Le migliori alternative open source ai software proprietari

By Jessica Lambiase

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PRISM, il grande fratello orwelliano riportato nella realtà.

PRISM, il programma dell’intelligence statunitense che, in nome della “lotta al terrorismo”, tiene sotto stretta sorveglianza il mondo intero.

Due definizioni differenti e contemporaneamente simili l’un l’altra: il programma promosso ed attuato dalla NSA – National Security Agency – e supportato dai servizi di spionaggio britannico che fanno capo alla GCHQ (e al relativo programma Tempora) è stato in grado di scatenare nelle masse la strana sensazione di avere qualcuno col fiato sul collo, sensazione aggravata ulteriormente dal momento in cui alcune tra le big del settore informatico – capolista Microsoft e Google – hanno ammesso di aver contribuito in parte alla raccolta delle informazioni da parte della NSA.

E’ d’obbligo ora guidare i nostri lettori alla consultazione di questo articolo: se volete ottenere maggiori informazioni su quello che è il caso PRISM potrete continuare la lettura. Altrimenti, qualora foste interessati esclusivamente alle alternative suggerite, dovrete iniziare la consultazione dell’articolo da questo punto.

Come vi ho accennato inizialmente il programma di sorveglianza internazionale PRISM è nato – o, almeno, è questo che dichiara attualmente l’amministrazione Obama – in seguito agli avvenimenti dell’11 Settembre 2001 per scongiurare l’eventualità di attacchi terroristici in scala mondiale e mettere le agenzie di sicurezza nella posizione di poter intervenire in tempo, essendo regolamentato dalla Section 702 del FISA (“Foreign Intelligence Surveillance Act”).

Dopo le rivelazioni di Snowden le big informatiche sono corse ai ripari declamando la loro presunta innocenza, tuttavia la controversia – anche in questo caso – va letta in maniera più approfondita: nelle slide informative pubblicate da Snowden si parlava di accesso diretto ai dati ed è esattamente quello che le major quali Yahoo!, Microsoft e Google hanno contestato riguardo la pubblicità negativa, arrivata come diretta conseguenza alla pubblicazione del piano PRISM.

Resta il fatto che le tre aziende – chi in parte maggiore, chi in parte minore – hanno ammesso di aver ricevuto (e soddisfatto) diverse richieste della NSA, sebbene successivamente abbiano insistito per promuovere la trasparenza dei dati.


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Ritornando al nostro discorso sulle dirette conseguenze del PRISM, l’opinione pubblica si è spaccata prevalentemente in tre grosse categorie: i disinteressati – che sottolineano di non aver niente da nascondere e di non essere minimamente turbati da questa tipologia di controllo, gli integralisti – che vedono leso il naturale diritto alla privacy ed i cosiddetti “complottisti” che considerano il PRISM come un modo per controllare l’umanità intera regolando così le scelte e le mosse delle potenze mondiali, tesi sostenuta in particolare da un ex dipendente Microsoft.

Abbiamo già in precedenza toccato l’argomento privacy analizzando come questo concetto possa essere cambiato nel corso degli anni, e non è purtroppo possibile affermare con certezza quale delle tre categorie descritte in precedenza possa meglio rispecchiare la realtà dei fatti, purtroppo ancora poco chiara.

Chiarito un attimo l’aspetto teorico del caso, passiamo ora a ciò che riguarda l’atto pratico: percorrendo la rete, i nostri dati – siano essi e-mail, conversazioni private, semplici dati di navigazione e via discorrendo – passano attraverso un numero variabile (ma non per questo basso) di macchine, venendo comunque memorizzati e replicati sui cosiddetti server, in genere appartenenti alle aziende che offrono i servizi di cui si usufruisce.

Ora, volendo ulteriormente focalizzare il discorso sull’utente finale, i programmi utilizzati in rete hanno un ruolo fondamentale – almeno quanto quello delle privacy policy dei servizi che si utilizza – nel determinare la consapevolezza del trattamento dei dati: è chiaro che in un applicativo opensource chiunque, con un minimo di conoscenze di programmazione, può sapere esattamente quando i suoi dati finiscano dove, cosa che non succede per un software closed-source.

Questo è un secondo aspetto, ancora più inquietante del precedente, del caso PRISM: secondo alcuni ben informati sui fatti vi sarebbero alcune grosse aziende che lascerebbero di proposito dei “buchi” nei propri algoritmi e nei propri programmi per agevolare il tanto discusso accesso diretto da parte della NSA. Chiaramente, visto l’approccio comunitario al software open-source e al sano integralismo che regna tra i membri della comunità, quanto detto precedentemente può succedere esclusivamente all’interno di programmi a sorgente chiuso.

A questo punto la situazione dovrebbe esservi chiara ed altrettanto dovrebbe risultare lo scopo di questo articolo: vi proponiamo infatti delle alternative open source ai software proprietari, programmi gratuiti nella maggior parte dei casi accompagnati da servizi online che vanno dal cloud ad intere piattaforme e che limitano al minimo le possibilità di cadere “vittime” della spia-PRISM, alternative di ben noti servizi e sistemi internet-based (che citeremo).

DISCLAIMER – il grande Kevin Mitnick diceva che l’unico computer sicuro è un computer spento e mai come in questo caso bisogna dargli ragione: tutto quanto troverete da qui in poi può aiutarvi a cercare di evitare di essere sorvegliati ma non esiste purtroppo l’assoluta certezza in tal senso.

Le migliori alternative open source

Software

Sistemi Operativi Desktop

Ecco una serie di alternative alle conosciute famiglie di sistemi operativi desktop Windows e Mac, entrambe proprietarie, closed-source e quindi a potenziale rischio PRISM.

  • Debian: distribuzione Linux madre, adatta a chi cerca stabilità e flessibilità nel proprio sistema operativo.
    Link | Debian Home
  • Gentoo: distribuzione Linux madre, adatta a chi cerca sicurezza assoluta dai propri programmi: niente installabili binari, viene tutto compilato sulla macchina dell’utente. Link | Gentoo Home
  • LMDE (Linux Mint Debian Edition): distribuzione Linux basata sul ramo testing di Debian, particolarmente adatta a chi si affaccia per la prima volta al mondo Linux provenendo da altri sistemi operativi.
    Link | LMDE – Home
  • Fedora: distribuzione Linux adatta a chi cerca qualcosa di stabile ma contemporaneamente orientato verso le nuove tecnologie.
    Link | Fedora Home
  • Qbes OS: distribuzione Linux basata su Fedora/Xen, particolarmente adatta a chi fa della sicurezza un must.
    Link | Qbes OS – Home

Sistemi operativi Server

Una serie di alternative ai sistemi operativi server più noti quali Windows NT, Windows Server e Apple OSX Server

  • CentOS: distribuzione Linux server-oriented, può vantare piena compatibilità con Red Hat Enterprise Linux (RHEL).
    Link | CentOS – Home
  • SME Server: distribuzione Linux basata su CentOS che dispone di alcuni servizi pronti per l’uso.
    Link | SME Server – Home
  • Debian: distribuzione Linux madre e particolarmente flessibile.
    Link | Debian – Home
  • Yunohost: distribuzione Linux basata su Debian che dispone di alcuni servizi pronti per l’uso.
    Link | Yunohost – Home

privacy_2Sistemi Operativi Mobile

Qui proponiamo una serie di alternative al sistema operativo Android di Google: nonostante sia disponibile il sorgente del sistema e sia distribuito gratuitamente, Android integra molti servizi closed gestiti da Google, che non specifica chiaramente la destinazione e l’uso dei dati ricavati. Purtroppo non esistono al momento alternative non-closed e non-proprietarie per i sistemi operativi Windows Phone e iOS.

  • CyanogenMOD: ROM alternativa basata sul progetto AOSP e non integrata di default con i servizi di Google.
    Link | Cyanogenmod – Home
  • Replicant: sistema operativo Android-based completamente opensource.
    Link | Replicant – Home
  • Firefox OS: sistema operativo della Mozilla Foundation, completamente opensource e compatibile con molti dispositivi Android.
    Link | FirefoxOS – Home

Qualora decidiate di usare Replicant o la CyanogenMOD, vi consigliamo di installare anche F-droid – una sorta di catalogo di applicazioni Android completamente opensource. F-droid può anche essere usato su tutte le versioni comuni di Android.

Link | F-Droid – Home

Browser

Qui proponiamo una lista di bundle, alternativi ai browser proprietari Internet Explorer, Safari e Google Chrome, che vi permetteranno di navigare in parziale anonimato. Particolare attenzione va fatta sul discorso Google Chrome: la maggior parte del codice del browser è opensource e condivisa col progetto Chromium, tuttavia sono presenti in Chrome parti proprietarie e a sorgente chiuso introdotte da Google. Inoltre la predisposizione del browser Chromium per i servizi Google lo rende non adatto ai fini di questa guida.

  • TOR Browser Bundle: multipiattaforma, include il browser Firefox e tutto il necessario per navigare in anonimato tramite la rete TOR.
    Link | Tor Browser Bundle
  • JonDonym: multipiattaforma, prevede un proxy per incanalare la propria connessione tramite la rete JonDom ed un apposito profilo per utilizzarla in Firefox.
    Link | JonDonym
  • Onion Browser: dedicato al sistema operativo iOS, permette di navigare attraverso la rete TOR.
    Download (a pagamento) | Onion Browser da App Store
  • Orbot: dedicato al sistema operativo Android (con root), è un proxy permette di “deviare” tutte le attività di navigazione dal cellulare verso la rete TOR.
    Download | Orbot

Estensioni per Firefox

Qui proponiamo una lista di estensioni opensource da integrare con Firefox per aumentare la sicurezza della propria navigazione web:

  • AdBlock Edge: permette di bloccare la visualizzazione degli annunci pubblicitari.
    Download | AdBlock Edge
  • NoScript: permette di bloccare l’esecuzione di codice JavaScript, Flash e Java dalle pagine web.
    Download | NoScript
  • Disconnect: permette di abilitare perennemente il DNT, evitando così la tracciatura dell’attività di navigazione.
    Download | Disconnect
  • Mailvelope: permette di cifrare tramite OpenPGP i messaggi di posta inviati tramite webmail.
    Download | Mailvelope
  • HTTPS Everywhere: permette di abilitare automaticamente la cifratura SSL sui portali in grado di supportarla.
    Download | HTTPS Everywhere

Client di posta

Qui proponiamo una lista di client alternativi ai vari Outlook, Windows Mail ed Apple Mail.

  • Mozilla Thunderbird: Client e-mail opensource multipiattaforma promosso dalla Mozilla Foundation con supporto alle estensioni di terze parti. E’ possibile integrarlo con l’add-on TorBirdy per la ricezione e l’invio di email attraverso TOR oltre che con Enigmail per integrare il supporto OpenPGP.
    Download | Mozilla Thunderbird
    Download | TorBirdy
    Download | Enigmail
  • Sylpheed: client mail opensource minimale ma dall’utilizzo estremamente semplice.
    Download | Sylpheed

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Client IM (chat)

In questa sezione proponiamo una lista di client alternativi di messaggistica istantanea, alternativi a programmi (e rispettivi servizi) come AOL IM, Apple Messages, Google Talk, WhatsApp, Viber e Yahoo messenger.

  • Pidgin: Programma opensource e multipiattaforma (Windows, Linux e Mac) adatto all’utilizzo con diversi protocolli conosciuti (Google Talk (XMPP), Jabber, MSN e via discorrendo);
    Link | Pidgin
  • TorChat: Programma multipiattaforma (Windows, Linux e Mac) con relativo sistema di messaggistica anonima e decentralizzata basato sulla rete TOR;
    Link | TorChat
  • Xabber: app Android con relativo sistema di messaggistica istantanea, protetto con cifratura OTR (alternativa a WhatsApp).
    Link | Xabber
  • ChatSecure: app iOS con relativo sistema di messaggistica istantanea, protetto con cifratura OTR.
    Link | ChatSecure

Client VoIP

In questa sezione proponiamo una lista di client alternativi di programmi VoIP, alternativi a programmi (e rispettivi servizi) come Skype, Google Hangouts e FaceTime.

  • Jitsi: client opensource multipiattaforma (Windows, Linux e Mac) per chat e videoconferenze cifrate tramite SIP; rappresenta un’ottima alternativa a Skype si basa sul protocollo XMPP.
    Link | Jitsi
  • Linphone: client multipiattaforma (Android, Blackberry, iOS e Linux) per VoIP e videoconferenze cifrate tramite SIP.
    Link | Linphone

Software e algoritmi di cifratura

In questa sezione si propongono alcune alternative ai comuni software e algoritmi di cifratura proprietari di Apple, McAfee, Symantec e BitLocker.

  • Truecrypt: software multipiattaforma per la cifratura del disco.
    Link | TrueCrypt
  • EncFS: sturmento multipiattaforma per la cifratura dei files.
    Link | EncFS
  • LUKS: strumento multpiattaforma che permette di gestire la cifratura tramite il sottosistema dm-crypt del kernel Linux.
    Link | LUKS

Client VPN

In questa sezione proponiamo una lista di client opensource per l’accesso a reti VPN.

  • OpenVPN: client VPN free software multipiattaforma per PC, Mac, Android ed iOS.
    Link | OpenVPN
  • LibreSwan: client VPN completamente opensource e compatibile con piattaforma Linux/BSD.
    Link | LibreSwan

Servizi Cloud

In questa sezione vengono proposti una serie di alternative a programmi come iCloud, Dropbox, Google Drive e SkyDrive, prevalentemente per creare il proprio server cloud.

  • ownCloud: piattaforma di cloud storaging multipiattaforma e completamente opensource.
    Link | ownCloud
  • Sparkleshare: sistema di sincronizzazione file e versioning.
    Link | Sparkleshare
  • git-annex assistant: ottimo software per Linux per la sincronizzazione di cartelle su diversi dispositivi.
    Link | Git-annex assistant

Servizi Online

Motori di ricerca

Qui proponiamo alcuni motori di ricerca, che hanno come fine principale tutelare la privacy degli utenti senza memorizzare dati di ricerca né altro, alternativi ai famosi Google e Bing.

  • DuckDuckGo: motore di ricerca completamente anonimo che non registra dati personali di nessun tipo.
  • MetaGer (inglese o tedesco): motore di ricerca in grado di smistare le query a diversi altri motori tramite i propri server.
  • StartPage: motore di ricerca che non registra neanche l’indirizzo IP da cui ci si collega.

Mappe

In questa sezione proponiamo una serie di servizi online in grado di offrire mappe e servizi di navigazione completamente open, alternativi ad Apple Maps, Google Maps, Bing Maps, Yahoo Maps e a software come Google Earth.

  • OpenStreetMap: l’emblema delle mappe opensource. Rappresenta la più grande piattaforma GIS aperta e collaborativa.
  • Marble: alternativa a Google Earth, è un software opensource multipiattaforma (Linux, Mac, Windows) che fornisce un atlante completo delle mappe mondiali.
    Link | Marble
  • OsmAnd: è praticamente un navigatore per Android, alternativo a Google Maps, che si basa su OpenStreetMap.
    Link | OsmAnd

email_mktgServizi Email

In questa sezione proponiamo una serie di servizi email protetti ed anonimizzati, alternativi ai ben più noti Gmail, Yahoo! Mail, Outlook.com e via discorrendo.

  • A/I – Autistici/Inventati: la piattaforma, protetta e anonimizzata il più possibile, offre tra le altre cose anche un servizio di email, newsletter e forum.
    Link | A/I
  • MyKolab: account email sicuri hostati su server svizzeri. Il servizio richiede il pagamento di un abbonamento mensile (a partire da circa 8 euro, tasse escluse).
    Link | MyKolab

Social network

In questa sezione proponiamo una breve lista di social network alternativi a Facebook, Google+, Twitter e LinkedIn.

  • Diaspora: social network distribuito e comunitario, consigliato dalla FSF.
  • Buddycloud: social network basato completamente su protocolli opensource.
  • Friendica, Movim e pump.io: server self-hosted per contribuire alle rispettive reti sociali.

VPN

In questa sezione proponiamo un’alternativa ai servizi VPN offerti da Cisco e Viscosity.

  • A/I – Autistici/Inventati: tra i tanti servizi, la vasta piattaforma online offre anche un servizio per VPN.
    Link | A/I
  • Riseup VPN: servizio VPN caratterizzato da un’estrema cura per la sicurezza personale. Riseup è però hostato negli USA.
    Link | Riseup

Anonimato

Reti decentralizzate

In questa sezione vi proponiamo una serie di software che vi permetteranno di navigare su reti decentralizzate, meccanismo utile ad eludere censure e meccanismi vari di controllo.

  • Freenet – Software per navigazione in rete decentralizzata
  • I2P – Progetto Internet Invisibile, navigazione in rete decentralizzata
  • GNUnet – Software particolarmente usato per eludere la censura sui files grazie all’omonima rete P2P.
  • Syndie – Software per la creazione di forum anonimi e sparsi su più nodi
  • Nightweb – app Android per l’accesso alla rete I2P.

Reti Mesh

Una rete mesh – o rete “a maglia” – è una particolare tipologia di interconnessione, di norma wireless, che permette ad ogni nodo coinvolto di fare contemporaneamente da contenitore, ricevitore e trasmettitore di dati, potenziane così il transito.

E’ possibile costruire una rete mesh, ovviamente interconnessioni permettendo, per creare un canale di comunicazione privato ed indipendente da Internet.

Tuttavia ad oggi il fine principale di tale tipologia di interconnessione è quello di affiancarsi alla rete Internet e diventare parte di essa, mantenendo però la diffusione dei nodi, l’irrintracciabilità delle posizioni e, di conseguenza, la possibilità di eludere censure e controlli.

Ecco una lista di software che permettono di accedere come nodi e usufruenti di tale tipologia di interconnessione:

  • Project Meshnet: la rete “alternativa” ad Internet;
  • Project Byzantium: una distribuzione live Linux che permette di partecipare in maniera semplice a reti mesh.
  • Commotion Wireless – software per creare reti mesh decentralizzate tramite cellulari, computer e router wireless.

L’articolo Le migliori alternative open source ai software proprietari appare per la prima volta su Chimera Revo – News, guide e recensioni sul Mondo della tecnologia.

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