Google, arriva l’accordo con alcuni publisher Europei
Dopo aver affrontato almeno una decina di processi oltreoceano, misti un po’ tra brevetti ed Antitrust, per Google è venuto il tempo di scontrarsi con quella che è la realtà Europea – sicuramente meno “libertina” rispetto alla madrepatria del colosso e leggermente meno fiduciosa nei confronti delle multinazionali tecnologiche con sede negli Stati Uniti.
Prima osservata speciale per il motore di ricerca e successivamente indagata per concorrenza sleale, non dimentichiamo che tra Google e l’UE esiste anche la questione Google News, che a detta di numerosi governi – quello spagnolo ha addirittura imposto un balzello sulla pubblicazione di articoli appartenenti ad importanti testate nazionali, con il risultato di portare Google ad eliminare Google News dall’intero territorio nazionale – andrebbe a condannare l’editoria nazionale limitandone gli introiti. Tra le altre cose, anche una semplice ricerca sul motore potrebbe portare a conseguenze piuttosto simili.
Per allentare un po’ la tensione e contribuire all’evolversi dell’editoria made in EU cercando un compromesso, Google ha deciso di lanciare una partnership con 8 “big names” dell’informazione online Europea – tra cui il “Financial Times” ed il “Guardian”, stanziando in tre anni la bellezza di 150 milioni di euro per dare i natali ad un “fondo per l’innovazione”, che possa
aumentare i guadagni, il traffico ed il coinvolgimento del pubblico
a favore degli editori e delle testate. La speranza è, appunto, quella di tenere accessibile e sostenibile il giornalismo nell’era in cui i fatti possono essere trovati anche tramite una semplice ricerca sul web. Gli obiettivi, gli investimenti ed i vantaggi collegati a questo fondo restano ad oggi ignoti e non è chiaro il modo in cui Google andrà ad impattare (ammesso e non concesso che lo faccia) i suoi meccanismi.
E’ comunque plausibile che questo tipo di collaborazione “aiuti” a vivere meglio soltanto i soliti noti ed i grossi protagonisti della scena web, senza impattare in alcun modo sugli “svantaggi” che il motore di ricerca ed il suo servizio di notizie arrecano ai pesci più piccoli sparsi per i vari stati Europei.
Riuscirà ciò a placare anche in parte la fame dell’Antitrust, pronta in qualsiasi momento a puntare il dito contro i due più grossi ecosistemi targati Google – la ricerca ed Android? Personalmente ne dubito, trovo però che sia ancora troppo presto per parlare.
Staremo a vedere.
L’articolo Google, arriva l’accordo con alcuni publisher Europei appare per la prima volta su Chimera Revo – News, guide e recensioni sul Mondo della tecnologia.
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