NAS e Chromecast: accoppiata vincente?
L’arrivo di un NAS ha aperto nuovi scenari nella multimedialità per la mia casa: uno storage di rete come magazzino universale per la mia raccolta di video, immagini e musica? L’idea di poter gestire il tutto da un dispositivo compatto accesso 24H (senza lasciare acceso il PC principale da 500W) e di inviare comunque i file al Chromecast mi stuzzicava fortemente, al punto da mettermi subito al lavoro per far funzionare tutto alla perfezione.
Dopo decine di esperimenti e prove, posso scrivere tutti i miei pareri in questa guida dove mostrerò pregi e difetti dell’accoppiata NAS e Chromecast, più una piccola parentesi sulle alternative.
NAS e Chromecast: pregi
Come già accennato lasciare accesso tutta la giornata, per 7 giorni alla settimana e per 365 giorni all’anno un NAS non è sicuramente la stessa cosa di lasciare nelle medesime condizioni un PC desktop, specie se quest’ultimo vanta un Intel Core i7 e una NVIDIA GTX: oltre ad un grande ringraziamento della bolletta della luce (un moderno NAS consuma circa 20 W) ho nel mio caso specifico un beneficio ambientale: il PC desktop è in camera da letto, e il rumore non è sopportabile alle mie orecchie! Un NAS è decisamente più silenzioso (anche perché lontano dalla camera).
Sulla sua accoppiata con Chromecast fondamentale è la possibilità di sfruttare dei programmi media server sul NAS compatibili con il dongle Google: Synology garantisce il supporto nativo già con la sua app Video Station, ma in alternativa il media server gratuito Plex è disponibile per tutti i NAS in circolazione, basta scaricare l’app giusta per la propria piattaforma.
DOWNLOAD | Plex
Supporto ai formati nativi di Chromecast garantito, con controllo a distanza via app per smartphone (da usare come un telecomando!).
DOWNLOAD | Plex per Android
Con Plex potremo indicizzare liberamente qualsiasi cartella del NAS: se per esempio abbiamo una cartella specifica per i download via torrent sul NAS, inserendo questa cartella in Plex potremo gestirla subito ed inviare al Chromecast tutti i video scaricati.
Se siete amanti della comodità assoluta ma non avete molte conoscenze informatiche, montare un NAS sulla propria rete LAN e usarlo con Chromecast è la soluzione migliore: difficilmente tornerete indietro una volta provata tutta questa comodità!
Ecco alcuni piccoli consigli per l’acquisto utili a creare subito questa soluzione media server; unico prerequisito un router wireless.
LINK ACQUISTO | NAS Synology (140 €)
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NAS e Chromecast: difetti
Il problema principale di quest’accoppiata è il scarso supporto ai formati audio/video del Chromecast: come client DLNA è davvero molto limitato! Chromecast supporta esclusivamente i formati video H.264 e VP8, mentre legge i formati audio MP3, AAC e poco altro, limitando di fatto il supporto solo ai video con contenitore MP4 o MKV.
Tantissimo materiale in rete è disponibile ancora con il contenitore AVI e codec Xvid, materiale non riproducibile direttamente sul Chromecast. Mentre su un PC desktop questo non è un problema visto il supporto alla transcodifica in tempo reale (su CPU adeguate) da parte di Plex (che converte al volo i video incompatibili), su NAS raramente è disponibile tutta questa potenza: il 90% nei NAS in commercio non ha una CPU pensata per transcodificare video.
Risultato? Impossibile vedere un video in AVI custodito su NAS e inviato al Chromecast. Un difetto da non sottovalutare se si punta su questa soluzione media server.
Vediamo in basso tutte le possibili soluzioni al problema.
NAS e Chromecast: soluzioni ed alternative
Le alternative e le soluzioni ai difetti per fortuna non mancano, da quelli completamente gratuiti fino a soluzioni a pagamento, tutto dipende dalle nostre abilità informatiche e dalle nostre necessità.
Metodo gratuito: prevenire prima di curare
Conoscendo le limitazioni del Chromecast, dobbiamo concentrare i nostri sforzi nello scaricare il più possibile materiale compatibile (MKV o MP4 con H.264 o x264); se abbiamo più fonti per una risorsa, concentrandoci durante il download solo su quella sicuramente compatibile ci eviterà di incorrere in problemi di conversione.
Metodo gratuito: convertire tutti i video e salvarli sul NAS
Soluzione scontata, ma che porta via un sacco di tempo: possiamo usare un qualsiasi software di conversione per convertire i video AVI in un formato leggibile per il Chromecast. Personalmente una di quelle che apprezzo di meno: se ho 1 TB di video in AVI, quando tempo mi porta via la conversione di tutti i video?
A riguardo vi rimando alla nostra guida per i programmi Windows.
APPROFONDIMENTO | La grande guida ai convertitori per film, musica e foto
Metodo gratuito: usare uno smartphone come ripetitore
Se abbiamo già il NAS e il Chromecast ma non vogliamo sborsare altri soldi, ci basterà usare uno smartphone recente!
Useremo l’app Chromecast, un file manager e un lettore video installato per accedere ai contenuti del NAS, riproducendo i file in rete sul dispositivo e replicando lo schermo dello smartphone sul Chromecast. Può sembrare rude, ma è efficace.
APPROFONDIMENTO | Come riprodurre qualsiasi video sul Chromecast via rete
Metodo a pagamento: Powerline e BubbleUPnP
Molti TV moderni hanno il supporto ai video AVI e altri formati non riconosciuti dal Chromecast, a cui aggiungere anche il supporto a DLNA. Senza rinunciare al Chromecast (che terremo per altri scopi) possiamo collegare il TV via Ethernet alla rete e al NAS, facendo diventare quest’ultimo un server DLNA. Il NAS si limiterà a inviare il flusso audio/video al TV senza conversione.
Per collegare una TV lontana dal router e dal NAS useremo Powerline, con prezzi a partire da 30 €.
APPROFONDIMENTO | Adattatori Powerline: guida all’acquisto
Per gestire insieme Chromecast e TV DLNA con un unico dispositivo (telecomando) useremo BubbleUPnP, da installare sul NAS e su uno smartphone Android.
DOWNLOAD | Server BubbleUPnP per NAS (gratis)
DOWNLOAD | BubbleUPnP per Android (gratis demo, completa a pagamento)
Tramite quest’app potremo scegliere con un semplice tap su schermo se usare DLNA o Chromecast per la riproduzione del contenuto dal NAS cambiando da uno all’altro in tempo reale, senza alcuna rinuncia o conversione. I file MKV o MP4 potremo gestirli con il Chromecast, mentre per i file AVI useremo solo DLNA.
Metodo a pagamento: usare un NAS con transcodifica hardware
Per i più esigenti fare troppi salti mortali è un’offesa al dio della comodità e della pigrizia, vogliono tutto subito e pronto! In tal caso conviene munirsi di un NAS che supporti senza problemi la transcodifica in tempo reale, tipo i Synology marchiati con la scritta Play, ad esempio Synology DS214Play. Belli, veloci e con transcodifica: Chromecast ringrazierà!
LINK ACQUISTO | Synology DS214Play (262 €)
Metodo a pagamento: alternative a Chromecast
Troppe limitazioni per il dongle di Google? Sul mercato ci sono tanti dongle e minibox alternativi che vantano un supporto ai codec migliore, così da rimuovere il problema alla radice!
Eccone alcuni:
- Matchstick (Firefox OS, in arrivo)
- EZ Cast M2 (22 €)
- Tronsmart T1000 (26 €)
- Teewe 2 Media Streaming Stick (circa 33 €)
- Raspberry Pi 2 Modello B (45 €)
- Amazon Fire TV Stick (55 €)
- Apple TV HD (79 €)
- WD TV (97 €)
- Roku Streaming Stick (110 €)
- Nexus Player (125 €)
- Roku 3 Streaming Media Player (180 €)
L’articolo NAS e Chromecast: accoppiata vincente? appare per la prima volta su Chimera Revo – News, guide e recensioni sul Mondo della tecnologia.
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