By Marco Giannini
Red Hat presenta il percorso verso i Linux Container enterprise-ready
Il primo programma container certificato associa una piattaforma di application delivery integrata e il supporto di standard aperti per favorire l’adozione di applicazioni containerazzate sicure basate su Docker
Milano, 13 marzo 2015 – Red Hat, Inc. (NYSE: RHT), leader mondiale nella fornitura di soluzioni open source, annuncia il lancio del primo programma end-to-end certificato per Linux container basati su Docker, componente chiave della vision aziendale relativa alle applicazioni containerizzate presentata nel marzo 2014. Sfruttando l’ampio l’ecosistema di partner e ISV di Red Hat, il programma è pensato per abilitare il design, lo sviluppo e la fornitura di application container sicuri, fidati e certificati tramite svariati standard di mercato, tra cui il formato Docker e Docker Engine.
Come nuova ondata di architetture applicative aziendali, i container Linux facilitano la creazione di un tessuto efficiente e componibile di ‘microservizi’ leggeri che possono essere integrati in applicazioni più complesse, ma sufficientemente flessibili per adattarsi alle mutevoli esigenze IT. In maniera simile alle applicazioni tradizionali, quelle containerizzate interagiscono con il sistema operativo e necessitano del supporto enterprise-class e della sicurezza che il container Linux contenga solo il codice applicativo desiderato.
Red Hat bilancerà il desiderio di flessibilità e innovazione con sicurezza e affidabilità portando i container applicativi allo stesso livello di prestazioni e supporto che oggi contraddistinguono Linux. A sottolineare questo impegno il Red Hat Connect for Technology Partner, un nuovo programma per i partner pensato per accelerare un ecosistema vibrante di aziende tecnologiche le cui soluzioni operano o si integrano con i prodotti Red Hat, a partire dai container.
“I container sono una tecnologia emergente interessante ma, a mano a mano che le imprese la adottano, richiedono uno stack applicativo completo”, dichiara Gary Chen, research manager Cloud and Virtualization System Software in IDC. “La tecnologia moderna è molto di più che il semplice container di isolamento e può comprendere strumenti di packaging, sistemi di orchestrazione e addirittura servizi online. Red Hat sta integrando i container nel suo portafoglio, oltre a creare un ecosistema di partner e ISV per la certificazione e l’implementazione tramite Red Hat Connect al fine di offrire una soluzione aperta, estensibile e olistica per soddisfare le più svariate esigenze IT”.
Grazie a questo programma, gli ISV possono ingaggiare e collaborare in modo più efficace con Red Hat e altri partner sulle soluzioni containerizzate. I partecipanti avranno accesso al Red Hat Container Development Kit (CDK), un insieme di strumenti e risorse che permetteranno agli sviluppatori di realizzare e mantenere facilmente applicazioni container basate su Docker per l’ecosistema Red Hat. Red Hat Connect for Technology Partner offre ai partner accesso a documentazione, knowledge base e forum, così come tool di certificazione e servizi che supportano il ciclo di vita dei container.
Quale parte della vision Red Hat di container Linux certificati, questi strumenti offrono la Red Hat Container Certification che verifica che il contenuto del container provenga da fonti fidate e che sia il contenuto che il container stesso siano sicuri, liberi da vulnerabilità note e funzionino sull’infrastruttura Red Hat, dando vita a una soluzione robusta end-to-end pienamente supportata da Red Hat e i suoi partner. Seguendo i passi dell’attuale programma di certificazione per le applicazioni Red Hat Enterprise Linux, il programma offre nuovi livelli di fiducia, sicurezza e gestione del ciclo di vita per il mondo aziendale.
L’elemento finale del nuovo programma container di Red Hat è un veicolo di distribuzione per questi container certificati: un insieme di registri federati e standardizzati. A partire da un registro – Red Hat Container Registry – e con l’intenzione di consentire a partner e ISV di ospitare i propri registri in futuro, le aziende potranno trovare gli application container, mitigando i rischi e le preoccupazioni legate alla sicurezza di utilizzare container provenienti da fonti sconosciute.
“I container rappresentano una transizione significativa nel modo in cui le aziende consumano le applicazioni, ma nel farlo, è importante conservare gli aspetti critici – sicurezza e certificazione – del ciclo di vita delle applicazioni tradizionali”, commenta Paul Cormier, president Products and Technologies Red Hat. “Grazie al primo ecosistema certificato e sicuro end-to-end, Red Hat guida l’adozione dei container in azienda, dalla concettualizzazione allo sviluppo fino alla delivery, conservando le innovazioni della tecnologia senza sacrificare le esigenze aziendali di sicurezza e provenienza delle applicazioni”.
Favorire gli standard
Red Hat supporta da lungo tempo gli standard di mercato che stanno dietro ai Linux container, svolgendo un ruolo primario nella creazione di efficienza, portabilità dei container e incrementando il ri-utilizzo della tecnologia. Obiettivo di questo sforzo è quello di prevenire la frammentazione delle soluzioni che crea complessità per i clienti. In collaborazione con altri partner, Red Hat ha guidato lo sviluppo di tecnologie quali SELinux, cgroups, namespace e systemd, così come l’evoluzione del kernel Linux al fine di integrarlo con questi strumenti e tecnologie di orchestrazione.
Nel corso dell’ultimo anno, Red Hat ha esteso il suo contributo sugli standard in altre aree legate ai container Linux quali Docker e Kubernetes. L’azienda supporta e collabora alla creazione di un formato container standard con Docker e sostiene lo sviluppo di standard per metadati, indici e ricerca per i registri, così come per la provenienza e la sicurezza dei container nel progetto Docker.
Application delivery integrata
Per l’effettiva fornitura di questi container, Red Hat offre una gamma completa di soluzioni infrastrutturali, compresi i nuovi Red Hat Enterprise Linux 7 Atomic Host, Red Hat Enterprise Linux 7.1 e a breve OpenShift 3, oggi in beta. Diversamente da altri vendor, le soluzioni Red Hat favoriranno la portabilità dei container su piattaforme open hybrid cloud, dal bare metal al private cloud al PaaS, fino ai cloud pubblici più estesi. L’azienda offre inoltre gli strumenti e i contenuti necessari per realizzare i container, integrare l’orchestrazione applicativa e la gestione del ciclo di vita dallo sviluppo alla produzione, utilizzando policy integrate per sicurezza e accesso degli utenti. Dalla disponibilità di Red Hat Enterprise Linux 7 nel giugno 2014, questi prodotti sono integrati con Docker per l’ambiente container.
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