Google: annunci contestualizzati per le strade di Londra!
Google è ovunque sul web ed offre servizi che gli utenti apprezzano: si può riassumere così l’efficacia e la grande efficienza economica della rete pubblicitaria Google DoubleClick, in pratica quella su cui sono basati gli annunci che ciascun utente ha modo di visualizzare più volte al giorno su una miriade di siti web sparsi per la rete.
Al di là del discorso orwelliano e del fatto che la profilazione di Google possa spaventare, bisogna ammettere che è sempre stupefacente notare quanto la pubblicità offerta dal colosso di Mountain View venga visualizzata al momento giusto e con gli argomenti giusti. E se questo può far impressione sul web, figuratevi su cartelloni pubblicitari reali.
In effetti ciò è stato fatto: da qualche settimana a questa parte, alcuni dei cartelloni pubblicitari digitali presenti nelle strade più affollate di Londra – come la stazione di London Waterloo ed Euston Road – mostrano annunci provenienti dalla rete DoubleClick, basati principalmente su dati raccolti in tempo reale – ad esempio le condizioni meteorologiche, gli eventi locali, le informazioni sul traffico e l’audience – e contestualizzati in base all’ubicazione geografica del cartellone e mostrati al momento giusto.
Insomma, una riproduzione reale di ciò che già da tempo succede online, con la sola differenza che la profilazione avviene in base all’ambiente circostante e non all’utente preciso: l’esperimento vuole dimostrare come non sia impossibile unire la “nuova frontiera” della pubblicità alle “vecchie metodiche”, complice anche la diffusione della IoT che permette di collegare ad Internet anche i “classici” cartelloni pubblicitari.
Ciò comunque non significa che questo tipo di pubblicità sia destinato a raggiungere i livelli di precisione e di contestualizzazione ottenibili nel digitale, almeno non nel breve tempo.
Sarebbe lecito aspettarsi che Google promuova, un giorno o l’altro, un servizio di WiFi gratuito nelle zone “clou” del mondo accessibile previo inserimento delle credenziali Gmail, da cui raccogliere ancor più dati e con cui contestualizzare ancor meglio gli annunci DoubleClick visualizzati sui cartelloni pubblicitari di tali aree; questa, seppur abbastanza realistica, resta comunque una mera speculazione derivata dalla fantasia dell’autrice.
Per il momento.
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