato di una tecnologia chiamata Dual Pixel che consiste nello “sdoppiamento” dei fotodiodi di ogni pixel della fotocamera garantendo una messa a fuoco istantanea e in certi casi più veloce delle soluzioni concorrenti dotate di messa a fuoco laser. L’applicazione fotocamera è una delle più performanti e veloci che si possano trovare e rende il Samsung Galaxy S7 edge il re del “punta e scatta” nonostante ci sia una modalità manuale anch’essa completa e ben funzionante per i più esperti.

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Presenti registrazione video in 4K@30fps, 1080p@60fps e 720p@240fps slow-motion. Inclusa anche la stabilizzazione ottica OIS che unita alla stabilizzazione software di Samsung garantisce video stabili e foto sempre ferme e gradevoli anche in condizioni difficili. La stabilizzazione software viene però disattivata quando registriamo video in UHD oppure in modalità 1:1 (1440×1440). Le modalità video HDR e l’autofocus dinamico vengono disattivate con i video di qualità superiore al 1080p@30fps. Carine anche le varie funzioni aggiuntive scaricabili dal Galaxy Apps come la modalità Hyperlapse di cui vi lascio un esempio a seguire.

Autonomia

Uno dei motivi principali che mi hanno portato a scegliere il Samsung Galaxy S7 edge come mio smartphone personale e principale nonostante possieda anche uno Huawei Nexus 6P.

L’autonomia di questo smartphone è incredibile. Incredibile non perché arriviamo ai livelli di Zuk Z1 o Xiaomi Redmi Note 3 da noi già recensiti e dalla durata spropositata ma perché con la dotazione hardware di tutto rispetto montata su questo device non mi sarei mai aspettato un risultato simile.

Nella mia solita giornata di lavoro stressante, in cui tutti gli smartphone chiedono pietà, Samsung Galaxy S7 edge ne è uscito da vero vincitore. Scollegato dalla carica alle ore 7.30, utilizzato per ben 1h e 30m come navigatore senza collegarlo al caricatore da auto, più di 1h di telefonate, molti SMS, messaggi Whatsapp, Facebook Messenger e Hangouts, una ventina di mail di lavoro in push senza contare tutti i social e le app sempre in sincronizzazione, collegato esclusivamente alla rete mobile (niente Wi-Fi dunque) e niente modalità risparmio energetico (siccome per lavoro mi servono le notifiche mail e Whatsapp in tempo reale). Risultato? Alle ore 17.30 aveva il 3% di batteria residua con 4h e 33m di schermo acceso.

S7 edge batteria 4
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S7 edge batteria 2
S7 edge batteria 1

Durante il weekend in cui il mio utilizzo dello smartphone cala drasticamente, sono quasi sempre sotto Wi-Fi e utilizzo il telefono da persona normale riesco ad arrivare a fine giornata con più del 50% di batteria carica riuscendo quindi con abbastanza tranquillità a passare il weekend con una sola ricarica. Ovviamente questo quando non faccio operazioni esose di potenza come giocare o guardare video. Qualcuno in rete che utilizza lo smartphone con meno app di me e in maniera più tranquilla è riuscito a sfondare le 6h di schermo acceso senza nemmeno metterci troppo impegno.

In poche parole con i 3600 mAh di questa batteria (solo 150mAh in più del mio smartphone precedente) riesco ad uscire indenne da qualsiasi giornata lavorativa, festa, viaggio o giornata di svago senza troppo impegno e senza portarmi appresso pesanti powerbank o fastidiosi cavi per la ricarica.

Quasi scordavo. Nel caso aveste guardato l’intera stagione di Daredevil dallo smartphone e foste rimasti a corto di batteria è presente una ricarica rapida che permette di avere 5h di utilizzo extra con solo 10 minuti di ricarica (dichiarazione fatta da Samsung stessa) oppure di ricaricarlo completamente in circa 80m (prova su strada fatta da me). Presente anche la ricarica wireless.

Rapporto qualità/prezzo

Sicuramente non parliamo di uno smartphone economico. Il prezzo al day one era di 829€ per la versione da 32GB, un prezzo decisamente alto e non per tutte le tasche. Sicuramente sappiamo tutti come a Samsung produrre lo smartphone non costi tale cifra. C’è da ricordare, però, che abbiamo il top della tecnologia hardware presente sul mercato, un’estetica accattivante, dei materiali premium e prestazioni da vero top. Volete il meglio? Il vostro conto in banca non ne sarà contento ma voi non ve ne pentirete. Senza dimenticare che le offerte online non tardano mai ad arrivare ed al momento della scrittura di questa recensione possiamo già trovare Galaxy s7 edge a poco più di 600€.

La mia opinione? Prezzo esagerato volutamente per piazzare lo smartphone sul mercato come “il top del top” e mantenersi sulla fascia di prezzo della concorrenza principale (Apple anyone?). La qualità comunque è massima e non ho ancora incontrato una persona pentita dell’acquisto.

Conclusioni

Spero di aver espresso al meglio il mio punto di vista riguardo questo incredibile smartphone che può essere condivisa o no. Una batteria decisamente performante, potenza da vendere, un design invidiabile ed abbastanza compatto, una fotocamera pronta ad ogni avventura ed un software completo e maturo sono i fattori che mi hanno portato a riporre in un cassetto il mio amato Nexus 6P.

Lasciatemi pure sapere la vostra opinione o esperienza qui nei commenti.

L’articolo Recensione Samsung Galaxy S7 edge: si può fare di meglio? appare per la prima volta su Chimera Revo – News, guide e recensioni sul Mondo della tecnologia.

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