Windows 10: Microsoft “spia” gli utenti? [Editoriale]

By Simone Sorrentino

Windows 10 è il nuovo sistema operativo pubblicato da Microsoft pochi giorni fa. Portato avanti con una campagna di marketing molto ben strutturata, con una nuova interfaccia e tante nuove funzionalità il prodotto del big di Redmond ha suscitato interesse sin dalle prime release.

Dopo molti mesi di testing siamo arrivati finalmente al prodotto finale, ma sembra che non solo il sistema operativo in sé sia cambiato, ma anche i nuovi termini di servizio e privacy decisamente diversi da Windows 7 e 8: i più meticolosi potrebbero parlare di “pericolo per la privacy”.

Ma analizziamo alcuni passi delle policy applicate da Microsoft sui suoi prodotti (compreso Windows 10):

Per abilitare Cortana a fornire esperienze personalizzate e suggerimenti rilevanti Microsoft raccoglie e impiega vari tipi di dati, come la posizione geografica, dati dal vostro calendario, applicazioni usate, dati dalle vostre email e messaggi di testo, chi chiamate, i vostri contatti e quanto spesso interagite con ciascuno di essi.

Cortana inoltre impara su di voi raccogliendo dati su come utilizzate il vostro device e altri servizi Microsoft, come musica, impostazioni di allarme, se lo schermo è bloccato o meno, cosa osservate e cosa acquistate, la cronologia locale e quella su Bing, e altro.

E non si fermano alla sola Cortana…

Accederemo, riveleremo e conserveremo dati personali, compresi i vostri contenuti (come il testo delle email, altre comunicazioni private o altri file in cartelle private), qualora ritenessimo in buona fede che farlo sia necessario per proteggere i clienti o per ottemperare ai termini che governano l’impiego dei servizi.

Per quanto non sia una cosa bella da sentire vi ricordo che questo tipo di contratto è offerto anche da Google, Apple, Dropbox e tanti altri.

Conclusioni

Tirando le somme possiamo dire senza nessun dubbio che l’utilizzo di Windows 10 al pieno delle sue potenzialità implica il concedere a Microsoft un ampio diritto di osservare cosa si fa, si dice o si crea usando il suo sistema.

Sorpresi? Spaventati? Impauriti? Messa su questo piano Windows 10 potrebbe sembrare lesivo per la privacy degli utenti, ma di riflesso senza questi permessi (agli utenti spetta la scelta finale se abilitarli o meno) molti degli innovativi servizi targati Microsoft non funzionerebbero.

Il nostro consiglio rimane sempre quello: controllate sempre quello che accettate per evitare brutte sorprese e se non siete soddisfatti disattivate le voci relative alla privacy.

LINK | Termini sulla privacy Microsoft

LINK | Termini sui servizi Microsoft

L’articolo Windows 10: Microsoft “spia” gli utenti? [Editoriale] appare per la prima volta su Chimera Revo – News, guide e recensioni sul Mondo della tecnologia.

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