Recensione Intel Compute Stick: un vero PC in una chiavetta!
By Simone Renzo
Fin dal 2014 abbiamo visto una esplosione di mini pc nel mercato europeo, specialmente provenienti da brand cinesi o asiatici in generale e spesso dalla qualità discutibile o con diversi difetti che nonostante il prodotto potesse essere di qualità facevano perdere troppi punti. Ma se invece riducessimo ancora di più la dimensione di questi mini pc migliorandone anche le possibilità di utilizzo? Pochi mesi fa Intel ha presentato la sua idea di PC in chiavetta che potesse racchiudere ciò che abbiamo visto nel 2014 in un design rimpicciolito ma ben ottimizzato e sfruttabile, adatto all’utilizzo di tutti i giorni come PC da “internet” oppure per semplici applicazioni multimediali.
Oggi andremo a vedere il design reference dell’Intel Compute Stick, un micro-pc dalle mille possibilità!
Confezione
Seppur stiamo parlando di una unità reference (ed inoltre la confezione che abbiamo è di pre-produzione), il contenuto della confezione non lascia a desiderare e ci propone i giusti accessori per usare il Compute Stick a dovere: troviamo infatti l’alimentatore in standard USB da parete (2A) con presa intercambiabile, un cavo USB-microUSB sufficientemente lungo per alimentare il tutto e una mini prolunga HDMI che ci permetterà di staccare lo stick dalla TV/Monitor a cui è collegato e quindi migliorare cable management o a livello termico.
Design
La scelta di Intel di rimanere su un design semplice non è casuale, infatti ciò permette ai vari OEM di personalizzare la scocca esterna mantenendo la componentistica inalterata e quindi anche le prestazioni. La versione reference riporta solo il logo Intel sul frontale dove vi sono inoltre due griglie che permettono alla piccola ventolina interna di dissipare il calore in modo efficiente, i materiali sono interamente plastici e la finitura lucida trattiene fin troppe ditate. Il lato posteriore si presenta pulito ma con una finitura simil-gommata e opaca che stacca dal coperchio anteriore in modo netto.
L’unica vera connessione video disponibile è la HDMI inclusa nella scocca grazie al quale potrà collegarsi a TV o Monitor con risoluzione fino al Full HD (1080p). Su di un lato troviamo il pulsante di accensione che sarà spesso inutile essendo che lo Stick si accende automaticamente alla connessione dell’alimentazione, la porta microUSB per la alimentazione e la unica porta USB 2.0 grazie al quale potremmo collegare chiavette o quant’altro (consigliato l’uso di un hub alimentato). Sul lato opposto vi è l’unico slot di espansione di memoria con microSD, che ci permetterà di ovviare in parte alla limitata memoria interna. Piccola chicca è la presenza di un LED blu che indica se lo stick è acceso o spento, posto sulla parte lucida della scocca e ben visibile grazie alla sua dimensione.
Hardware
Sotto il cofano (o meglio, il coperchio) di questo Intel Compute Stick troviamo un SoC Atom BayTrail Z3735F, con CPU x86 quad-core a 1.33Ghz con Turbo Boost fino a 1.83Ghz e GPU integrata Intel con frequenza di base a 311Mhz con Boost fino a 646Mhz. Sicuramente non stiamo parlando di un sistema nuovo ma questo SoC è oramai stato testato e ottimizzato a dovere da permettere di essere inserito in una scocca così ridotta senza problemi di surriscaldamento o consumi, anche grazie al suo SDP (Scenario Design Power) di soli 2.2W.
La RAM integrata è di 2GB in variante DDR3L-RS a 1333Mhz, sufficiente a far girare Windows 8.1 con fluidità e senza enormi intoppi nell’uso quotidiano, mentre la memoria interna nella variante da noi provata è di 32GB che seppur ridotta ci permette di avere un minimo di spazio per i nostri programmi multimediali e di uso quotidiano, uscirà inoltre una variante con 1GB di RAM e 8GB di memoria interna ad un prezzo minore (con Ubuntu preinstallato). La connettività integrata comprende Bluetooth 4.0 completo ed utile per le periferiche esterne, oltre al classico WiFi a/b/g/n single band dalla potenza non molto elevata (chip Realtek e antenna ridotta). A livello termico Intel ha ben pensato di risolvere tutti i problemi che possono sorgere integrando una piccolissima ventola che soffia aria su una area dissipante che comprende tutta la scheda logica (dissipatore in alluminio), col vantaggio di mantenere le temperature sempre entro i 70 °C anche sotto enormi sforzi continuativi seppur il rumore prodotto sia leggermente fastidioso essendo simile ad un fischio.
Abbiamo effettuato alcuni benchmark e comparato i risultati con un Asus Vivotab Note 8 in nostro possesso che monta un Atom Z3740 dalle prestazioni decisamente superiori e pari frequenza e memoria. Iniziamo da Geekbench 3 che ci permette di avere una panoramica generale sul sistema che pare tenere testa al suo fratello superiore seppur perda diversi punti, potete trovare il report completo a questo link.
Passando sul lato grafico ecco 3DMark in versione Modern, coi suoi benchmark Ice Storm (720p) e Ice Storm Extreme (1080p), pare che comunque il sistema mancando di driver Intel dedicati per la GPU (probabilmente disponibili a parte ma non preinstallati) non permetta di godere della GPU integrata che in realtà non pecca così tanto, in qualsiasi caso lo Z3740 è sicuramente superiore dal lato grafico.
Passiamo ora ad un test specifico per la memoria ovvero il benchmark di AIDA64 che ci fa vedere come la cache interna della CPU e la memoria RAM pecchino e ci causino un collo di bottiglia difficilmente riparabile essendo intrinseco della piattaforma, comunque i dati non sono troppo preoccupanti e rispetto allo Z3740 perde specialmente in ambito cache L1 (116GB/s su tale SoC in lettura).
Concludiamo il giro di benchmark con CrystalDiskMark che saggia la velocità della eMMC interna che pare di qualità discreta riuscendo a battere il nostro Vivotab di circa 20MB/s di media, un dato davvero incoraggiante e che fa vedere l’impegno di Intel nell’inserire memorie di qualità superiore onde evitare eventuali colli di bottiglia in lettura e scrittura anche di file grandi.
Per chiudere la sezione Hardware vorrei farvi vedere cosa intendevo con una gestione termica efficiente, con l’utilizzo di CPUID HWMonitor ho controllato costantemente le temperature e i consumi del SoC durante uno stress test completo con AIDA64 ottenendo risultati davvero incoraggianti e notando che le temperature non riescono mai a salire oltre i 71 °C sul core più caldo, merito della dissipazione efficiente e del throttling leggero della CPU che permette di tenerla più fredda senza impattare sulle prestazioni significativamente.
Software
Non vi è molto da discutere a livello di software installato, essendo un semplice Microsoft Windows 8.1 with Bing x86 che permette di ottenere una esperienza livello desktop senza sacrificare il numero di programmi installabili ed avviabili. Una volta aggiornato mediante Windows Update dove troveremo anche tutti gli update per i driver delle periferiche di sistema, il Compute Stick ci permetterà di avere una esperienza generalmente appagante se utilizziamo task leggeri quali browsing internet o visione di film/video, o ancora utilizzo della suite Office che da il meglio di se su PC di queste dimensioni.
Per fortuna Intel non ha installato programmi secondari e bloatware nel design reference, ma i produttori che adottano questo design possono benissimo personalizzare l’esperienza essendo interamente in mano all’OEM quindi non garantiamo una esperienza equivalente al momento della brandizzazione. Il vero limite del Compute Stick è sicuramente nella memoria RAM e nella potenza della CPU che, seppur Windows sia ora leggero e scattante, limitano nel multitasking o spesso dovremo aspettare per alcuni task leggermente più intensi, inoltre l’utilizzo a risoluzione massima fa rallentare l’intero sistema che non riesce a mantenere il passo a risoluzione Full HD.
Conclusioni
Per concludere questa recensione non posso che affermare la mia sorpresa durante l’utilizzo di questo Intel Compute Stick che nonostante le sue dimensioni estremamente ridotte ci permette di avere una esperienza d’uso adatta ad un utilizzo quotidiano di browsing internet,. scrittura, lettura o visione di un film/video online senza intoppi o grandi problematiche. Sicuramente il SoC Atom integrato non è al passo coi tempi e necessiterebbe di un aggiornamento (che sono sicuro arriverà con la prossima versione dello stick) e la presenza di una sola porta USB onboard è limitante e ci costringe ad utilizzare un hub spesso e volentieri nonostante la chiavetta sia munita di Bluetooth che ci permette di collegare le nostre periferiche come tastiera e mouse in modo wireless.
Il prezzo di vendita si aggira sui 150-160€ per la variante da noi provata da 2GB di RAM, 32GB di memoria e Windows 8.1 integrato, sicuramente non bassissimo ma stiamo pur sempre parlando di un prodotto di alta qualità in un design piccolissimo e che non ci farà preoccupare per le temperature come molte altre soluzioni fanno. Insomma se state cercando un PC in una chiavetta da portare con voi anche in vacanza e collegare alla TV o che funga da client DLNA multimediale questo Compute Stick fa al caso vostro e vi darà molte soddisfazioni, attenti a non chiedergli di far troppo però!
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