Recensione Huawei Nexus 6P: grande in tutti i sensi!

By Luca Zaninello

E’ finalmente giunto il momento di palarvi della punta di diamante attuale del mondo Android, il Google Nexus 6P. Dopo aver recensito e provato il Nexus 5X di LG è giunto il momento di parlarvi del fratello maggiore prodotto da Huawei. Molti i punti in comune ma l’esperienza finale è decisamente diversa. Vediamo subito com’è andata!

Confezione

La confezione di Google Nexus 6P è decisamente particolare nella forma.

Troviamo una copertura di carta plastificata con il simbolo “P” in bella vista nella parte frontale. Una volta rimossa la copertura (partendo dall’apertura sul lato destro) troviamo una scatola bianca di carta compressa bianca con il logo in rilievo. Fino a qui la confezione è tutto fuorché premium ma sappiamo benissimo che ciò che conta è il contenuto!

Nexus 6P - confezione

Sollevato dunque il coperchio, ecco che ci ritroviamo di fronte a un cartoncino con le istruzioni su come inserire la SIM card nello smartphone stesso e su come collegarlo in carica o al PC. Accantonato anche questo “intralcio” finalmente ci troviamo di fronte allo smartphone sulla sinistra e agli accessori sulla destra.

Nexus 6P - confezione 1

Troviamo un cavo USB abbastanza lungo e dal diametro non indifferente con connettori type-C su entrambe le estremità. Grazie a questo cavo saremo in grado di ricaricare il nostro Nexus con una ricarica rapida da 3A senza dover pensare a quale estremità del cavo vada al telefono e quale al caricabatterie. Caricatore da muro che come avrete già intuito ha solo un’uscita USB type-C utilizzabile dunque solo con il cavo in dotazione o con altri cavi type-C aquistabili separatamente. Il collegamento al PC sarà dunque impossibile a meno che non possediate un ingresso di questo tipo. Oppue no?

Nexus 6P - confezione 2
Nexus 6P - confezione 3

Sollevando lo smartphone troviamo la prima sorpresa della confezione, il cavo per il collegamento al PC con connettore di tipo A lato computer. Il cavo è decisamente corto ma è comunque una utile aggiunta che su Nexus 5X è stata negata.

La seconda sorpresa è una carta con un codice per 90 giorni di abbonamento Google Play Music che ovviamente non è utilizzabile in Italia. Grazie. Davvero.

Design ed Ergonomia

Al momento dell’arrivo della confezione a casa mia ero emozionatissimo. Per due anni ero rimasto lontano dai Nexus in quanto poco convinto dalle scelte adottate da Google e mi sono sentito per un attimo come quando si ritorna da un lungo viaggio. Ho aperto la scatola e lui era li, mi ha convinto dal primo sguardo. Nel momento in cui l’ho sollevato per dargli la prima occhiata mi ha definitivamente convinto che il mio telefono principale sarebbe stato lui per un bel po.

Nexus 6P - design

Non sono un’amante di queste dimensioni esagerate ma nonostante l’altezza di 159,3mm Huawei Nexus 6P misura “solamente” 77,8mm di larghezza (risultando di fatto più stretto di Motorola Nexus 6) e 7,3mm di spessore quindi abbastanza comodo da utilizzare anche ad una mano nonostante non tutto lo schermo sia raggiungibile dal pollice con facilità.

Il corpo è interamente costruito in metallo dando allo smartphone una sensazione di solidità incredibile e, nonostante il peso di 178g, risulta ben bilanciato e non affatica la mano se non quando utilizziamo lo smartphone da distesi (ad esempio sul divano). Le uniche parti non in metallo sono la parte frontale e la sporgenza nera della fotocamera (entrambe ricoperte di Corning Gorilla Glass 4) e una piccola parte di scocca posteriore alta meno di un cm realizzata in plastica per permettere alle antenne una migliore comunicazione.

Nexus 6P - design 3
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Nexus 6P - design 4
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Il feeling in mano è grandioso anche se il più delle volte capiterà di sentire lo smartphone scivolare leggermente. I bordi con finitura “diamond cut” aiutano parecchio la presa ma se avete le mani piccole consiglio l’acquisto di una cover o di una skin dbrand (che personalmente ho preferito tra le due soluzioni). Il sensore di impronte digitali è posizionato sul retro dove il dito indice va naturalmente a poggiare nel momento in cui estraiamo il telefono di tasca, risultando molto comodo e immediato.

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Nexus 6P - design 7

Nonostante tutti questi complimenti ho ancora un piccolo appunto da fare. Non a tutti piacciono i telefoni enormi (me compreso) e sarebbe bello che anche altri produttori seguissero la scia di Samsung che quest’anno è riuscita a creare un top di gamma dalle dimensioni ancora umane e comode. In tasca Nexus 6P ci sta stretto e da seduti si sente che il telefono è leggermente sotto pressione se abbiamo dei pantaloni dalle tasche non troppo profonde.

Hardware

Il nexus di Huawei non ha nulla da invidiare al resto della concorrenza per quanto riguarda l’hardware.

A bordo di questo smartphone troviamo un SoC Qualcomm Snapdragon 810 8-core 64bit divisi in due gruppi da 4: il primo gruppo di core ha un’architettura ARM Cortex-A53 ed è clockato a 1,5GHz per i task meno impegnativi, il secondo gruppo di core ha un’architettura ARM Cortex-A57 ed è clockato a 2,0GHz per una maggiore potenza in caso di necessità. Tutti e 8 i core della CPU possono rimanere attivi contemporaneamente. Tutta questa potenza è accompagnata da 3GB di RAM LPDDR4 che garantiscono una fluidità incredibile anche con un multitasking estremo.

La GPU è una Adreno 430 con clock di 775MHz che non vacillerà nemmeno davanti al gioco 3D più impegnativo. Ogni singola animazione e ogni singola app provata su questo smartphone è fluida e reattiva.

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Guardando Nexus 6P dall’esterno non si può certo non parlare del suo ampio display da 5,7″ con risoluzione QHD (QuadHD ovvero 2560×1440 pixel). I colori sono molto vivi e brillanti e a volte forse troppo saturi ma la tecnologia costruttiva di tipo super Amoled (prodotto da Samsung, stessa famiglia di pannelli di Galaxy Note 5) predilige e da il meglio di sé con certe calibrazioni. Nel caso non ci piacessero colori troppo forti nelle impostazioni da sviluppatore Google ha introdotto uno switch per passare alla modalità di colori sRGB con colori più naturali. Gli angoli di visuale sono praticamente assoluti anche se sulle schermate bianche inclinando il display verso i lati si può notare un leggerissimo riflesso blu sul Corning Gorilla Glass 4 che protegge il display dovuto probabilmente alla luce che rimane intrappolata e rimbalza tra i due pannelli. Nel complesso un display davvero molto bello (arrivando da S6 edge ne sono rimasto davvero colpito) che promuovo a pieni voti, anche se preferisco dimensioni minori.

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Il sensore di impronte digitali posto sul retro chiamato Nexus Imprint è incredibilmente veloce. In più ogni volta che sbloccheremo il device con tale sensore il software migliorerà la caratterizzazione dell’impronta rendendo il processo sempre più accurato e veloce.

Altra novità unica dei Nexus di questa generazione è il cosiddetto Sensor Hub. Tale processore dedicato (esterno alla CPU) permette di raccogliere i dati sui vari sensori del dispositivo e di elaborarli con un consumo energetico nettamente inferiore a come avviene di norma su altri dispositivi. Grazie a questo Nexus 6P riesce a riconoscere se stiamo camminando o correndo, se siamo in auto, se abbiamo il telefono in tasca o se è appoggiato su un tavolo facilitando lo stato di deepsleep del dispositivo e introducendo se necessario la modalità Doze.

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Presenti ovviamente bluetooth 4.1, NFC (OnePlus mi leggi?), Wi-fi a/b/g/n/ac, accelerometro, giroscopio, bussola digitale, barometro e sensori di luminosità e prossimità.

Huawei Nexus 6P

HuaweiNexus 6P

Smartphone

Software

Il software a bordo di questo mostro di potenza è Android 6.0 (6.0.1 per l’esattezza) Marshmallow. Le differenze con la versione precedente di Android non sono molte dal punto di vista estetico. Google, infatti, ha deciso di dare un senso di continuità al suo sistema operativo puntando ad ottimizzare ogni aspetto del suo software.

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Animazioni fluide, reattività nel multitasking, un buon metodo per il risparmio energetico e un’immediatezza d’uso estrema sono i punti di forza di questo sistema.

Il problema è che il punto di forza di Android stock è sempre stata la pulizia da inutili app e funzioni lasciando all’utente l’onere di scaricare tutto ciò di cui ha bisogno dal Play Store. Il che va assolutamente bene e sono il primo che adora tale visione di Android ma tutta questa pulizia e questo minimalismo porta anche a un senso di vuoto che l’utente normale potrebbe non trovare molto allettante.

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Resta anche il fatto che Android non è stato ottimizzato per gli smartphone con display grandi. Niente multi-window (per ora…) e le app sono solamente più spaziate e ingrandite, in poche parole è come usare una lente di ingrandimento su un qualsiasi altro Nexus dal display più piccolo. Il display super risoluto QHD non è sfruttato per niente a dovere.

Molto interessante l’aggiunta di Google Now On-Tap che in base alla schermata in cui siamo ci darà indicazioni riguardo tutto ciò che è nominato come film, orari dei voli, profili social di personaggi famosi e così via. Funzionante in italiano da poco non ha a disposizione tutte le funzioni che possiamo avere negli stati uniti ma è un inizio!

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Multimedia

Sicuramente il punto di forza di questo Nexus. Tutto è studiato per permettere agli utenti di fruire di contenuti multimediali nel modo migliore. Un ampio display con un’altissima risoluzione, due casse frontali stereo e un hardware molto potente permettono di godere a pieno di foto, video, giochi e tutto ciò che può intrattenerci.

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Le casse hanno un volume decisamente alto e i suoni cono chiari e decisi. Non aspettatevi bassi profondissimi o volumi da stadio ma sono le migliori casse frontali che ho avuto modo di provare su uno smartphone (si, meglio del boomsound HTC). La loro posizione permette di sentire in maniera chiara qualsiasi notifica e di godere di un’esperienza videoludica molto coinvolgente.

Parliamo ora del punto dolente di (quasi) tutti gli smartphone Google, la fotocamera (richiamabile con un doppio click del pulsante di accensione). Nexus 6P monta lo stesso sensore presente su Nexus 5X ma con qualche chicca aggiunta resa possibile probabilmente dalla maggiore potenza del SoC rispetto al fratellino minore.

Il sensore è un 12,3MPx accompagnato da lenti con apertura ƒ/2.0 e composto da dei pixel di dimensione maggiore al normale per permettere di catturare più luce in condizioni difficili anche senza flash (parliamo di 1,55µm contro gli 1,12µm di Nexus 6 e i 1,22µm di iPhone 6S Plus).

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Gli scatti infatti risultano molto buoni anche con poca luce e in condizioni difficili e grazie al laser autofocus ogni soggetto sarà individuato e messo a fuoco nel minor tempo possibile, ma lascio a voi il giudizio con questa galleria.

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Lo smartphone è in grado di registrare video fino in 4K@30fps, 1080p@60fps e le due modalità slow motion 720p@120fps e 720p@240fps (qui sotto un esempio). Da ricordare è che la fotocamera è sprovvista di OIS (Optical Image Stabilization) quindi la stabilizzazione delle immagini avviene in maniere non “fisica” ma “digitale” con un sistema EIS (Electronic Image Stabilization) che comunque compie un buon lavoro.

Autonomia

Parlando di autonomia non ci si può lamentare. Sicuramente esiste di meglio e si poteva sperare di meglio ma la giornata si finisce senza troppi problemi o rinunce.

La batteria è una 3450 mAh capace di ricarica rapida grazie al caricabatterie da 5V e 3A. Batteria estremamente capiente ma l’ampio display e il SoC potente (decisamente non a risparmio energetico) non aiutano a superare la giornata.

Con la mia giornata di lavoro tipica (che comprende circa un’ora di telefonate, un’ora di navigazione con Maps e GPS, molti messaggi su varie piattaforme e tre caselle di mail in push) riesco ad ottenere massimo 3h e mezza di schermo acceso, staccando il telefono dal caricatore alle 7:15 e rimanendo a secco attorno alle 18 di sera. Per chiarire: è il primo telefono in mio possesso a superare la giornata di lavoro senza bisogno di ricarica durante il viaggio, ma da 3450 mAh mi aspettavo di più.

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Nelle giornate “meno pesanti” riesco tranquillamente ad arrivare a sera con circa il 40% rimanente complice anche la modalità Doze di Android 6 che durante lo stand-by riduce il consumo di batteria riducendo i tempi di risveglio dello smartphone e la frequenza degli stessi. Doze che invece non riesce ad entrare in funzione se siamo in auto o se abbiamo lo smartphone in tasca mentre camminiamo o, nel caso osservato da me, stiamo ballando magari ad una festa. Per chiarirvi l’esempio mi è capitato di lasciare il telefono in tasca senza utilizzarlo dalle 17:00 alle 5:00 del mattino trovandomi il mio caro Nexus con la batteria prosciugata dal 70% al 10%. Google, buona l’idea ma c’è ancora molto lavoro da fare.

Peccato per l’assenza della ricarica wireless ma la ricarica tramite caricatore da parete avviene in tempi così rapidi che non ne sentiremo troppo la mancanza.

Rapporto qualità/prezzo

“Ma Google ti sei bevuta il cervello!! Che prezzi sono! Rivogliamo i prezzi bassi dei Nexus!!” – cit. Tutto il Web.

530$, 529$, 649$ sono rispettivamente i prezzi di HTC Nexus One, Samsung Nexus S e Samsung Galaxy Nexus.

Questo per specificare che i Nexus non sono sempre stati “economici” come sono stati gli smartphone Google prodotti da LG. La strada intrapresa da Google è stata solo un ritorno alle origini fornendo ai developer dei dispositivi premium, che funzionano a dovere, con tutte le novità hardware e software. I Nexus non sono mai stati smartphone per tutti e sinceramente va bene così.

Il Nexus 6P si piazza in una fascia premium con un prezzo di partenza di 650€ (anche se già sono comparse le prime offerte in rete). Non è certo la fascia più accessibile del mercato smartphone ma l’altissima qualità di costruzione del Googlefonino, le elevatissime prestazioni e l’ottimizzazione software di cui è dotato possono rendere giustificabile il prezzo per molti, me compreso.

Conclusioni

Grande, solido, grande, bello, grande, veloce e….ho già detto grande?!

Il miglior Nexus mai realizzato, con queste parole mi sento di concludere questa recensione di un device che mi ha fatto innamorare come fosse il mio primo Nexus. Acquisto consigliato a chi vuole uno smartphone reattivo, scattante e senza troppi fronzoli. L’esperienza è eccezionale ma, come già detto, scarna in quanto Android “puro” non presenta funzioni troppo elaborate o personalizzabili. Funziona. Funziona molto bene. Questo è quanto. E se siete amanti del modding, questo è il dispositivo che fa per voi!

Mi raccomando fatemi sapere se la recensione vi è piaciuta qui nei commenti o nei commenti del video su YouTube dove potete anche lasciare un bel “Like”!

L’articolo Recensione Huawei Nexus 6P: grande in tutti i sensi! appare per la prima volta su Chimera Revo – News, guide e recensioni sul Mondo della tecnologia.

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