Guida ownCloud: come creare il nostro cloud personale

By Giuseppe F. Testa

Il cloud è uno dei temi più sentiti nell’informatica degli ultimi 4-5 anni; uno spazio online riservato agli utenti per custodire i propri file. Ma il cloud non è mai davvero “nostro”: stiamo solamente sfruttando uno spazio concesso da aziende (spazio spesso molto limitato con gli account gratuiti). Come diventare i veri proprietari del nostro cloud, con spazio illimitato gratuito e pieno controllo in ogni aspetto? A questa problematica ha risposto Frank Karlitschek che nel 2010 concepì ownCloud, una piattaforma che permette a chiunque abbia a disposizione un server web o un NAS di realizzare un cloud personale. In questa “guida ownCloud” vedremo come creare un cloud personale con su Ubuntu, ma la procedura è molto simile anche su Windows e OS X. Abbiamo scelto di fare la guida su Ubuntu perché ownCloud si integra alla perfezione con le nostre guide dedicate ai NAS personalizzati: con ownCloud daremo un valore aggiunto al nostro NAS “fatto in casa”.

Leggi anche: La grande guida ai NAS: tutto ciò che c’è da sapere

Guida ownCloud: installazione ownCloud server

Per installare ownCloud su Ubuntu 14.04 e derivate basta lanciare i seguenti comandi da terminale:

wget http://download.opensuse.org/repositories/isv:ownCloud:community/xUbuntu_14.04/Release.key
sudo apt-key add - < Release.key

Così aggiungeremo la chiave GPG per autenticare i pacchetti.

Ora installiamo il repository giusto con i seguenti comandi da terminale:

sudo sh -c "echo 'deb http://download.opensuse.org/repositories/isv:/ownCloud:/community/xUbuntu_14.04/ /' >> /etc/apt/sources.list.d/owncloud.list"
sudo apt-get update
sudo apt-get install owncloud

Aggiungendo il repository avremo a disposizione sempre la versione più aggiornata del server. Se dovesse uscire una finestra per la password root di MySQL, lasciamo il campo vuoto e selezioniamo OK premendo il tasto TAB.

NOTA: se abbiamo altre versioni di Ubuntu (15.10 per esempio) basta sostituire la parte dei comandi dove è presente la dicitura “xUbuntu” con la versione utilizzata sul proprio PC.

Se avete altri sistemi operativi o distribuzioni GNU/Linux vi rimando alla pagina di download ufficiale per maggiori informazioni.

DOWNLOAD | Installer

Guida ownCloud: configurazione iniziale

ownCloud nasce come servizio Web, quindi per configurarlo basta usare l’interfaccia di configurazione locale da browser.

Apriamo il pannello di controllo di ownCloud al seguente indirizzo locale:

http://localhost/owncloud

Si aprirà la finestra iniziale di configurazione.

Nella finestra ci verrà chiesto di scegliere un nome utente ed una password d’accesso, indispensabili per accedere al servizio (anche da remoto).

Con le impostazioni di default ownCloud utilizzerà SQLite per la gestione del database interno: questa scelta è più che adeguata per le configurazioni casalinghe e per creare un cloud personale, quindi consiglio vivamente di evitare la modifica di qualsiasi voce in “Archiviazione e database”.

Se siete più esperti e volete gestire un server di grandi dimensioni (più di 10 PC connessi) consiglio in questo caso di scegliere MySQL o PostgreSQL, più affidabili su enormi volumi di dati.

ownCloud

In ogni caso ricordiamoci username e password inseriti e appena pronti clicchiamo in basso su Termina la configurazione.

Ci accoglierà la schermata di benvenuto, con alcuni link alle app mobile ed altri client.

ownCloud

Chiudiamo la finestra per portarci nel nostro spazio cloud personale.

owncloud

Interfaccia minimalista ma molto efficace: di lato a sinistra la colonna con la suddivisione dei file tra tutti, condivisi con altri o condivisi tramite collegamento; a destra il nostro spazio d’archiviazione vero e proprio. In alto a sinistra abbiamo il menu principale per l’accesso ai servizi ownClod mentre in alto a destra avremo una comoda barra di ricerca, utile per cercare qualcosa sia in locale che sugli altri device connessi; all’estrema destra in alto invece il nostro pannello di controllo per l’admin.

Ricordiamoci che stiamo configurando il server cloud: tutti i file che mettiamo qui dentro saranno ancora conservati in locale se provengono dal server stesso, oppure verranno “portati” qui se abbiamo aggiunto un client mobile o qualche altro PC per la sincronizzazione automatica.

NOTA BENE: il limite di spazio è uguale al limite del disco rigido usato sul server o sul NAS, così come la velocità di connessione.

Guida ownCloud: abilitiamo le connessioni cifrate (SSL)

Una delle cose più importanti da configurare inizialmente è la cifratura per tutte le connessioni del server e dei client; per farlo dovremo configurare openSSL e procurarci un certificato “self-signed” per consentire l’uso di HTTPS ed accedere su connessioni solamente cifrate al nostro cloud personale.

Digitiamo da terminale:

sudo apt-get install openssl
sudo a2enmod ssl
sudo mkdir /etc/apache2/ssl

seguito da

sudo openssl req -x509 -nodes -days 365 -newkey rsa:2048 -keyout /etc/apache2/ssl/owncloud.key -out /etc/apache2/ssl/owncloud.crt

Il sistema di generazione dei certificati e della chiave di crittografia ci chiederà alcune informazioni, dati che possiamo tranquillamente inventare sul momento (tranne un punto fondamentale).

SSL

Per semplificare:

  • In Country Name inseriamo IT;
  • In State inseriamo Italia;
  • Locality Name possiamo lasciare vuoto;
  • Organization Name usiamo un nome di fantasia;
  • Organization Unit Name lasciamo vuoto;
  • in Common Name inseriamo il nostro IP pubblico, il nostro indirizzo statico offerto con DDNS o il nostro indirizzo web (se ownCloud è gestito su un server esterno);
  • inseriamo a discrezione il nostro indirizzo email.

Ora non bisogna fare altro che abilitare SSL con il certificato appena creato modificando alcune righe del file di configurazione. Digitiamo sempre da terminale

sudo gedit /etc/apache2/sites-available/default-ssl­.conf

Nell’editor di testo troviamo le corrispondenti righe da modificare:

ServerName NostroIPpubblico
SSLEngine on
SSLCertificateFile /etc/apache2/ssl/owncloud.crt
SSLCertificateKeyFile /etc/apache2/ssl/owncloud.key

Se qualche riga dovesse mancare (tipo ServerName) aggiungetela al primo spazio libero. Modificate invece quelle già presenti se diverse da come indicate (SSLCertificateFile e SSLCertificateKeyFile).

La voce NostroIPPubblico dobbiamo sostituirla con l’indirizzo IP pubblico della nostra linea ADSL, con il nostro indirizzo statico offerto con DDNS o con il nostro indirizzo web (se ownCloud è gestito su un server esterno).

Salviamo il file e digitiamo sempre da terminale:

sudo a2ensite default-ssl

per attivare SSL su Apache; riavviamo quest’ultimo per rendere effettive le modifiche.

sudo service apache2 restart

Ora potremo accedere all’interfaccia di configurazione di ownCloud usando HTTPS nel browser web del server.

https://localhost/owncloud

NOTA BENE: non potremo ancora accedere da altri PC, come vedremo nella sezione successiva.

Il browser ci informerà che il certificato non è valido; aggiungiamo tranquillamente un’eccezione permanente per ownCloud.

Selezione_086_risultato
Selezione_087

Accediamo a ownCloud e forziamo dalle impostazioni la cifratura SSL per tutti i client che tenteranno di connettersi al nostro cloud.

ownCloud

Guida ownCloud: autorizziamo i domini giusti

Di default ownCloud non permette ad altri PC di connettersi al server, consentendo l’accesso solo dal server stesso (localhost).

Per permettere agli altri PC della stessa rete LAN di connettersi e per garantire l’accesso da Internet dobbiamo eseguire la seguente modifica ad un file PHP:

sudo gedit /var/www/owncloud/config/config.php

Dentro il file dobbiamo trovare la sezione trusted_domains:

'trusted_domains' => 
 array (
 0 => 'localhost', 
 ),

Modifichiamo come segue:

'trusted_domains' => 
 array (
 0 => 'localhost', 1 => 'IndirizzoIP_LAN', 2 => 'IndirizzoIP_Pubblico',
 ),

Cosa dobbiamo inserire?

  • 1 ( Indirizzo IP LAN): inseriamo l’indirizzo IP del nostro server o del nostro NAS sulla rete locale così da garantire l’accesso agli altri device della stessa rete (via https://indirizzoIP_LAN/owncloud);
  • 2 (Indirizzo IP Pubblico): inseriamo l’indirizzo IP pubblico della nostra linea ADSL, del nostro dominio o del nostro indirizzo web così da garantire l’accesso ad altri device provenienti da Internet (via https://indirizzoIP_Pubblico/owncloud);

In alternativa all’indirizzo IP pubblico possiamo inserire quello ottenuto con DDNS o per il nostro server web.

Ora potremo accedere tranquillamente ad ownCloud usando i domini inseriti e autorizzandoci con l’username e la password scelte.

Guida ownCloud: inoltriamo la porta

Come ultima impostazione dobbiamo garantire il traffico in transito sulla porta 443 verso il nostro server o NAS con ownCloud. Impostare l’inoltro ci permetterà di accedere senza problemi quando saremo fuori casa.

La procedura cambia da router a router, ma la procedura standard è simile su qualsiasi modello:

  • Aggiungiamo una regola con l’indirizzo IP locale del nostro NAS o server;
  • Inoltriamo la porta 443 verso l’indirizzo IP locale;
  • Autorizziamo sia TCP che UDP.

Questo dovrebbe bastare per inoltrare ogni tentativo di connessione ad ownCloud verso il nostro server sulla rete locale.

Guida ownCloud: primo utilizzo

Terminata la configurazione potremo gestire ogni aspetto del nostro cloud da interfaccia grafica d’ora in avanti. Le due attività principali che possono essere svolte sul cloud sono:

  • creazione di un nuovo documento;
  • l’upload di un documento.

Entrambe le funzioni sono accessibili tramite due pulsanti posti in alto nella pagina.

Selezione_089

Per creare, ad esempio, un nuovo documento di testo è sufficiente cliccare sul pulsante Nuovo ed iniziare a scivere e salvare il nostro file. Creato il nuovo file nel cloud esso potrà essere scaricato, cancellato o modificato da qualsiasi altro client connesso. Oltre a queste funzionalità troviamo la possibilità di condividere i file. Gli utenti della piattaforma possono infatti mettere a disposizione di altri utenti i documenti creati con la procedura appena vista, così come quelli caricati sul server tramite upload.

Altro aspetto molto importante è il controllo di versione, una sorta di backup continuo di ogni file. Immaginiamo di creare un file ed apportargli più modifiche, anche nell’arco di pochi minuti. Come si vede nell’immagine in basso, il file appunti.txt è stato modificato tre volte, e cliccando su Versioni ownCloud permette di ripristinarne uno snapshot precedente per recuperare eventuali modifiche perse (magari per un blackout improvviso).

Selezione_090

Guida ownCloud: configurazione ed utilizzo client

Possiamo installare il client per ownCloud su praticamente qualsiasi piattaforma attualmente disponibile: Windows, altri sistemi operativi GNU/Linux, OS X, Android e iOS.

Per installarlo su un altro PC con Ubuntu basta lanciare da terminale

sudo sh -c "echo 'deb http://download.opensuse.org/repositories/isv:/ownCloud:/desktop/xUbuntu_14.04/ /' >> /etc/apt/sources.list.d/owncloud-client.list"
sudo apt-get update
sudo apt-get install owncloud-client

Se usiamo invece Windows o OS X ci sono gli installer dedicati nella pagina di download.

DOWNLOAD | client

Guida ownCloud: app mobile

Per i dispositivi mobile invece sono disponibili le app dedicate.

DOWNLOAD ANDROID | App (a pagamento)

DOWNLOAD ANDROID | App (free)

DOWNLOAD APPLE | App (a pagamento)

Di cosa abbiamo bisogno per accedere al nostro spazio cloud? In primis l’indirizzo IP del nostro server cloud. Se siamo sulla stessa rete LAN o WLAN ci basterà inserire l’indirizzo IP statico della LAN corrispondente al nostro NAS o server.

https://192.168.1.6/owncloud

Il sistema effettuerà una verifica della connessione: se tutto OK basterà inserire nome utente e password di ownCloud per iniziare a sincronizzare il client. Se invece il nostro client si trova fuori casa e siamo connessi ad Internet dall’esterno dovremo usare il nostro IP pubblico fornito dall’ADSL per accedere al nostro cloud.

https://NostroIPPubblico/owncloud

L’indirizzo IP sarà la nostra porta d’accesso al cloud; se la connessione è stabilita basterà inserire nome utente e password di ownCloud per connetterci ed iniziare la sincronizzazione. Ora potremo anche sincronizzare alcune cartelle del nostro client: per esempio da Android potremo mettere in sincronizzazione automatica la cartella delle foto, così da trovarci un backup a casa sul NAS in maniera completamente automatica. Possiamo aggiungere qualsiasi cartella o file per la sincronizzazione automatica, senza alcun limite.

Abbiamo concluso la nostra guida ownCloud!

L’articolo Guida ownCloud: come creare il nostro cloud personale appare per la prima volta su Chimera Revo – News, guide e recensioni sul Mondo della tecnologia.

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5 risposte

  1. Sebastiano ha detto:

    E’ possibile cofigurare ed avviare owncloud client da linea di comando?
    grazie

    • alex ha detto:

      L’interfaccia web consente di fare tutto più comodamente ma non fà altro che interfacciarsi al software quindi la risposta è sicuramente sì ma non ho trovato in rete un manuale dei comandi per la sua gestione diretta.

  2. Danilo ha detto:

    Ciao,
    ho il seguente problema, premetto che fino a qualche giorno fa tutto funzionava alla grande, l’unica cosa che ho fatto da quel giorno ad oggi è aver installato webmin.
    Tuttora riesco ad accedere, in lan, con tutti i pc ad owncloud, ma non riesco più ad accedere dall’esterno, wan, mi compare pagina bianca con scritto: Access Error: 404 — Not Found….. Hai qualche idea su come risolvere???

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