Microsoft Lumia 950 XL – Recensione

By Matteo Riso

Sono stato un fedelissimo utente Android dal 2010 al dicembre 2015. Ho avuto Galaxy S, Galaxy S4, Galaxy ACE, Galaxy Note 10.1 e Galaxy Tab S 10.5. Ho evangelizzato Android presso tutti gli amici e i parenti. Ho flashato centinaia di ROM e ho spremuto i miei dispositivi (quasi) al massimo. Ad un tratto, però, il mio rapporto con Android si è incrinato. Quando abbandonai Windows Mobile 6.5, lo feci per avere un dispositivo moderno, proiettato al futuro e con un sistema operativo flessibile perché non chiuso. L’euforia per il modding, però, è durata poco perché, per un motivo o per un altro, alla fine tornavo sempre alla ROM originale del dispositivo. Per farla breve, mi sono reso conto di non avere più la necessità di un dispositivo potente con un OS aperto, versatile ma spesso instabile e non sicuro. Android è un ottimo sistema operativo ma non si adegua più alle mie esigenze e le ultime innovazioni non sono così epocali da convincermi a restare su Android.
Incredibilmente scopro che mentre usavo Android in santa pace, nel frattempo Windows Phone migliorava moltissimo e Windows 10 Mobile si preannunciava come una vera innovazione. Dunque, dopo aver spinto mia moglie a fare da cavia e prendere il Microsoft Lumia 640 XL e dopo aver installato una delle prime insider build di Windows 10, mi convinco ad acquistare Microsoft Lumia 950XL (l’opportunità di ricevere in omaggio il DisplayDock è stata decisiva nella scelta fra 950 e 950XL). Dopo un mese dall’acquisto, ecco una recensione abbastanza completa ed esauriente.

Confezione.

Gli ultimi prodotti Microsoft si distinguono per essere presentati in scatole quadrate costituite da due pezzi ad incastro (foto 1): separando le due parti si scopre il contenuto, ossia il telefono, un cavo USB 3.1 Type-C, un caricabatterie rapido (spiegherò meglio dopo perché specifico “rapido”), auricolari dedicati e la batteria da 3.340 mAh. Nulla di più e nulla di meno.

L’estetica del telefono.

Il form factor del Lumia 950XL è decisamente più moderno rispetto ai modelli precedenti o di fascia inferiore, quindi, pur restando tendenzialmente rettangolare, gli angoli arrotondati sono molto meno accentuati rispetto al 640XL (per fare un paragone).
Ho sempre apprezzato il fatto che il retro dei Lumia non fosse una banale cover “alla Samsung” – un foglio di plastica, praticamente – ma un vero e proprio guscio in plastica spessa che avvolge interamente il telefono, fino al bordo dello schermo (che beneficia di un vetro Gorilla Glass 4). Nel caso del 950XL, la plastica del guscio è più sottile di quella usata per il 640XL ma ciò non sminuisce l’impressione di solidità e robustezza tipica dei dispositivi Lumia – in fondo sono sempre gli eredi della tradizione Nokia.

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Il peso è di 165 grammi (con batteria) ed è ben distribuito. Il telefono si tiene in mano abbastanza saldamente, grazie anche alla fattura del guscio plastico che non è integralmente liscio; tuttavia, per evitare patemi d’animo e per salvaguardare il guscio plastico, consiglio vivamente l’acquisto di una custodia Terrapin S-Gel trasparente: aumenta il grip e non si sacrifica l’estetica.
Sul retro fa bella mostra di sè la fotocamera PureView da 20MPX con ottiche Carl Zeiss e triplo flash LED RGB, lo speaker e due microfoni supplementari per la cancellazione del rumore ambientale.
Nota negativa (o almeno controversa) la disposizione dei tasti laterali. Il Lumia 950XL offre un tasto dedicato per la fotocamera, due tasti per il volume e il tasto d’accensione però… 1) sono tutti disposti sul lato destro; 2) il tasto power è in mezzo ai due tasti del volume; 3) il gruppo tasti volume/accensione è troppo “a metà strada” sul bordo e si rischiano pressioni involontarie; 4) a causa della posizione, spesso bisogna cercare con lo sguardo il tasto power.

L’hardware.

Il Lumia 950XL è spinto da una CPU Qualcomm SnapDragon 810. Sì quella tristemente nota per i surriscaldamenti ma Microsoft, oltre ad aver impiegato la revisione v2.1 (migliorata), ha domato la bestia usando un sistema di raffreddamento a liquido- Detto sistema sembra davvero efficiente poiché raramente ho sentito il processore scaldarsi e, quando ciò capita, non si tratta di surriscaldamenti tali da non poter tenere più il dispositivo – in merito ho tristi esperienze con Galaxy S1 e S4.
I 3 GB di RAM sono più che sufficienti per un sistema operativo come Windows 10 Mobile che è di per sè molto reattivo e fluido anche su terminale “anziani” e/o di fascia media e bassa.
All’interno del Lumia, annegati nel bordo che corre lungo il vano batteria, troviamo gli slot per NanoSIM e per microSD con capacità fino a 200 GB (standard SDXC 3.01), dunque è possibile espandere i già abbondanti 32 GB di storage disponibili di serie.
Come anticipato, la fotocamera posteriore è da 20 megapixels con ottiche Zeiss ma quella anteriore non è la classica fotocamera frontale di comodo, in quanto essa è una camera grandangolare FullHD da 5 MPX in grado di produrre selfie dettagliatissimi (per chi soffre di questa patologia) e, comunque, consente videochiamate di qualità eccellente.
La batteria del telefono può essere ricaricata attraverso il caricabatterie rapido in dotazione, il quale sfrutta la tecnologia Qualcomm Quick Charge per ricaricare la batteria fino al 50% in circa mezz’ora. Personalmente sono felice di questa scelta di fornire un vero caricabatteria con cavo integrato e un cavo USB a parte: il caricabatteria di Microsoft eroga una corrente di 3.4A (ampére) e attualmente è l’unico in grado a fare tanto, dunque non esiste caricabatterie per auto che eroghi la stessa corrente; ciò significa che in auto il Lumia 950XL si caricherà più o meno lentamente, secondo l’amperaggio fornito dal caricabatterie che si possiede. Il mio consiglio, quindi, è quello di munirsi di un caricabatterie per auto che eroghi non meno di 2A (ed è qui che entra in gioco il cavo USB fornito nella scatola). Nota bene: collegando il Lumia 950XL via cavo ad una porta USB 3 del PC, ho notato che la ricarica è abbastanza rapida, anche se non come quando si usa il caricabatterie reale. Infine, la ricarica può anche essere effettuata usando caricabatterie wireless poiché Lumia 950XL adotta lo standard Qi.
Il display è un AMOLED con tecnologia ClearBlack da 5.7 pollici e risoluzione 2560×1440. Si tratta di uno schermo fantastico e la mano di Samsung si sente, soprattutto data la possibilità di regolare il profilo colore come nei dispositivi Android. I colori sono brillanti, naturali ma non esagerati, la definizione è eccellente e lo schermo resta sempre ben leggibile, anche in presenza di luce solare diretta sullo schermo (la regolazione automatica della luminosità fa bene il suo lavoro, cosa che – al contrario – mi ha spesso dato problemi con i terminali Android).
Questo telefono, inoltre, offre un’ampia gamma di opzioni per la connettività: Wi-Fi dual band (2.4 e 5 GHz), reti mobili fino a LTE, NFC, Bluetooth 4.1 LE, USB, HDMI. Su tutte, però, svetta in assoluto la modalità Continuum (che tratterò più avanti).
Per tutte le altre info tecniche, vi rimando al sito Microsoft.

L’esperienza utente.

I primi giorni per un utilizzatore Android di lungo corso potrebbero essere un po’ destabilizzanti e fuorvianti ma se già si usa Windows 10 sul proprio PC da quando Microsoft l’ha reso disponibile come aggiornamento gratuito (29 luglio 2015), tutto sarà molto più semplice e naturale; infatti Windows 10 è Windows 10 anche sul Lumia 950XL: le versioni desktop e mobile condividono il cosidetto OneCore, un set di moduli e features che permettono (e permetteranno) a Microsoft di portare un “unico sistema operativo” su più dispositivi diversi. Attenzione: ciò non significa che Windows 10 Mobile sia in grado di eseguire applicazioni tradizionali per Windows: la versione mobile altro non è che l’erede del vituperato WinRT, oggi in grado di eseguire le cosiddette Universal Apps. Queste applicazioni consentono allo sviluppatore di scrivere il codice una sola volta e il prodotto finale sarà installabile ed eseguibile tanto su Windows 10 per PC (su CPU X86/X64) quanto su su Windows 10 Mobile (su CPU ARM) e su tutte le future versioni di Windows 10 che saranno approntate per più piattaforme diverse. Dunque Microsoft ha realizzato una convergenza pressoché perfetta, laddove tanti altri concorrenti arrancano oppure offrono una soluzione un po’ “artefatta”.
La schermata Start è stata ridisegnata e oggi permette (finalmente) di avere uno sfondo dietro le “mattonelle” (le tiles) ed è anche possibile variare la trasparenza delle stesse tiles, fino al punto di poter lasciare visibili le sole icone. Naturalmente l’eredità di Windows Phone si avverte e le possibilità di personalizzazione dello schermo Start sono ridotte all’osso; in compenso, però, è possibile utilizzare alcune applicazioni di terze parti per creare tiles trasparenti o “personalizzate” per trasformare lo Start di W10 Mobile in qualcosa di più personale.
Con uno swipe verso sinistra, il telefono mostra l’elenco di tutte le applicazioni, ordinate alfabeticamente e con una casella per la ricerca per nome; inoltre, toccando l’intestazione di una sezione dell’elenco, il telefono mostra una griglia con le lettere dell’alfabeto: quelle colorate in bianco sono quelle nelle sezioni delle quali sono installate applicazioni e, quindi, è possibile raggiungere quella sezione semplicemente toccando la lettera corrispondente. Un attimo. Dove ho già visto questa feature? Ovvio: su Windows 10 per PC.
Trascorsi alcuni giorni a scoprire le numerose caratteristiche del telefono e del sistema operativo, ciò che mi ha colpito particolarmente è il grado di sicurezza offerto all’utilizzatore e ai dati che conserva nel dispositivo. Innanzitutto è possibile attivare la crittografia del filesystem, soluzione già presente in altri sistemi operativi e che (secondo me) andrebbe essere attivata dalla produzione; è possibile modificare il metodo d’accesso al telefono, sostituendo il semplice swipe verso l’alto del lockscreen con un PIN numerico o – udite udite – con il sistema Windows Hello, consistente nella scansione dell’iride dell’utilizzatore. Secondo me questo sistema di blocco del dispositivo è davvero ben fatto: prima di tutto bisogna impostare un PIN come metodo di fallback da utilizzare in quei casi in cui non sia possibile fissare il led rosso in cima allo schermo del Lumia o se la scansione stessa fallisca. Successivamente, il sistema operativo chiederà di fissare lo schermo del telefono, avendo cura di far ricadere gli occhi nel rettangolo di scansione mostrato. Fatto ciò, il telefono potrà essere sbloccato semplicemente guardandolo. Il PIN è propedeutico all’uso di Windows Hello: se il telefono viene riavviato, la scansione dell’iride non funzionerà e si dovrà inserire il PIN; successivamente, se il telefono viene sbloccato una prima volta con la scansione dell’iride, il lock screen per i 15 minuti successivi potrà essere rimosso con lo swipe semplice. In alternativa, però, è possibile rafforzare il sistema facendo sì che il timeout per una nuova richiesta del PIN sia pari a zero. In questo modo il telefono potrà essere sbloccato solo con i propri occhi o con il PIN scelto e non basterà far scorrere il lockscreen verso l’alto.
La scansione dell’iride funziona davvero bene in qualsiasi condizione di luce, anche al buio assoluto (anzi forse lavora meglio al buio), ma non se si indossano occhiali con lenti scure (ovviamente), mentre nessun problema con occhiali da vista – anche se la configurazione di Windows Hello va fatta togliendo gli occhiali.

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C’è da dire che mi è persino capitato di acquistare alcune app sullo Store di Windows e inaspettatamente ho visto accendersi il led rosso: in poche parole, ho autorizzato l’addebito su carta di credito senza inserire codici o password ma soltanto fissando lo schermo.
Punti deboli di Windows Hello non ne ho riscontrati, anzi un giorno un mio amico ha tentato di sbloccare il mio Lumia fotografando i miei occhi e piazzando lo schermo del suo cellulare davanti al sensore del Lumia: con suo enorme dispiacere, Windows Hello non è stato ingannato come invece accaduto in passato ad altri concorrenti.
Altra feature per la sicurezza che mi ha colpito è la possibilità di mascherare l’indirizzo MAC della scheda WiFi del proprio Lumia quando ci si connette ad un hotspot WiFi altrui: si può impostare quest’opzione per tutte le connessioni WiFi memorizzate oppure si può scegliere per quali connessioni il Lumia deve inviare indirizzi hardware casuali.

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Il Lumia 950XL mi ha colpito anche quando l’ho usato in macchina come navigatore GPS. In auto ho l’impianto stereo dotato di vivavoce bluetooth (realizzato da Nokia) e ogni volta collego il cellulare per poter chiamare e ricevere durante la guida. Un giorno, poi, l’ho dovuto usare come GPS e per caso ho scoperto un’opzione davvero interessante nelle opzioni del Bluetooth:

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“Usa un’altra connessione audio Bluetooth per i comandi vocali” permette al navigatore (o ai comandi vocali indirizzati a Cortana) di sfruttare una seconda connessione Bluetooth all’impianto della macchina. Quando l’opzione è attiva, nel momento in cui il navigatore dovrà comunicare un punto di svolta, l’impianto audio della macchina emulerà una chiamata (il display dell’impianto auto mostra “Dialing…”) per consentire all’applicazione di comunicare sfruttando gli altoparlanti della vettura; al contrario, se si desidera inviare comandi vocali a Cortana, con quest’opzione la connessione bluetooth fra telefono e vettura resterà attiva finché Cortana non avrà interpretato il comando ricevuto. Semplicemente fantastico.

La fotocamera.

Da amante della fotografia “mordi e fuggi” ho adorato la fotocamera del Galaxy S4… Finché non ho incontrato quella del Lumia 950XL. Le foto prodotte sono semplicemente sensazionali per qualità, dettaglio, naturalezza dei colori, esposizione, e tutto ciò lasciando tutte le impostazioni su “AUTO”. Il software di gestione della foto camera è proprio fatto bene e consente di regolare parecchi parametri per lo scatto, quasi come se si avesse fra le mani una vera fotocamera semi-professionale e non uno smartphone. Gli esperti di fotografia con lo smartphone sanno perfettamente che spesso in ambienti scuri è bene non usare il flash per ottenere risultati migliori – il flash illuminerebbe solo una piccola area a massimo 1/1.5 metri davanti all’obiettivo, facendo piombare le aree circostanti nell’oscurità – ma con il Lumia 950XL ho imparato che il triplo flash installato è bene che sia sempre impostato su “auto”: infatti, il software della fotocamera è capace di scattare più versioni della stessa foto con livelli di esposizione diversi; poi, dopo un breve periodo di elaborazione, quando si va a rivedere la foto nella galleria di immagini, appare un cursore che permette di modificare l’illuminazione della scena dopo lo scatto! Quelle che seguono sono solo alcuni esempi di foto scattate di sera e in condizioni di luce non proprio favorevoli.

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Le fotografie possono essere salvate tanto in JPG quanto in formato DNG (Digital Negative). Quest’ultimo è un formato simile al RAW ma con alcune peculiarità che lo rendono ideale per l’uso negli smartphone (maggiori informazioni in questa pagina). Il Lumia 950XL, inoltre, è in grado di scattare fotografie che contengono alcuni secondi di filmato (come l’annunciato Live Photos che Apple ha implementato negli iPhone 6S): visualizzando la foto nell’applicazione Foto su Windows 10 (desktop o mobile che sia), prima vedrete quei pochi secondi di filmato e poi la fotografia definitiva.
Le potenzialità della fotocamera del Lumia possono essere espanse usando applicazioni esterne che si rapportano con il software principale come se fossero “obiettivi” della fotocamera, pertanto è possibile modificare foto o comporre panorami in un momento successivo allo scatto. Manco a dirlo, non mancano le opzioni di condivisione delle immagini, fra cui quelle dirette a Facebook (di cui Microsoft è azionista) e a OneDrive. Ecco, OneDrive può essere impostato anche per l’upload automatico delle foto scattate con il Lumia e, se in Windows 10 su PC si installa il client di OneDrive, questo diviene una fonte per le immagini mostrate nell’applicazione Foto, così le foto scattate sul Lumia ce le ritroveremo poco dopo anche sul PC – nota: l’applicazione Foto su Windows 10 per PC è una Universal App, cioè è esattamente la stessa applicazione che ritroviamo nel Lumia 950XL.

Continuum.

La vera chicca del Lumia 950XL (e di Windows 10 Mobile in genere) è la funzione Continuum: questa consente di trasformare il Lumia in un piccolo PC d’emergenza.

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Per l’attivazione della funzione è necessario connettersi ad un monitor esterno che supporti lo “Screen Mirroring” (come uno SmartTV, per esempio) oppure attraverso l’accessorio chiamato DisplayDock. Nel primo caso la connessione avverrà in modalità wireless, il telefono si trasformerà in un touchpad per muovere il cursore sullo schermo e si utilizzerà la tastiera virtuale del Lumia quando sarà necessario inserire testi. Purtroppo questo metodo presenta un lag accentuato e la risoluzione sullo schermo esterno è ridotta proprio per non peggiorare le prestazioni, ragion per cui, se si vuole usare Continuum al massimo è necessario munirsi del DisplayDock e usare i cavi. Con il DisplayDock, infatti, la connessione è via cavo (basta che il monitor o il TV abbiano un ingresso HDMI o DisaplyPort) e a questo potranno connettersi anche un mouse, una tastiera, accessori USB, per ricreare l’esperienza desktop completa. L’operazione finale, poi, è la connessione (sempre via cavo) del Lumia al DisplayDock: a quel punto Continuum sarà pronto per l’avvio.

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Attivando Continuum, sul monitor esterno apparirà un desktop che richiama molto da vicino l’ambiente di Windows 10 per PC ma il menù Start non sarà altro che quello del telefono, con le tiles esattamente organizzate come nella visualizzazione su telefono. In tutto ciò, mentre si lavora sul monitor esterno nell’ambiente desktop, il Lumia 950XL continua a fare ciò per cui è stato progettato, il telefono, permettendo così di ricevere/inviare messaggi, rispondere alle telefonate (anche in vivavoce sfruttando gli eventuali altoparlanti del monitor), scattare foto e tutto il resto, senza minimamente interferire o interrompere il flusso di lavoro su Continuum. I due ambienti, quindi, sono separati, tanto che persino gli sfondi possono essere diversi fra schermo del Lumia e schermo esterno.

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Continuum, sebbene ad uno stadio di sviluppo avanzato, presenta tuttavia alcune limitazioni: innanzi tutto, non tutte le applicazioni del telefono funzionano nell’ambiente desktop e lo si capisce perché queste saranno disabilitate nel menù Start di Continuum. La colpa, in questo caso, va tutta agli sviluppatori delle applicazioni poiché basterebbe aggiornare la propria applicazione e renderla una Universal App con Visual Studio 2015 Community (che è persino gratuito!!!), per vederla disponibile nel menù di Continuum. Prova ne sia il demo che ho realizzato personalmente: la mia applicazione è disponibile anche in Continuum:

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Altra limitazione è l’impossibilità di usare due applicazioni contemporaneamente. Stando a quel che leggo, Microsoft ci sta lavorando su anche al fine di portare il multi-window su Continuum, ma per adesso ci si deve arrangiare saltando da un’applicazione all’altra attraverso il task manager:

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Continuum torna utilissimo in tutti quei casi in cui si deve lavorare e non si ha a disposizione un notebook o un tablet: le applicazioni di Office sono preinstallate nel Lumia 950XL ma – naturalmente – non sono le versioni desktop complete, bensì sono quelle che Microsoft ha rilasciato anche per Android e, perciò, dalle funzioni un po’ limitate. Se vi serve (quasi) la piena potenza di Office, fareste bene a sottoscrivere l’abbonamento a Office365 e godere delle versioni online di Word, Excel e compagnia bella, ove l’interfaccia offre circa il 70/80% delle funzioni disponibili su desktop:

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Basta accedere attraverso il browser Edge del telefono, il quale, tra le altre cose, quando usato nell’ambiente desktop, si trasforma e diventa Edge così come lo troviamo su Windows 10 (è una Universal App e i preferiti su desktop sono sincronizzati su mobile).

Usare Continuum attraverso il DisplayDock è un’esperienza fantastica: il tutto è fluido e reattivo come se ci si trovasse davvero davanti al desktop.
Torniamo un attimo alle app. Il motto “Windows Phone fa schifo perché mancano le app” è obsoleto e non corrisponde più alla verità: app per Windows 10 Mobile ce ne so e, tante altre ne stanno arrivando ma, come spiegato poc’anzi, non tutte sono Universal App e non possono essere usate anche nell’ambiente desktop. Poco male, il workaround si trova sempre e, in questo caso, il DisplayDock ci viene in soccorso. Nelle impostazioni avanzate di Continuum è possibile disattivare l’ambiente desktop e sostituirlo con il tradizionale screen mirroring – cioè la riproduzione dello schermo del cellulare sul monitor esterno. Qualcuno potrebbe chiedere “quale sarebbe la novità?” Presto detto: lo screen mirroring qui viene effettuato attraverso il DisplayDock, via cavo HDMI (che si trasforma in cavo MHL, con l’ausilio del mouse e della tastiera collegati allo stesso apparecchio. Il tutto alla massima risoluzione disponibile (nel caso del mio SmartTV: 1920×1280). A questo punto, posso utilizzare anche le applicazioni che non funzionano con Continuum. Faccio un esempio: in camera da letto ho un semplice TV Led senza funzioni smart, quindi non posso usare l’applicazione Rai.it per rivedere un programma. Collego Lumia, DisplayDock e cavo HDMI.

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Avvio Continuum e passo alla modalità “screen mirroring” tradizionale. A questo punto posso lanciare l’applicazione Rai.it per Windows Phone e posso rivedere qualsiasi programma della sezione Replay a pieno schermo e utilizzare la tastiera wireless con trackball al posto del telecomando.

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Infine, il DisplayDock, grazie al proprio alimentatore, ricarica costantemente il Lumia e può persino caricare un secondo dispositivo connesso alla prima porta USB.

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L’autonomia.

La batteria da 3340 mAh fornisce un’autonomia reale di buone 20 ore di uso abbastanza intenso; se, al contrario, si è parsimoniosi nell’uso del telefono, i consumi sono davvero ridotti e si può finire addirittura oltre le 24 ore. Il merito, innanzi tutto, va al nuovo firmware rilasciato recentemente da Microsoft proprio per migliorare il consumo di batteria e alcuni surriscaldamenti sporadici dell’apparecchio; il sistema operativo, poi, fa il resto e sembra gestire ottimamente i consumi delle varie applicazioni.
Per monitorare meglio i consumi di batteria, consiglio vivamente l’acquisto dell’applicazione Insider Pro, grazie alla quale è possibile sapere tutto – proprio tutto – di quanto sta consumando il dispositivo, con tanto di statistiche quotidiane e settimanali.

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Se lo si desidera, inoltre, è possibile prendere il controllo manuale sulle applicazioni che operano in background per cercare aggiornamenti o inviare notifiche.

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Dunque W10M tiene severamente sotto controllo le applicazioni che vorrebbero essere sempre attive anche quando non usate direttamente, però bisogna aprire una parentesi in merito alle applicazioni in background: Windows 10 Mobile è molto restrittivo sui servizi in background ed è anche per questo che è molto più parsimonioso nei consumi di batteria. La differenza con Android sta nel fatto che mentre questo consente l’esecuzione di servizi in background sempre attivi (motivo per cui sono nate app come Greenify per placare la sete di energia di alcune applicazioni), W10M invece impedisce che un servizio in background rimanga sempre attivo e pone lo sviluppatore di applicazioni davanti ad un bivio: impostare il proprio server (se è il caso) all’invio di notifiche push (e conseguentemente far risvegliare il servizio in background) oppure programmare l’esecuzione del servizio in background ogni tot minuti. La soluzione migliore (nonché quella più moderna) sarebbe la prima ma non tutte le applicazioni hanno la necessità di collegarsi ad un server; a causa di questa “limitazione” le applicazioni per il VoIP presenti attualmente nello Store di Windows funzionano solo finché attive sullo schermo (e, oltre tutto, W10M non ha un client SIP nativo ma solo Skype incorporato). Ancora una volta, tocca agli sviluppatori rimboccarsi le maniche e aggiornare la propria applicazione per renderla compatibile con il nuovo sistema operativo, il quale marca molto strettamente le applicazioni di terze parti al fine di impedire che consumino batteria oltre il necessario.

Conclusioni.

Sono pentito di aver abbandonato Android per uno smartphone Microsoft? No.
Sono pentito di aver scelto il Lumia 950XL in particolare? No.
Lasciare Android per Windows 10 Mobile è traumatico? No, affatto.
La mancanza delle applicazioni di Google si fa sentire? Per nulla: Google ha ridisegnato i propri servizi web per essere responsive e accessibili via browser, e il browser Edge su Windows 10 Mobile funziona molto bene.
Il Lumia 950 XL è un dispositivo di alto livello grazie all’hardware che lo compone, mentre Windows 10 Mobile, sebbene già versatile e funzionale, ha ancora ampi margini di miglioramento; questo è ancora più evidente se ci si iscrive al programma Insider e si scaricano le build di anteprima, e i miglioramenti sono visibili a occhio nudo, versione dopo versione.
Dunque: vale la pena compare Microsoft Lumia 950 XL? Secondo me sì, a patto di comprendere che si entra in possesso di un dispositivo potente con un software stabile ma ancora non maturo al 100%, e a patto di comprendere che si sta facendo il salto da Android/iOS ad un ambiente concettualmente e stilisticamente diverso, con pochi fronzoli e concepito per essere il più produttivo possibile.

PRO

  • Configurazione hardware
  • Estetica
  • Continuum
  • Fotocamera
  • Consumi di batteria
  • Convergenza fra le versioni Mobile e Desktop di Windows 10

CONTRO

  • Windows 10 Mobile può migliorare parecchio
  • Le dimensioni potrebbero risultare ingombranti per qualcuno
  • Mancanza di applicazioni aggiornate
  • Assenza di un client SIP nativo
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