Arriva l’errore HTTP che notifica la ‘censura’
Per comprendere cosa sia un web status code basta pensare a come funziona la navigazione in Internet: il browser “chiede” al sito web di mostrargli qualcosa e, dopo aver ricevuto la richiesta, il server web che gira “dietro” al sito cerca di “soddisfare” la nostra richiesta e risponde al nostro browser con un codice numerico che questi è in grado di “comprendere”.
Ad esempio può rispondere con un 200 (che però l’utente di norma non visualizza) per indicare che la richiesta è stata soddisfatta e che tutto è andato per il verso giusto, può rispondere con un codice 404 (spesso visibile) che indica che la pagina che abbiamo cercato non è stata trovata, con un codice 403 (visibile) che indica che non siamo autorizzati a vedere quella pagina e in diversi altri modi.
Recentemente la IETF ha reso pubblico un altro web status code, che fa parte dei codici di errore, prima di oggi non disponibile: si tratta del codice 451, che viene inviato dal sito e/o dal provider di servizi per far capire all’utente che la pagina che si tenta di aprire non è visualizzabile a causa della censura o di altri “ostacoli legali”.
In pratica il codice 451 è una “specializzazione” del generico 403 (“forbidden”) e può dare un indizio di come, per visualizzare quella pagina, abbiamo bisogno di trovare un “sotterfugio” che permetta di accedervi; ciò può succedere ad esempio, qui in Italia, con i siti di streaming pirata che sono stati resi non raggiungibili dai provider o ancora in un governo che censura una parte del web (ad esempio quello Cinese o quello Turco).
Bisogna però sottolineare che, sebbene questo codice possa avere una certa utilità, non è detto che venga “lasciato passare” a monte: il governo o l’ente che applica la censura potrebbe infatti bloccarne la visualizzazione ed offrire all’utente un semplice “Pagina non raggiungibile”, una mossa furba per evitare ulteriormente le visite a contenuti sgraditi al regime in questione.
With a few exceptions, web status codes are meant to indicate errors. A 404 page shows up when you tried to reach content that wasn’t found, for example. However, there’s now a code for those times when that absence is all too intentional. The newly published 451 code (a nod to Fahrenheit 451, naturally) lets site hosts and network providers warn you when censorship and similar “legal obstacles” prevent you from seeing web material. In theory, this gives you a much better explanation than the generic 403 “forbidden” code — and a not-so-subtle hint that you need to jump through hoops to get the truth.
Whether or not it actually works is another story. After all, a censorship-happy country could go one step further and block 451 codes so that there’s no direct confirmation of shady behavior. You could still put two and two together, but the message may be most useful in freer nations where content bans are more likely to be the exception than the rule.
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