Netflix rivoluzionerà il modo di vedere film in Italia? [Editoriale]
Il 22 Ottobre è sempre più vicino: tra meno di un mese il servizio on-demand che ha mandato in pensione torrent e pirateria nei paesi dove esso è disponibile sbarcherà nel Belpaese, con prezzi concorrenziali e un grande catalogo da sfruttare.
Riuscirà ad imporsi sulla concorrenza (Sky e Mediaset) e a ritagliarsi una sua fetta di mercato? Ecco alcuni spunti di riflessione sul perché questo servizio sarà rivoluzionario in Italia, seguito a ruota da alcune motivazioni che potrebbero portare Netflix a ridimensionare il suo successo in Italia.
Netflix avrà successo in Italia, perché?
La qualità è migliore
Rispetto ad altri servizi on-demand già disponibili in Italia Netflix si affida esclusivamente ai migliori codec per la riproduzione dei contenuti, ed ha abbandonato plugin esterni (tipo Flash e Silverlight) abbracciando HTML5. H.264, H.265 e e DTS sono di casa su Netflix, almeno alle qualità più elevate (FullHD e 4K).
La concorrenza arranca da questo punto di vista: sia Sky che Mediaset si affidano ancora a Silverlight, un plugin ottimo per la riproduzione dei contenuti DRM-oriented, ma ormai obsoleto (la stessa Microsoft ne ha abbandonato lo sviluppo) e non paragonabile in termini di qualità.
A parità di contenuti Netflix offrirà quindi una migliore qualità, e sappiamo benissimo che anche l’occhio e le orecchie vogliono la loro parte.
Lo streaming è fluido
Netflix sfrutta al massimo la tecnologia Smooth Streaming, prerogativa di Silverlight fino a poco tempo fa ma ormai disponibile anche su HTML5 grazie allo sviluppo (a cui ha contribuito la stessa Microsoft) delle Encrypted Media Extensions.
HTML5 è maturato al punto da poter variare “in tempo reale” il bitrate audio e video del contenuto offerto, limitando al minimo i disagi per gli utenti e sfruttando al massimo la banda ADSL disponibile al momento.
Se le nostre connessioni rientrano nei prerequisiti minimi (variabili per ogni abbonamento) possiamo star certi che difficilmente vedremo il player bloccarsi per il caricamento o per effettuare il buffering.
Ecco una tabella (in inglese) che mostra i prerequisiti in base alla connessione disponibile.
Il prezzo è concorrenziale
8 € per accedere all’intero catalogo film e telefilm senza spese aggiuntive, tutto a portata di clic! Senza dimenticare che su Netflix non ci sono solo film e serie TV ma anche documentari, sit-com, cartoni animati e molto altro. Una vera e propria TV via Internet, in grado di sostituire i canali classici in maniera (forse) definitiva.
Con una spesa leggermente superiore possiamo ottenere qualità molto elevate (FullHD e 4K) e connettere più dispositivi contemporaneamente allo stesso account, l’ideale se si ha una famiglia.
I metodi di pagamento dell’abbonamento sono numerosi e adatti a qualsiasi tasca.
Netflix non avrà successo e/o faticherà moltissimo in Italia, perché?
Non ci sono (almeno all’inizio) le serie targate Netflix
Molte serie TV prodotte e distribuite da Netflix non sono disponibili in Italia perché ceduti in concessione a Sky. Fino al termine degli accordi quindi i cavalli di battaglia firmati Netflix (House of Cards su tutti) non sarà possibile gustarseli tramite il servizio.
Sky e Mediaset hanno più peso lato marketing
I due colossi già presenti in Italia investono moltissimo in pubblicità e marketing sulle reti nazionali, al punto che ben 3 canali molto seguiti (canale 5, italia 1 e rete 4) sono di proprietà stessa della Mediaset. In un paese dove la TV è ancora il primo mezzo di informazione, l’affermazione di Netflix passa anche dalla sua capacità di mostrarsi in spot pubblicitari di reti “concorrenti”, che metteranno sicuramente in primo piano i loro prodotti rispetto al nuovo arrivato.
Non sarà sicuramente facile, ma Netflix dovrà mettere in conto un certo “ostracismo” tutto italiano.
Le connessioni non sono adeguate
Forse il punto più importante: nonostante le richieste tutto sommato non eccessive per gustarsi lo streaming di Netflix, la velocità media delle connessioni italiane è inferiore al minimo richiesto per gustarsi l’alta definizione.
Solo quando la fibra ottica prenderà davvero piene e sarà disponibile a tutti (anche con VDSL) potremo gustarci Netflix in tutto il suo splendore, fino ad allora aspettiamoci risultati deludenti per gli utenti che già oggi faticano a gustarsi YouTube per connessioni inferiori ai 5 Mega.
Sulla carta solo 480p di Netflix saranno accessibili a tutti gli italiani, ma a sto punto tanto vale farsi un abbonamento a Mediaset Premium o Sky.
La pirateria audiovisiva è ancora predominate
Mentre lato videogiochi l’affermarsi di servizi come Steam, l’aggiunta di multiplayer massivi e controlli sempre più efficaci ha ridotto in maniera consistente la pirateria in Italia (ma occhio non è scomparsa, specie su PC), lato contenuti multimediali si è ancora in pieno Far West.
“Se una cosa posso averla gratis ad elevata qualità, via torrent o simili, perché pagare per un servizio?”
è sicuramente il pensiero che sfiora, se non tutti gli italiani, almeno una buona parte di essi. In tempo di crisi gratis è meglio, anche se le offerte a pagamento sono gustose e la qualità di quest’ultime superiore. Poco importa se ci sono le pene e le leggi da rispettare: i controlli su tale tipo di pirateria sono sempre molto lacunosi (spesso si limitano a chiudere qualche sito di streaming), per essere beccati e condannati bisogna esser davvero sfortunati.
Un videogiocatore con un gioco piratato incontra già molte più difficoltà: niente multiplayer, difficoltà a far riconoscere la propria copia sul PC, mancanza di file, virus nascosti etc. In questo campo le difficoltà della pirateria ha decretato il buon successo di Steam in Italia, nonostante la pirateria non sia affatto morta.
Finché quindi non cambierà la “cultura” del popolo difficilmente si vedrà la fruizione di contenuto audio/video come un servizio da pagare a tutti i costi.
L’articolo Netflix rivoluzionerà il modo di vedere film in Italia? [Editoriale] appare per la prima volta su Chimera Revo – News, guide e recensioni sul Mondo della tecnologia.
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